Alla «Bernardo Parentin» tutti pronti alle sfide

A colloquio con la preside Ester Zarli, la quale ha confermato, tra l’altro, pure l’intenzione di avviare la riqualificazione energetica dell’edificio

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Alla «Bernardo Parentin» tutti pronti alle sfide
La Scuola elementare “Bernardo Parentin”. Foto: SEI BERNARDO PARENTIN/FACEBOOK

Questa settimana è iniziato il nuovo anno scolastico. Alla Scuola elementare italiana “Bernardo Parentin” sono pronti ad affrontare le sfide e le incognite. Di questo nuovo anno dell’era Covid abbiamo parlato con la preside Ester Zarli.

“L’anno scolastico 2022/2023 inizia senza le misure epidemiologiche. Così sono per ora le direttive. Tuttavia, monitoreremo la situazione e opereremo con molta attenzione, puliremo gli ambienti, ma per il resto iniziamo finalmente a lavorare in maniera normale. Quest’anno avremo 95 alunni, con 11 in prima. Saranno attivati immediatamente due gruppi di doposcuola, con 35 alunni che frequenteranno il programma, di cui in gran parte si tratta di iscritti alle classi inferiori. I nostri alunni sono in gran parte viaggiatori, che viaggiano con due linee, con un autobus messo a disposizione dalla Città di Parenzo, di cui una linea va verso Torre e l’altra in direzione di Mompaderno. Quelli di Orsera giungono con il pullman di linea. Alla stazione delle corriere li attende un nostro veicolo che li porta a scuola”.
Il corpo insegnanti è al completo e non ci sono carenze. “Il nostro è un collettivo giovane che ha voglia di informarsi, lavorare, provare…”, aggiunge la preside.
Per quanto riguarda le attività e il lavoro, che cosa ci si può attendere?
“In questo momento tutti gli insegnanti stanno disponendo il curricolo scolastico. Ci saranno certamente molte uscite didattiche e tanti progetti di cui adesso è ancora presto parlare. È nostra opinione che sia molto importante di studiare a scuola con i libri e gli strumenti didattici, ma si impara molto anche viaggiando, insegnando sul campo, toccando, manipolando e studiando le cose fuori scuola. Di questo sono contenti sia gli alunni che i genitori. L’anno scorso siamo riusciti a realizzare il curricolo nonostante le misure anti-Covid e speriamo sia così anche quest’anno. Nonostante sia ancora in preparazione, è certo che parteciperemo al progetto regionale dedicato alla storia del territorio e quest’anno parleremo della ferrovia a scartamento ridotto ‘Parenzana’. Negli anni scorsi abbiamo visitato quasi tutto il suo tragitto sul versante croato. E adesso lo riprenderemo, perché vogliamo portare a conoscenza degli alunni quelli che erano gli usi e le abitudini del nostro passato”.

Manutenzione e rinnovo
Parlando della sede di Riveta, l’edificio continua a essere soggetto a manutenzioni. Ci sono delle novità?
“Siamo stati informati dal sindaco Loris Peršurić che la Scuola dell’infanzia ‘Paperino’, che opera nello stesso edificio, sarà presto trasferita a Varvari, dove, accanto alla sua esistente sede periferica, si sta progettando una nuova. E quando ciò succederà, avremo a disposizione gli spazi usati dalla ‘Paperino’, per cui potremo finalmente ampliarci, trasformando i vani in una bellissima aula multimediale e in laboratori per le materie scientifiche. Questo penso sia una priorità con cui completeremo la nostra offerta. Praticamente, avremo tutto eccetto i campi sportivi. Nella vita non si può sempre avere tutto. Comunque i nostri alunni delle superiori fanno lezione di ginnastica in ‘Palestra’ (lo storico edificio del 1909, nda), essendo la nostra a scuola non conforme alle esigenze di gioco, per esempio, della pallacanestro o per praticare degli esercizi particolari. Le inferiori usano la palestra scolastica”.

E il rinnovo energetico dell’edificio?
“Non abbiamo presentato ancora il progetto, ma abbiamo in piano quest’iniziativa. Noi abbiamo rinnovato o almeno ritinteggiato per intero la facciata dal 2000 a oggi due volte. Da quando io dirigo la Scuola, dal 2009, lo abbiamo fatto una volta, prima l’aveva fatta ridipingere la direttrice Maria Grazia Bazzara. L’abbiamo fatto anche dopo, ma a tratti, essendo limitati nelle capacità finanziarie. Essendo posizionata vicino al mare, la struttura è esposta agli effetti negativi di quest’ultimo. Adesso, come si vede, è rovinata. L’intento di rinnovarla energeticamente c’è. Bisognerà parlarne anche con la Comunità degli Italiani di Parenzo, proprietaria dello stabile, e con la Città di Parenzo. Credo che una bella collaborazione sia possibile e che in questo modo arriveremo a una soluzione soddisfacente per quest’edificio, che noi curiamo nei minimi dettagli e cerchiamo di mantenerlo bene”.

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