Albona. Pineta, il parco boschivo verso il rinnovo

Per la rivitalizzazione dell’area dal Fondo per la tutela ambientale e l’efficenza energetica giunge un assegno di quasi 400mila euro, mentre il valore complessivo del progetto ammonta a 735.700 euro

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Albona. Pineta, il parco boschivo verso il rinnovo
Il parco boschivo Pineta. Foto: TANJA ŠKOPAC

Ammonta a 398.168,43 euro (3 milioni di kune), il sostegno a fondo perduto approvato nei giorni scorsi a favore della Città di Albona per il progetto di rivitalizzazione del parco Pineta, il bosco che circonda il centro storico albonese. I mezzi sono stati ottenuti nell’ambito dell’Invito pubblico per l’implementazione delle misure d’adattamento ai cambiamenti climatici del Fondo per la tutela ambientale e l’efficienza energetica, mentre il valore complessivo dell’iniziativa è di 735.699,12 euro.

Come hanno voluto sottolineare in un comunicato stampa gli addetti alle pubbliche relazioni dell’amministrazione cittadina, il progetto si è trovato tra 22 iniziative approvate a livello nazionale e ha ottenuto il sostegno più significativo. Nel sottolineare l’importanza dell’area in parola per la Cittavecchia e il suo patrimonio, la Città ha confermato che il rinnovo del parco si svolgerà in più fasi, di cui la prima entro un periodo di 2,5 anni. Si comincerà con la rimozione degli alberi malati e pericolanti.

Progetto di qualità
“Iniziamo il 2023 nel migliore dei modi. Ci sono stati approvati i mezzi a fondo perduto per un altro progetto di qualità. Dopo il restauro della torre mineraria in Piazzale, questo è l’importo più significativo che abbiamo ottenuto per un’iniziativa singola, se non prendiamo in considerazione la ricostruzione del sistema di smaltimento delle acque reflue per l’agglomerato Albona-Arsia-Porto Albona”, ha dichiarato il sindaco, Valter Glavičić, confermando che il contratto in base al quale saranno stanziati i mezzi in parola sarà stipulato tra qualche giorno, dopodiché sarà avviata la procedura d’appalto per poter cominciare con la prima fase dell’iniziativa già quest’anno. Il termine per eseguire i lavori con i finanziamenti assegnati è di 30 mesi e inizierà a decorrere nel momento della firma del contratto. “I passi che saranno compiuti saranno comunicati tempestivamente ai nostri concittadini”, ha aggiunto Glavičić, che, assieme agli uffici cittadini competenti, è stato invitato da alcuni residenti e ambientalisti locali a organizzare pure una presentazione pubblica del progetto di massima. Questo è stato compilato nel 2018 in collaborazione con la ditta “Calegra hortikultura” di Zagabria e i suoi particolari, pur trattandosi di un’iniziativa attuale da diversi anni, sono soltanto parzialmente noti alla cittadinanza.

Bene culturale protetto
Nel comunicato stampa si fa accenno ad alcuni degli interventi pianificati. Come si ricorda, il parco boschivo Pineta, che circonda il centro storico di Albona è un bene culturale protetto che fa parte del paesaggio protetto Albona-Porto Albona (Rabaz)-Portolongo. Secondo alcune stime, il bosco ha circa 120 anni e, quindi, rinnovarlo è ormai una necessità. Durante la redazione del progetto di massima era stata eseguita un’analisi dello stato di salute degli alberi, dalla quale era scaturito che nell’area in parola ci sono 1.201 alberi, la maggior parte dei quali in buona salute o in condizioni soddisfacenti, mentre 156 alberi erano stati classificati di terza categoria, in quanto malati o pericolosi per i visitatori del bosco e quindi da abbattere. Il progetto non comprenderà soltanto la sostituzione degli alberi che saranno rimossi nel corso della prima fase, ma anche la messa a dimora di piante che sostituiranno gli alberi che sono stati abbattuti negli ultimi anni.

Specie rare e preziose
Per il rimboschimento si consiglia l’utilizzo delle specie conifere già presenti nel parco Pineta. Si tratta, innanzitutto, del pino nero, del cipresso, come pure del cedro dell’Himalaya e di quello dell’Atlante. Le specie elencate sono adatte alle presenti condizioni dell’habitat, mentre, come stabilito, gli alberi di cipresso e cedro che si trovano in questo momento in zona si trovano in condizioni di salute buone o soddisfacenti. Per quanto riguarda gli alberi a fogliame, si consiglia l’uso di specie autoctone, come la roverella, l’acero minore e l’acero campestre. Nel bosco della Cittavecchia di Albona sono stati registrati 111 alberi appartenenti a specie rare e molto preziose dal punto di vista del valore paesaggistico, che dovrebbero rimanere nella zona pure dopo il rinnovo dell’area. Si tratta di albero di cipresso, sambuco, agrifoglio e alcune varietà di acero.
I criteri elementari per la selezione degli alberi che saranno piantati per sostituire quelli rimossi e le piante che devono ancora essere rimosse sono stati la salute, la resistenza ai parassiti e a condizioni climatiche estreme, il rispetto dell’attuale aspetto del parco, che influisce anche su quello della città, come pure le locali condizioni ecologiche dell’habitat. Nel progetto si sottolinea l’importanza d’interrare le nuove piante tenendo conto della distanza che deve sussistere tra gli alberi per permetterne lo sviluppo della chioma. L’importanza che il bosco riveste per il centro storico, trova conferma pure nella canzone “O mia Pineta”, considerata l’inno degli albonesi della Cittavecchia ed eseguita spesso dalle voci della Comunità degli Italiani “Giuseppina Martinuzzi” di Albona, nell’ambito della quale il brano nacque molti anni fa.

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