Alla CI di Rovigno scene d’altri tempi

La Platea estiva del sodalizio ha ospitato il bozzetto folcloristico «Oûn cantoûso in San Banadìto»

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Alla CI di Rovigno scene d’altri tempi
Il bozzetto flolcloristico sul palcoscenico della Platea estiva “Vlado Benussi”. Foto: ROBERTA UGRIN

Lunedì sera la Platea estiva “Vlado Benussi” della Comunità degli Italiani di Rovigno ha ospitato la rappresentazione del bozzetto folcloristico “Oûn cantoûso in San Banadìto” dalla regia del giovane concittadino dai mille talenti Alessio Giuricin.

A interpretare il bozzetto folcloristico, rendendolo autentico e coinvolgente, sono stati i coristi della Società artistico-culturale “Marco Garbin” della CI locale, sotto la bacchetta dirigenziale del Maestro Riccardo Sugar, accompagnati dalle battute di Serena Santin e Nives Giuricin, nonché dalle melodie del trio di musicisti “Viècia Ruveìgno”, composto da Alessio Giuricin, Teodor Tiani e Giuseppe Bartoli.
La trama del bozzetto folcloristico, scritto in dialetto rovignese, prende vita dopo che Serena Santin, nei panni di una curiosa ricercatrice interessata all’approfondimento e alla scoperta della cultura e delle tradizioni locali, porge delle domande a una signora rovignese doc, interpretata per l’occasione da Nives Giuricin, la quale le fa vedere in che modo a Rovigno il ricco patrimonio storico-culturale viene tutelato e vissuto in prima persona dalle sue genti.
L’intera performance, un perfetto e nostalgico quadro di vita rovignese d’altri tempi, i cui protagonisti principali sono bambini allegri e spensierati, pescatori, contadini, musicisti e donne indaffarate nelle loro faccende quotidiane, è stata resa nobile grazie a un ricco opus di canti rovignesi in bitinada e altri canti eseguiti con accompagnamenti per chitarra, mandolini e contrabbasso. Non è mancata una romantica serenata dalla voce di Alessio Giuricin, attento cultore delle tradizioni locali, laureato in Musicologia all’Università degli studi di Cremona, che firma l’intero progetto.
Nel susseguirsi di scene e musica, l’autore Giuricin ha voluto porre una particolare enfasi sul carattere dei rovignesi e il loro modo carismatico e coloristico di esprimersi, con l’aggiunta di qualche botta e risposta tra un canto e l’altro attraverso l’alternarsi delle strepitose esibizioni dei cantanti solisti con le più belle bitinade di tutti i tempi, facendo cantare ed emozionare il numeroso pubblico accorso.
A concludere il bozzetto folcloristico “Oûn cantoûso in San Banadìto”, l’inno dei rovignesi, “La viecia batana”, cantato in coro e a gran voce assieme a tutti i presenti, a dimostrare ancora una volta che a Rovigno il patrimonio culturale, con tutte le sue affascinanti peculiarità, è in mani sicure.
A complimentarsi con gli esecutori a fine serata è stato il vicepresidente del sodalizio, Matteo Tromba, omaggiandoli con dei presenti e ringraziandoli per l’immenso e prezioso lavoro di tutela del patrimonio che svolgono con costante dedizione e passione.
Il mese di settembre in Comunità, in occasione delle festività della Giornata della Città e della santa patrona, sarà permeato di eventi culturali che andranno a soddisfare anche i gusti più esigenti. Infatti, oggi, 4 settembre, alle ore 21, andrà in scena lo sfavillante spettacolo “I love Broadway”, nato in seno a uno dei tanti programmi proposti dall’Università popolare aperta. L’ingresso sarà libero.
Venerdì sera invece, alle 21, sarà la volta del concerto del gruppo rock “Debris”, il quale si esibirà nell’ambito della manifestazione promossa dalla CI “Seconde Giornate di Vlado Benussi – Serate Le Perle”. Il programma in CI proseguirà il giorno dopo, sabato 7 settembre, alle ore 20, con il concerto d’assieme della Società artistico-culturale “Marco Garbin” e del Coro “Go&Sing – Voci in circolo” di Gorizia. In caso di pioggia il concerto si svolgerà nella chiesa di Sant’Eufemia.

Il gran finale, “La viecia batana” , cantato all’unisono da tutti.
Foto: ROBERTA UGRIN

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