Albona e Arsia Amici come prima?

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Albona e Arsia Amici come prima?

ALBONA | “Presto sarà presentata in Consiglio una nuova variante del progetto di ricostruzione del sistema di smaltimento delle acque reflue per l’agglomerato Albona-Arsia-Porto Albona. È un modello che andrà bene a tutti i cittadini dell’Albonese, compresi quelli residenti nel comune di Arsia”. Sono le parole pronunciate ieri alla seduta del Consiglio cittadino di Albona dal sindaco albonese Valter Glavičić nell’ambito del punto legato al resoconto sull’operato del sindaco per il periodo tra luglio e dicembre 2017, dopo essersi soffermato sulla questione anche durante il question time.

L’inizio di un dialogo
In base alla risposta fornita dal sindaco al consigliere Darko Martinović (“Indipendenti insieme”), alla riunione tenutasi lunedì a Zagabria presso la sede delle “Hrvatske vode”, l’ente pubblico che gestisce le risorse idriche delle Repubblica di Croazia, alla quale ha partecipato pure la sindaca di Arsia, Glorija Paliska, le trattative per la definizione della migliore soluzione per lo smaltimento delle acque reflue nell’Albonese avrebbero imboccato una strada nuova. “L’obiettivo è scegliere il modello più conveniente per tutti i nostri cittadini e gli utenti della ‘Vodovod Labin’, l’azienda preposta alle forniture idriche nell’Albonese, non quello di cui saremmo soddisfatti noi sindaci”, ha aggiunto Glavičić, rispondendo alcune ore dopo alla domanda di Daniel Mohorović (SDP), il quale ha voluto essere informato dell’atmosfera cui si poteva assistere dall’inizio delle trattative con il Comune di Arsia alle riunioni di coordinamento tra i sindaci dell’Albonese. Stando a Glavičić, la situazione era difficile, le parti coinvolte erano “sul piede di guerra”, ma la recente riunione zagabrese avrebbe segnato l’inizio di un dialogo che dovrebbe portare a una soluzione accettabile per tutti.

La… terza via
Glavičić ha confermato che Albona non continuerà a insistere sul primo modello, quello che prevede un impianto per la depurazione delle acque reflue provenienti da un’area dell’Albonese con 18mila abitanti nella zona di Valpidocchio (comune di Arsia), vicino alla baia Canal d’Arsa, in cui sarebbero fatte confluire le acque trattate allo stesso depuratore. A questa variante, che tra quelle offerte risulterebbe la più conveniente dal punto di vista economico, si oppone il Comune di Arsia. Non sarà scelto neppure il secondo modello, con due depuratori, uno ad Albona e un altro ad Arsia, perché più costoso e non idoneo per l’ottenimento dei finanziamenti europei. “Presto vi presenteremo un terzo modello. È possibile che già alla prossima seduta del Consiglio avremo qualcosa di concreto”, ha detto il sindaco albonese, secondo il quale le modifiche allo Studio di fattibilità, commissionato alla ditta “WYG savjetovanje”, dovrebbero essere pronte entro la fine di giugno, ancora in tempo per realizzare il progetto entro la fine del 2020 per Albona e Arsia ed entro il 2023 per Porto Albona. Il valore del progetto è di circa 300 milioni di kune, di cui 280 milioni sarebbero ottenuti dai fondi europei e nazionali, mentre a un importo di 20 milioni dovrebbero provvedere le autonomie locali dell’Albonese. Il resoconto sull’operato del sindaco è stato approvato con due astenuti, entrambi nelle file dei consiglieri dell’SDP, Neel Rocco e Željko Ernečić.

No alle sedute mattutine
I due consiglieri si sono detti sfavorevoli al punto precedente, nell’ambito del quale, con 12 voti a favore, due contrari e un astenuto, è stata approvata le delibera sulle modifiche del Regolamento sul funzionamento del Consiglio cittadino. Lo stesso punto ha visto, come il question time, un acceso dibattito tra l’opposizione e i rappresentanti dell’esecutivo riguardo all’iniziativa del sindaco di convocare la seduta di ieri nelle ore mattutine. Secondo Glavičić, anche se la delibera non esclude che le riunioni consiliari d’ora in poi si tengano anche di pomeriggio, esse saranno comunque convocate nella maggior parte dei casi nelle ore mattutine. “Se ci sarà una delibera di grande interesse per i cittadini, allora il Consiglio si riunirà nelle ore pomeridiane”, ha confermato Glavičić, secondo il quale la mattina sarebbe più adatta per le discussioni e le decisioni “giuste, responsabili ed efficienti”. Nel reagire ai commenti dell’opposizione e dell’iniziativa civica “Amo Portolongo”, i cui rappresentanti partecipano spesso, come pubblico, alle riunioni consiliari e avevano reagito domenica sera, Glavičić ha detto che “la trasparenza del lavoro del Consiglio cittadino non solo non rimarrà agli stessi livelli, ma aumenterà in modo significativo”.

Trasparenza e «reality show»
Le prossime sedute, infatti, dovrebbero essere trasmesse in diretta streaming su YouTube, mentre la registrazione sarà disponibile a tutti i cittadini interessati sullo stesso canale. Le riunioni consiliari continueranno a essere trasmesse in diretta dall’emittente radiofonica locale, Radio Labin. “Facciamo parte di uno show?!”, ha commentato il consigliere Željko Ernečić (SDP) dopo l’interruzione dei lavori durante una pausa presa a causa del giornale radio trasmesso a mezzogiorno dall’emittente menzionata. Dicendosi insoddisfatto della decisione di Glavičić e della presidenza del Consiglio di iniziare con le sedute mattutine, Ernečić ha sottolineato che per molti consiglieri il Consiglio e la politica non fanno parte della loro carriera professionale, mentre per il sindaco è normale occuparsi delle questioni politiche anche “nel resto della giornata”. “Avrebbe dovuto essere una decisione del Consiglio cittadino, non qualcosa che ci è stato imposto”, ha aggiunto Ernečić. Secondo Glavičić, le sedute mattutine sarebbero state uno dei temi discussi alle riunioni di coordinamento tra i partiti presenti nel Consiglio cittadino, alle quali di solito partecipa un rappresentante di ciascuno dei club consiliari operanti in seno al Consiglio. “I vostri colleghi avrebbero dovuto informarvi di tutto questo”, ha reagito il sindaco.

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