A Lussinpiccolo presentato “Nerezinac“, il trabaccolo restaurato

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A Lussinpiccolo presentato “Nerezinac“, il trabaccolo restaurato

LUSSINPICCOLO – Con una cerimonia solenne si conclude la seconda fase del progetto di preservazione del patrimonio marittimo del Quarnero, dell’Istria e del Litorale sloveno intitolata „Mala barka 2“ (piccola barca 2). La durata di questa seconda fase del progetto era stata fissata dal 1.10.2016 al 31.3.2019 e viene realizzata nell’ambito della collaborazione Interreg V-A Slovenia-Croazia 2014-2020, grazie ai fondi europei, con lo scopo di salvaguardare il patrimonio marittimo dell’Alto Adriatico e valorizzarlo al fine di conseguire anche i principi di un turismo sostenibile. I partner in questo progetto sono la Regione litoraneo-montana (quale leader), l’Associazione turistica del Quarnero, il Museo marittimo di Fiume (Pomorski i povijesni muzej Hrvatskog primorja Rijeka), l’Associazione Ecomuseo „Casa della batana“ Rovigno, il Comune di Isola, l’Ente per il turismo Isola, il Comune di Pirano e il Museo del mare „Sergej Mašera“ Pirano.

La cerimonia è iniziata nell’atrio del Museo dell’Apossiomeno con la partecipazione del presidente della Regione Zlatko Komadina e dei rappresentanti delle città di Isola, Pirano e Rovigno per poi proseguire all’aperto, sulla riva, dove era posizionato il trabaccolo restaurato “Nerezinac“ adibito a centro interpretativo del patrimonio marittimo dell’isola di Lussino. L’allestimento di questo singolare centro interpretativo comprende una parte dell’esibizione sulla riva, una seconda parte sulla nave e una terza nella stiva dove vengono spiegati cinque temi caratteristici della vita a bordo: equipaggio, cibo, carico, itinerari marittimi, costruzione e manutenzione della nave. L’autrice di questo singolare museo è la prof.Katarina Mažuran mentre il progetto dell’allestimento lo firmano i designer Sanjin Kunić e Luka Jelušić.

Dopo i discorsi introduttivi di Ana Kučić, sindaco di Lussinpiccolo, Zlatko Komadina e Gari Cappelli, ministro del turismo della Croazia, si è proceduto alla benedizione della nave da parte del parroco don Roberto Zubović e alla rottura del croccante da parte del presidente della Regione. Il croccante (zucchero e mandorle) è un „dolce“ tipico lussignano offerto in occasioni speciali come matrimoni, cresime e simili. I bambini della scuola elementare hanno eseguito l’inno nazionale e regionale e un gruppo ha presentato il ballo folkloristico locale „manfrina“. La locale Klapa “Čikat” ha eseguito alcune canzoni dalmate con tema marinaro. I ragazzi della Scuola Nautica hanno alzato le due vele rande.

L’idea del recupero di questo trabaccolo in legno costruito più di cent’anni fa e di riproporlo come attrazione turistica era partita molti anni fa da Ferdinand Zorović di Neresine. Nel suo breve discorso introduttivo alla visita della nave stessa egli ha voluto ricordare due persone che gli hanno dato subito appoggio all’esecuzione di questo progetto e che purtroppo non ci sono più per vederlo realizzato. Si tratta di Kresencio Lekić (all’epoca direttore del cantiere di Neresine) e del tedesco Karl-Heinz Pütz. Robert Mohović della Facoltà di marineria di Fiume che ha seguito da vicino il recupero e l’allestimento della nave  ha regalato a Ferdinand Zorović una campana di bordo, appesa poi all’albero maestro.

Si prevede che il trabaccolo „Nerezinac“ parteciperà alle regate delle barche d’epoca che si svolgono nei vari porti dell’Adriatico e sicuramente farà bella figura quando a Lussino si svolgerà il festival “Con le vele lussignane intorno al mondo“. Questo evento è dedicato da anni alla ricca tradizione marinaresca dell’isola di Lussino e l’idea di organizzarlo è emersa dal desiderio di preservare, rivitalizzare e valorizzare da un punto di vista turistico il patrimonio marittimo attraverso la presentazione dell’eredità storica e culturale della tradizione marinara di Lussino. Il festival è caratterizzato da laboratori sulle attività tipiche della tradizione navale, della pesca e della cantieristica e narra la storia dei velieri di Lussino che nel XIX e fino all’inizio del XX secolo hanno solcato i mari del mondo diffondendo la fama dei marinai e capitani lussignani.

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