Albona in attesa del prezioso lascito di Giuseppina Martinuzzi

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Albona in attesa del prezioso lascito di Giuseppina Martinuzzi

ALBONA | “Speriamo che il Ministero della Cultura segua la volontà di Giuseppina Martinuzzi e che il materiale custodito a Fiume sia restituito ad Albona”. Così il professor Tullio Vorano, storico e presidente della Giunta esecutiva della Comunità degli Italiani “Giuseppina Martinuzzi”, soffermandosi sulla biblioteca che l’illustre albonese donò alla sua nativa Albona e una parte della quale dopo la Seconda guerra mondiale fu trasferita nell’odierna Biblioteca universitaria di Fiume.

Vorano ne ha parlato mercoledì sera nella Biblioteca civica di Albona, nell’ambito della tradizionale serata letteraria con cui a metà febbraio gli albonesi festeggiano l’anniversario della nascita della Martinuzzi.

In attesa del materiale “fiumano”

La grande insegnante, letterata e rivoluzionaria albonese, conosciuta come la prima donna socialista in Istria, nacque il 14 febbraio 1844 ad Albona e scomparve, nella sua città natale, il 25 novembre 1925. Quest’anno ricorre il 175º dalla sua nascita e il primo evento tenutosi per celebrare l’importante ricorrenza è stato l’incontro che la Biblioteca civica ha organizzato due giorni fa in collaborazione con la Città di Albona e la CI locale. Al tradizionale programma di poesia e musica gli organizzatori hanno aggiunto questa volta la conferenza di Vorano per dare agli albonesi l’opportunità di imparare qualcosa in più riguardo alla biblioteca che la Martinuzzi lasciò alla sua città, ma anche di informarsi sull’andamento della procedura per la restituzione del materiale custodito a Fiume avviata l’anno scorso dalla Città di Albona e dal Museo popolare albonese.
Secondo quanto ha detto Vorano, Albona è in questo momento in attesa di una risposta del Ministero della Cultura, al quale si è rivolto di recente il sindaco Valter Glavičić.
La procedura era iniziata con una domanda del Museo albonese indirizzata alla Biblioteca fiumana, inoltrata poi all’Archivio di Stato di Fiume. Allo stesso tempo la Città di Albona aveva incaricato Tullio Vorano e Olja Višković, esperta del Museo popolare di Albona, di compilare un elenco preciso del materiale in questione.

Una perdita irreparabile

Soffermandosi su quanto custodito a Fiume, Vorano ha confermato che si tratta di circa venti fascicoli che contengono, tra gli altri scritti, documenti legati all’attività pedagogica, letteraria e politica della Martinuzzi, il materiale relativo ai cinque libri di testo (1901) di cui la grande albonese era uno degli autori, ma anche la sua corrispondenza epistolare con il generale Oreste Baratieri, le cui truppe nel 1896 subirono una pesante sconfitta ad Adua in Eritrea e il quale per questo dovette far fronte a una serie di accuse.
La Martinuzzi fu la prima o tra i primi a difenderlo. Fanno parte del materiale pure 121 lettere della corrispondenza con l’albonese Tomaso Luciani (1818 – 1894), conosciuto per le sue posizioni irredentistiche, dalle quali la Martinuzzi si distanziò gradualmente.
È andata perduta, invece, la corrispondenza con il patriota e socialista italiano Amilcare Cipriani. “È una perdita irreparabile”, ha detto Vorano, il quale ritiene molto preziosi i documenti legati all’attività di Giuseppina nelle scuole popolari, dal 1873 fino al suo pensionamento nel 1905.
La Martinuzzi decise di lasciare la sua biblioteca ad Albona all’età di 52 anni, in un suo testamento del 1896.
La biblioteca avrebbe dovuto portare il nome dei suoi genitori, avrebbe dovuto chiamarsi “Biblioteca Giovanni e Antonia Martinuzzi” e sarebbe dovuta rimanere ad Albona, dove oggi il Museo popolare ne custodisce una parte.

Coinvolgere i giovani

“Speriamo che riusciremo a creare pure un sito web dedicato alla vita e all’opera della Martinuzzi, come avevamo fatto diversi anni fa per Mattia Flacio”, ha detto Vorano ieri mattina, dopo la tradizionale cerimonia di deposizione dei fiori sulla tomba della Martinuzzi al cimitero albonese. Vi hanno partecipato pure Daniela Mohorović, presidente della CI di Albona, Maria Vorano, socia della CI, Loredana Ružić Modrušan, portavoce della Città, e Olja Višković, a nome del Museo popolare.
È stata sottolineata l’importanza del coinvolgimento dei giovani nelle attività dedicate alla promozione dell’opera e delle idee della grande Martinuzzi. Come avvenuto pure il giorno prima, durante la serata ospitata dalla Biblioteca civica di Albona, alla quale hanno contribuito Selina Karić e Katarina Gobo, alunne della Scuola elementare “Ivo Lola Ribar” con la loro insegnante Jasmina Beloč, come pure i loro coetanei Cristianna Licul e Dino Peruško, della SE “Matija Vlačić”, con gli insegnanti Dean Nestorović e Klaudija Blašković. Si è esibito pure il coro misto “Giuseppina Martinuzzi” della CI di Albona, diretto dal maestro Franko Ružić, come pure le poetesse albonesi Neda Milenkovski, Bruna Gobo e Rina Miletić.
A rivolgersi ai presenti è stata pure la vicesindaco Federika Mohorović Čekada, mentre ha moderato la serata Morin Hukić.

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