Aquileia e Rovigno: un’identità condivisa

Nella città di Sant’Eufemia i membri dell’associazione per la divulgazione del patrimonio archeologico della realtà italiana

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Aquileia e Rovigno: un’identità condivisa
Matteo Tromba con la delegazione del Gruppo Archeologico Aquileiese. Foto: CI ROVIGNO

Nei giorni scorsi la Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno ha avuto l’onore e il piacere di accogliere una delegazione del Gruppo Archeologico Aquileiese giunta in visita nella città di Sant’Eufemia. A guidare la comitiva è stata la professoressa Silvia Blason, presidente dell’associazione, accompagnata da un volto particolarmente caro ai rovignesi: Tullio Svettini, originario di Rovigno residente a Grado, amico di lunga data della Comunità e figura di riferimento per i rapporti culturali tra le due sponde dell’Adriatico.

Ad accogliere ufficialmente gli ospiti è stato Matteo Tromba, vicepresidente del sodalizio rovignese, che nel suo saluto ha espresso grande soddisfazione per la visita, sottolineando quanto sia fondamentale mantenere vivi e attivi i legami tra le realtà culturali dell’Alto Adriatico e oltre i confini nazionali. “Eventi come questo sono testimonianza concreta di un’identità condivisa e di un patrimonio comune che va custodito e trasmesso alle future generazioni”, ha dichiarato Tromba.

Memoria storica
L’incontro si è svolto in un clima di cordialità e reciproco interesse, trasformandosi in un vero e proprio momento di confronto culturale. Non si è parlato solo di archeologia, ambito che rappresenta l’anima del Gruppo, ma anche di identità, appartenenza, memoria storica e delle complesse vicende che hanno segnato il passato delle due città. Rovigno e Aquileia, infatti, condividono una storia millenaria di scambi, influenze e relazioni che hanno lasciato un’impronta profonda nelle rispettive comunità.
Particolarmente significativa è stata la presenza di Tullio Svettini, il cui contributo personale e culturale continua a fungere da ponte tra Rovigno e Grado, tra il passato e il presente, tra memoria e rinnovamento. La sua figura è stata calorosamente accolta da vecchi amici e conoscenti, riaffermando ancora una volta il valore delle relazioni umane nel contesto delle attività culturali transfrontaliere.
La visita si è conclusa con uno scambio di doni simbolici e l’auspicio condiviso che quest’incontro rappresenti solo il primo di una serie di iniziative volte a rafforzare la collaborazione tra le due realtà. La Comunità degli Italiani “Pino Budicin” ringrazia sentitamente il Gruppo Archeologico Aquileiese per la visita e rinnova l’invito a future occasioni di dialogo e amicizia, nel segno della cultura e della memoria condivisa.

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