
Si è riunito presso la sede della Comunità degli Italiani di Mompaderno il Consiglio della minoranza nazionale italiana autoctona della Regione istriana, presieduto da Ennio Forlani. All’ordine del giorno importanti tematiche. A porgere il saluto iniziale è stato il presidente della CI ospitante, Petar Banko. Presenti in sala il presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana Mauro Graziani, Nello Belci, del Consiglio direttivo di ANVGD, e il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva.
All’incontro il giornalista Silvio Forza ha presentato un’ampia disamina dedicata alle recenti elezioni amministrative con riferimento alla CNI e ai consiglieri eletti all’Assemblea regionale e ai Consigli cittadini e comunali istriani, come pure ai candidati dell’etnia eletti alle cariche dirigenziali. Una realtà, come considerato da Forza, con pochi cambiamenti per la CNI nel territorio di suo insediamento storico, con i connazionali eletti prevalentemente nelle file della DDI e dell’SDP e in qualche lista civica e coalizione. Nonostante ciò, bisognerà lavorare, visto che gli elettori d’etnia italiana stanno diminuendo.
Nel dibattito Cristina Fattori ha rilevato le discrepanze tra gli elenchi elettorali e quelli dei soci delle Comunità degli Italiani, sottolineando la necessità di intervenire. Valmer Cusma ha proposto d’incontrare i rappresentanti della DDI per vedere in che modo tengono la CNI in considerazione. Gianclaudio Pellizzer ha fatto notare il movimento d’animo che c’è stato in alcuni ambienti della CNI, invitando a dare un senso alla posizione dei vicesindaci in quota CNI, privi di autorità e finanze. Marin Corva ha richiamato all’azione convergente di tutti, mentre Gaetano Benčić ha richiamato all’azione politica delle Comunità degli Italiani e a fare rete.
Nel prosieguo della seduta, Andrea Debeljuh si è soffermato sull’ultima fase della ricerca sullo stato del bilinguismo e l’uso dell’italiano nella Regione istriana condotta assieme a Loredana Bogliun e Aleksandro Burra. Dall’indagine sono emerse le necessità di monitorare lo stato in questione, intervenire nelle scuole, riaffermare l’italiano come lingua d’ambiente, creare gruppi di lavoro e stampare opuscoli.
Tra le varie, è stata accolta la richiesta della Comunità degli Italiani di Sissano per la concessione d’uso dell’impianto radiofonico in streaming per la promozione dell’istrioto. Sarà avviato il bando pubblico per la realizzazione di un simbolo grafico del Consiglio ed è stato relazionato in merito alla corrispondenza con il Consolato Generale d’Italia a Fiume e l’Ambasciata d’Italia a Zagabria circa la necessità di rivedere gli elenchi degli invitati alla ricorrenza della Festa della Repubblica Italiana.
Valmer Cusma ha invitato a prendere posizione sulla situazione della Redazione italiana di Radio Pola, rimasta con un solo giornalista e ha informato della disponibilità della ministra della Sanità Irena Hrstić a collocare un busto dedicato al dottor Geppino Micheletti o a intitolargli una sala all’Ospedale di Pola. Si è parlato anche della necessità di affiancare a “Krasna zemljo” un inno regionale per la Comunità Nazionale Italiana.
La riunione ha confermato l’importanza di una concertazione efficace e di un impegno proattivo per garantire la presenza e la vitalità della CNI in Istria, e quindi pure la necessità di una maggiore coesione e collaborazione tra le diverse entità.
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