Albona. Nuova vita per la sala cinematografica: rinnovata la platea, tocca alla galleria

In piano l’allestimento di un angolo dedicato alla storia, con foto, manifesti e oggetti in mostra

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Albona. Nuova vita per la sala cinematografica: rinnovata la platea, tocca alla galleria
L’edificio in via Aldo Negri con l’ingresso principale nella sala cinematografica. Foto: TANJA ŠKOPAC

Nelle prossime settimane continueranno i lavori di rinnovo parziale degli interni della sala cinematografica di Albona. Come ci ha confermato ieri Renata Kiršić, direttrice dell’Università popolare aperta, istituzione che gestisce il cinema-teatro in parola, dopo il rinnovo della platea, che ha compreso l’installazione di una nuova illuminazione periferica e il montaggio di nuove sedie in una parte della platea, prima della sua riapertura al pubblico all’inizio di dicembre, nel 2023 sarà portata a termine la ricostruzione della galleria.

Pure quest’ultima avrà nuove sedie, per l’installazione delle quali si è reso necessario adattare anche la pavimentazione della sala. Gli interventi, avviati nel luglio del 2022, si stanno portando avanti con il sostegno del Ministero della Cultura e dei Media della Repubblica di Croazia, al quale si aggiungono i mezzi stanziati dalla Città di Albona e dal Bilancio della stessa Università popolare aperta. Si tratta di un progetto in cui finora è stato investito un importo di circa 34.500 euro, a conclusione del quale l’Upa e la Città sperano che la sala potrà essere utilizzata non soltanto per le proiezioni cinematografiche e per gli eventi culturali, ma anche a scopi congressuali.
Secondo la direttrice dell’Upa, in programma pure l’adattamento dell’ingresso nella sala cinematografica, nel quale si pianifica l’allestimento di un angolo dedicato alla storia delle proiezioni cinematografiche nel territorio di Albona. Vi saranno esposti oggetti e documenti conservati dall’Upa che finora non sono stati presentati al pubblico. A tale proposito l’Upa invita tutti i cittadini che possiedono manifesti o fotografie d’epoca che potrebbero essere utilizzati a contribuire all’esposizione. Quest’anno, inoltre, sarà messo a disposizione del pubblico un distributore automatico di bevande e snack.
Alla fine dell’anno scorso l’Upa ha ottenuto per la prima volta un sostegno del Centro audiovisivo croato (HAVC) per lo sviluppo del pubblico. L’importo assegnato all’istituzione albonese è di circa 1.060 euro e sarà utilizzato per l’organizzazione dei laboratori destinati ai più giovani. Maggiori informazioni saranno rese note alla fine di gennaio.
Nel mese in corso sarà introdotto pure un sistema digitale per l’acquisto e la prenotazione dei biglietti, ma anche la nuova categorizzazione di questi ultimi dal punto di vista del prezzo, visto che molti cittadini sono interessati agli abbonamenti. Il programma delle proiezioni preparato per il 2023 inizierà la settimana prossima.

Dagli anni Trenta a oggi
La sala cinematografica albonese opera in un edificio situato in via Aldo Negri costruito alla fine degli anni Trenta dello scorso secolo. Nei suoi spazi ormai da anni opera pure la Scuola d’arte “Matko Brajša Rašan”, che, come la sala cinematografica, è già da tempo in attesa dei lavori di riqualificazione energetica della struttura, che dovrebbero essere realizzati nell’ambito dei concorsi del governo destinati al rinnovo energetico degli edifici pubblici e che sono necessari per il miglioramento anche delle condizioni in cui vi si lavora.
Come si legge sul sito web dell’Upa uciliste-labin.hr, fu Vittorino Francovich (Batoccio) a commissionare, nel 1937, l’edificazione della struttura in cui fu in seguito aperto il cinema “Impero”. Risale agli inizi degli anni Trenta l’apertura del cinema “Garibaldi”, da parte della famiglia di commercianti Viscovich, i cui membri erano e sono ancora conosciuti anche con il soprannome Sturla. Nello stesso periodo gli abitanti di Albona assistettero pure alla proiezione dei film di propaganda che venivano presentati al pubblico a bordo dei camion della ditta “Arrigoni”. Alla fine della Seconda guerra mondiale al cinema-teatro in via Aldo Negri fu dato il nome “Partizan”, mentre dagli anni Novanta la sala porta il nome “Kino Labin”. Le prime proiezioni cinematografiche ad Albona furono organizzate nel Teatrino oggi gestito dalla Comunità degli Italiani “Giuseppina Martinuzzi” di Albona, dove operò il cinema-teatro di Alfonso Ongaro, nel quale venivano proiettati i film muti.

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