Appalto senza gara: sarà tutto regolare?

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Appalto senza gara: sarà tutto regolare?

ALBONA | “Sarebbe bello se la prossima relazione dell’Ufficio statale per le revisioni fosse senza alcuna obiezione”. Lo ha sottolineato durante l’ultima seduta del Consiglio cittadino di Albona il consigliere Silvano Vlačić (Indipendenti insieme), soffermandosi su una delle irregolarità che l’Ufficio ha riscontrato nella gestione delle risorse cittadine nel 2017. Si tratta della decisione della Città di affidare i lavori di allestimento della piazzetta di fronte al Centro sportivo “Franko Mileta” alla ditta “De Conte” – il valore dell’appalto era di circa 400mila kune –, invitando a presentare l’offerta soltanto quest’ultima e non almeno tre ditte, come previsto dalla Legge sugli acquisti pubblici.

I motivi della scelta

“Non so se ho capito bene, ma a me risulta che i lavori siano stati affidati alla ‘De Conte’ perché i dipendenti dell’impresa si trovavano in quel momento nel cantiere vicino. È possibile che sia stato questo il ragionamento della Città?”, è intervenuta Neel Rocco (SDP), riferendosi ai lavori di ricostruzione della palestra principale del “Franko Mileta”, eseguiti anch’essi dalla “De Conte”. È un caso di favoritismo? Nel risponderle, Anamarija Lukšić, assessore all’Assetto territoriale della Città, ha praticamente confermato che uno dei motivi è stato proprio questo, affermando che le decisione è stata dettata dalla necessità di concludere urgentemente i lavori.

«Legge rispettata»

Secondo quanto hanno confermato da Anamarija Lukšić e dalla vicesindaca Federika Mohorović Čekada (DDI), il tutto si sarebbe svolto conformemente al Regolamento per le procedure dell’acquisto pubblico della Città, che in casi eccezionali prevede che possa essere invitata ad aderire al bando una sola ditta. Stando alla Lukšić, ciò sarebbe una prassi soprattutto nel caso del restauro dei beni culturali. “Non possiamo dire che la Legge sugli acquisti pubblici sia stata violata, perché nel caso specifico si trattava di lavori il cui valore non superava le 500mila kune, che vengono affidati in base ai regolamenti delle autonomie locali”, ha spiegato Mohorović Čekada.

«Decisione logica»

Secondo il sindaco, Valter Glavičić (DDI), è stata del tutto logica la scelta della Città di affidare i lavori alla “De Conte”, perché non avrebbe avuto senso invitare un’altra ditta a eseguire gli interventi con cui è stato concluso il progetto di (ri)costruzione del Centro sportivo “Franko Mileta”. “Forse è stato conforme al Regolamento, ma può anche darsi che il documento non sia del tutto conforme alla legge”, è intervenuto il consigliere Vlačić. La relazione dell’Ufficio statale per le revisioni è stata comunque approvata all’unanimità.

Il caso Škopac

Durante il question time, la consigliera Tanja Pejić (Indipendenti insieme) si è soffermata sul modo in cui Dino Škopac, direttore della municipalizzata “Vodovod Labin”, ditta responsabile per la gestione dell’infrastruttura idrica e di quella di smaltimento delle acque reflue, si sarebbe comportato nel caso dell’incidente dello scorso 5 febbraio. A parlarne alla seduta precedente era stata Neel Rocco, la quale aveva chiesto nella stessa occasione le dimissioni di Škopac. Nella data menzionata, infatti, nella stazione di pompaggio di Fonte Gaia il dipendente di turno, Denis Vozila, avrebbe notato elevate quantità di cloro. In seguito, probabilmente per il cloro inalato, si sarebbe rivolto al suo medico, il quale gli avrebbe suggerito di prendere un congedo per malattia, ma il direttore della “Vodovod” gli avrebbe detto di non farlo. Škopac aveva negato tutto, sia gli elevati livelli di cloro che il “consiglio” dato al suo dipendente. Secondo Tanja Pejić, nei giorni scorsi gli ispettori competenti avrebbero consegnato al Commissariato di polizia di Albona le dichiarazioni di due dipendenti della municipalizzata, che saranno utilizzate per stabilire la responsabilità penale del direttore.

Il rinnovo della Pineta

Il progetto di rinnovo della Pineta, bosco del centro storico di Albona, sarà presentato a una delle prossime sessioni del Consiglio cittadino entro la fine dell’anno. Lo ha confermato durante lo stesso punto riservato alle domande dei consiglieri l’assessore Lukšić, rispondendo a Neel Rocco. Sottolineando che il progetto avrebbe già dovuto essere presentato ai consiglieri e a tutti i cittadini di Albona, la rappresentante dell’SDP nel Consiglio cittadino ha chiesto informazioni sul numero di alberi “ammalati” e sul modo in cui la Città intende finanziare la realizzazione del progetto, che a lei sembra troppo costoso.

L’abbattimento degli alberi
Secondo le stime consegnate alla Città alla fine di agosto, assieme al progetto di massima, elaborato dalla ditta zagabrese “Calegra Hortikultura”, specializzata in progettazione, allestimento e manutenzione delle aree verdi, il valore dell’intervento sarebbe di circa 4,4 milioni di kune. Lukšić ha confermato che 126 dei 156 alberi nel bosco dovranno essere abbattuti. La loro rimozione farà parte dei primi interventi che saranno eseguiti nell’area. Dopodiché il rinnovo del parco continuerà in tre fasi. Durante la prima fase, sarà risanata la parte sotto viale di San Marco, nella seconda l’area centrale, mentre il tutto si concluderà con il rinnovo della parte lungo via Aldo Negri. Ciascuna delle fasi si svolgerà durante un anno finanziario.

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