Arsia. 185 rintocchi per i minatori morti

Cerimonia commemorativa dedicata a quanti persero la vita nella sciagura avvenuta nelle gallerie dell’ex impianto di Carlotta il 28 febbraio del 1940

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Arsia. 185 rintocchi per i minatori morti

Si è tenuta lunedì sera, nella piazza principale di Arsia, una breve cerimonia commemorativa dedicata ai 185 minatori che persero la vita nella sciagura avvenuta nelle gallerie dell’ex miniera di Carlotta il 28 febbraio 1940. A causa delle restrizioni in vigore, il Comune di Arsia ha deciso di limitare il numero dei partecipanti all’edizione 2022 dell’appuntamento. Con l’incontro, avviato nel 2007 dalla Comunità degli Italiani “Giuseppina Martinuzzi” di Albona e dal Circolo di cultura istro-veneta “Istria” di Trieste, è stata salvata dall’oblio una delle più grandi tragedie minerarie in Europa.

 

A rappresentare il sodalizio albonese sono stati la presidente Daniela Mohorović e il presidente della Giunta esecutiva Tullio Vorano, il quale ha tenuto un discorso di circostanza. Presenti, inoltre, il sindaco di Arsia Glorija Paliska e due alunni della Scuola elementare “Ivan Batelić”, Korinna Matković ed Emin Mujkić, che hanno proposto un programma culturale preparato con l’insegnante Hasnija Karlović.

Un rintocco eseguito da Daniela Mohorović

I presenti hanno reso omaggio alle vittime con un minuto di raccoglimento e, per la prima volta dall’avvio della commemorazione, con 185 rintocchi della campana “Alma Mater Dolorosa”, uno per ciascuno dei minatori morti nella tragedia, provocata da un’esplosione di polvere di carbone. Realizzata per l’edizione 2020 della commemorazione, poi cancellata a causa della pandemia, la campana dedicata ai minatori era stata regalata al Comune di Arsia su iniziativa del prof. Michele Maddalena di Formia e inaugurata nella piazza principale della cittadina nel novembre 2021.

Nella stessa occasione, negli anni prepandemici, le vittime della sciagura mineraria venivano ricordate anche con convegni tematici. Come confermato durante gli stessi incontri anche da Rinaldo Racovaz, autore di un libro sulla miniera di Carlotta pubblicato di recente dalla CI di Albona, il fatale scoppio che causò un’ondata esplosiva alimentata dalla combustione della polvere di carbone si verificò alle ore 4.30-4.35 di quel mercoledì 28 febbraio 1940. In quel momento nella miniera si trovavano 432 minatori, 4 sorveglianti e un capoturno. Oltre ai 185 minatori che persero la vita, ci furono pure 146 feriti. Le cause della tragedia, concordano gli esperti, vanno attribuite all’incompetenza dei dirigenti della miniera e alle loro omissioni nelle misure di prevenzione, di sicurezza e dell’organizzazione del lavoro.

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