Alla scoperta di Grisignana

Organizzata dalla Comunità degli Italiani di Crassiza con il sostegno dell’Unione Italiana la visita guidata ha consentito agli oltre 30 partecipanti di conoscere aspetti poco noti della località. Molti anche i bambini che non hanno nascosto l’entusiasmo per l’iniziativa

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Alla scoperta di Grisignana
Mate Mekiš (a destra) illustra le sue conoscenze sul borgo grisignanese. Foto: CI CRASSIZA

La visita guidata “Conosciamo Grisignana” non è stata solamente una semplice scampagnata ma un arricchimento del proprio bagaglio storico-culturale. Organizzata nel fine settimana dalla Comunità degli Italiani di Crassiza con il sostegno dell’Unione Italiana grazie a un contributo finanziario del governo croato, alla visita hanno aderito più di 30 partecipanti dei quali una ventina i giovanissimi. C’era pure il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, che non è mancato nell’elogiare quest’iniziativa nata in un periodo stagionale ideale.

“L’Unione Italiana sostiene e sosterrà sempre iniziative come questa che fanno incontrare le diverse realtà comunitarie, come in questo caso quelle di Crassiza e Grisignana e in più fa conoscere sia ai giovanissimi, che meno, la nostra storia e le nostre radici attraverso luoghi d’interesse concreti. Un incontro assolutamente da ripetere in altre località del territorio come Momiano, Castelvenere, Montona, Buie, anche come scambio tra Comunità”, ha concluso Corva.
I bambini in un momento di ristoro a fine percorso erano già li a “sognare”, provando a immaginare dove sarebbe stata la prossima visita.

Un’uscita istruttiva
“Una passeggiata piacevole e interessante in quanto a ogni sosta dove vi era un monumento o un punto rilevante, Mate (Mekiš, nda) ci ha raccontato la storia dello stesso. Oltre a divertirci, abbiamo appreso tante cose nuove di una località che, anche se vicina, ci siamo resi conto di non conoscere nel profondo. Speriamo che la prossima uscita duri di più. Il tempo è volato in una giornata veramente piacevole. La prossima volta avremmo il desiderio di visitare una località come Pietrapelosa che ha pure il suo castello”, hanno rilevato a fine percorso i giovani crassizzani Rocco, Natan e Noa.
Numerosi sono stati i luoghi visitati tra i quali non è mancata una sosta presso la Comunità degli Italiani di Grisignana. Anche gli adulti a fine percorso erano soddisfatti.
“L’idea di visitare i centri storici antichi, vicini a noi, è stata bellissima. Complimenti a Mate per la qualità della presentazione in quanto ci ha portato in punti che io personalmente, pur vivendo e frequentando molto la zona, in 40 anni non ho mai visto. Solamente il fatto che vi ha aderito un numero così alto di bambini dimostra che questa è un’iniziativa che merita di essere proseguita”, ha rilevato la connazionale Pamela Smilović Štokovac spiegando come la gente del posto non è abituata a fare il turista in casa propria, ma che questa iniziativa fa conoscere meglio la “casa al proprio padrone”.
A raccontarci il suo pensiero pure Barbara Kozlović: “Grisignana occupa nel mio cuore un posto particolare. Qui vengo sempre a fare delle passeggiate, pure da sola, ma oggi ho scoperto delle novità, sulle strade e luoghi di interesse, che mi erano sconosciute”.

Le ricchezze del territorio
A organizzare coordinare l’iniziativa sono stati il presidente della CI di Crassiza, Mate Mekiš e la sua vice, Ariella Radešić. Mekiš, che con brevetto di guida turistica specializzata, con molta professionalità ha saputo approcciarsi a quello che potenzialmente era un “pubblico” composto principalmente da giovani e bambini, catturando la loro attenzione e riuscendo a far capire loro l’importanza delle ricchezze del nostro territorio, cosa che, come si è visto, ha fatto accrescere la voglia di “studiare” a breve un’altra località.

L’interesse dei più giovani
“Il risultato ha superato le aspettative. In un’atmosfera d’amicizia contraddistinta da energia positiva molti sono stati i ringraziamenti da parte dei soci per questa giornata. I bambini, stupiti pure loro, a fine percorso mi hanno raccontato come non hanno preso il cellulare in mano nemmeno una volta e di essere contenti di aver potuto condividere quest’esperienza con i loro nonni, zii e genitori. Questi ultimi erano stupiti dell’interessamento dei figli a iniziative del genere, dove si sono sentiti importanti e hanno potuto scoprire dei pezzi di storia conosciuti ai turisti, ma sconosciuti a loro che vivono a soli due chilometri di distanza. Questa è un’ulteriore conferma di come abbiamo colpito nel segno”, ha invece raccontato Mate Mekiš, confermando come nella prima metà di settembre è già prevista una visita ad un’altra località storica vicina, dove vive un’altra realtà comunitaria di connazionali e nella quale la presenza storica della CNI è ben visibile.

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