Aiuto domiciliare nel Buiese. Un progetto con un importante impatto sociale

Il programma della Croce rossa si realizza grazie ai sostegni locali e regionali

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Aiuto domiciliare nel Buiese. Un progetto con un importante impatto sociale
La sede della Croce rossa di Buie. Foto: ERIKA BARNABA

Nei primi sei mesi del progetto “Aiuto domiciliare nel Buiese”, di cui la Croce rossa di Buie è titolare e che si realizza in collaborazione con le Città di Buie e Cittanova e con i Comuni di Verteneglio, Grisignana e Portole, sono state effettuate 538 visite e forniti 635 servizi sociali. Un accordo, in continuazione a quello del 2021, che le località hanno firmato con la Regione istriana, affidando alla CR di Buie il compito di attuazione inerente a questo supporto nelle necessità quotidiane o occasionali, soprattutto alla popolazione anziana del Buiese.

I compiti delle assistenti
Al momento, la società cittadina della CR di Buie impiega tre assistenti gerontologiche come parte del programma, che visitano ogni giorno i beneficiari nella più ampia area del Buiese. La coordinatrice del progetto è l’impiegata Ilenija Kraljević, mentre Alice Krizman e Željka Hogel la affiancano nelle funzioni di assistenti gerontologiche per un totale di ben 50 utenti per i quali si dedicano due o più ore per assistito. Ilenija Kraljević ricopre l’area di Cittanova e il territorio del Comune di Verteneglio, mentre le sue colleghe Krizman e Hogel quelli della Città di Buie e dei Comuni di Grisignana e Portole. Come sottolineato, 20 utenti per un’assistente gerontologica superano di grande il limite massimo e, oltre ai 50 utenti attuali, vi sono in attesa altri concittadini bisognosi. Si tratta per lo più di anziani che vivono da soli, ci sono anche alcuni più giovani, che a causa di una malattia grave o di altre condizioni di salute hanno bisogno di aiuto. Le assistenti gerontologiche svolgono vari compiti, dalla conversazione, che per molti vale più di ogni altro aiuto, alla pulizia, al riordino, alla consegna dei medicinali, alle operazioni bancarie o postali, fino alla spesa, di necessità particolarmente pronunciata nei paesi dell’alto Buiese, lontani dai centri con maggiori servizi.
Nei primi sei mesi del progetto le dipendenti hanno percorso, con le loro automobili private, in quanto non vi sono veicoli di servizio, migliaia di chilometri. L’area coperta è ampia, motivo per cui si perde molto tempo negli spostamenti, da un utente all’altro possono volerci anche 40 minuti di guida. Le cifre confermano che le necessità esistono e che nel prossimo periodo aumenteranno, in quanto per molti l’aiuto delle assistenti gerontologiche della CR è l’unico a pervenire. Alcuni utenti sono accuditi da familiari che però non vivono con loro, quindi hanno bisogno di aiuto, non perché i familiari li trascurino, ma semplicemente perché non riescono a stare con loro in quanto risiedono in Slovenia o in luoghi piuttosto lontani. Il programma nell’ambito del quale si assiste queste persone è parzialmente compensato dalla loro famiglie.

Una rinascita
Secondo le assistenti gerontologiche, le reazioni delle persone sono diverse e molti confermano di essere rinati con l’arrivo dell’assistenza in parola. In particolare hanno fatto l’esempio di un uomo anziano che, accompagnato da loro, è uscito di casa per la prima volta dopo quattro anni. Le assistenti conoscono e usano pure l’istroveneto, utilizzato anche da un gran numero di persone nei villaggi del Buiese, cosa che ha facilitato la crescita della fiducia reciproca e portato sollievo agli assistiti.
Le assistenti gerontologiche sono costantemente sul territorio, fermandosi ogni tanto nella sede della CR per prendere le provviste necessarie per gli utenti. Tutto ciò conferma che questo programma è davvero necessario e non va interrotto, ma va ulteriormente migliorato e ampliato. Ben 230mila kune sono state stanziate per il progetto “Aiuto domiciliare nel Buiese”. La Regione istriana copre una parte del salario delle assistenti gerontologiche con uno stanziamento di 80.840 kune, mentre tutto il resto è finanziato dalle Città e dai Comuni coinvolti. La Croce rossa copre parte dei costi complessivi come l’acquisto di divise, i controlli sanitari, l’acquisto di prodotti per la pulizia, telefoni cellulari e simili.
Quindi con questo progetto la Croce rossa di Buie anche quest’anno ha ampliato la propria attività e il suo già grande lavoro pure al di fuori del territorio cittadino, aumentando al contempo la portata, il livello dei servizi e la professionalità delle persone impegnate nella prestazione di questi ultimi.

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