Allarme inquinamento a Traghetto

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Allarme inquinamento a Traghetto

ARSIA  Grave inquinamento del mare ieri a Traghetto, nella baia del Canale d’Arsa, in seguito allo sversamento di significative quantità di petrolio da una nave da trasporto merci straniera, diretta verso il vicino scalo merci a Valpidocchio. Secondo le prime valutazioni degli esperti eseguite nell’ambito di un’azione di pulizia coordinata dalla Capitaneria di porto di Pola, nel mare di fronte a Traghetto sono finite tra le 5 e le 15 tonnellate di petrolio. Si tratta della nave “Fidelity” di 5.395 tonnellate lorde, lunga 115,3 metri, battente bandiera del Libano. A occuparsi dell’ispezione della nave, ormeggiata ieri a Traghetto, sono stati gli ispettori competenti dell’Amministrazione della sicurezza della navigazione marittima del Ministero del Mare, del Traffico e dell’Infrastruttura. Stando alle informazioni dell’Ufficio delle pubbliche relazioni del Ministero, la prima denuncia del disastro ambientale è stata quella di un allevatore di cozze attivo nel luogo, il quale alle ore 7.38 ha avvisato il Centro regionale 112, i cui dipendenti hanno poi allarmato la Capitaneria di porto polese.

La situazione è sotto controllo
Quest’ultima ha coordinato ieri l’azione congiunta di pulizia del mare a Traghetto, alla quale hanno partecipato i rappresentanti della sezione di Arsia della Capitaneria e del Servizio regionale per la tutela ambientale, come pure i dipendenti della ditta “Dezinsekcija” di Fiume, specializzata nella prevenzione dell’inquinamento e nella rimozione degli inquinanti nell’ambiente marino, in seguito al cui intervento la situazione è stata messa sotto controllo. “La pulizia del mare e della costa, iniziata stamattina, è ancora in corso. Non si è conclusa nemmeno l’ispezione della nave in questione, per cui non abbiamo ancora i dati precisi riguardo alle quantità di petrolio finite in mare”, ha dichiarato ieri sera, dopo le 18.30, Dolores Brenko Škerjanc, comandante della Capitaneria di porto di Pola, confermando un’altra volta la serietà dell’inquinamento. Preoccupati della situazione pure gli abitanti del luogo e i proprietari delle imbarcazioni che vi sono ormeggiate e che hanno subito danni. A Traghetto, dove ancora nelle ore pomeridiane si sentiva forte odore di petrolio, abbiamo incontrato Febo, di Dregne, il quale era impegnato nella pulizia del suo natante.
Vietata la navigazione
Presente a Traghetto pure Antonela Mohorović Kožuh, direttrice dell’Autorità portuale di Porto Albona, responsabile anche per Traghetto, come pure Glorija Paliska, sindaco di Arsia, la quale ha invitato i proprietari delle imbarcazioni danneggiate a rivolgersi al Comune o all’Autorità portuale per informarsi sulle possibilità di ottenimento di un risarcimento per i danni materiali subiti.
Finché non sarà stabilito a quanto potrebbero ammontare questi ultimi rimane in vigore il divieto di navigazione nel Canale d’Arsa, decretato ieri mattina.

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