A Luka Kancelar lo scudo della Giostra

Alla corsa di quest’anno hanno partecipato 15 cavalieri. In precedenza si era corsa la Giostra della vera

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A Luka Kancelar lo scudo della Giostra

Dodici secondi per percorrere 150 metri. Bisogna correre a una velocità media di 12,5 m/s. O, se preferite, di 45 km/h. Poi, a fine percorso, bisogna infilare l’anello a caccia di punti: mezzo, 1, 2 e, se dovesse andare alla grande, 3. Esattamente nel centro. Ieri a Barbana si sono contesi il primato 15 cavalieri, ciascuno dei quali ha misurato la pista di Gradišće per tre volte. Cavalli superbi, fieri, impazienti; cavalieri impassibili, ma certamente con il cuore con qualche battito in più. Un anno di preparativi e aspettative, maggiormente concentrati nell’ultimo mese e giorni, condensato in meno di un minuto. Uno sforzo non indifferente, per cavalli e cavalieri. Così, in un rincorrersi a suon di punti si è svolta la Giostra dell’anello, quest’anno alla 46.esima rinnovata edizione. L’ha fatta sua Luka Kancelar (su Furia Pipi), con 7 punti. Ha vinto 30mila kune, la statuetta e lo scudo transitori (consegnati dallo zupano Miletić e dal Presidente Milanović).

 

Per le origini della gara bisogna andare al 1696. Non guerre, non un mostrare i denti al nemico (agli Ottomani, com’è il caso di Sinj): la… singolar tenzone è nata per motivi socio-economici, quasi turistici, per commercio. Meno male.

Ogni corsa viene introdotta dal suono delle roženice; il centro pieno viene salutato dalla Marcia di Radetzky.

La manifestazione tradizionalmente occupa un intero fine settimana, in quanto la Giostra dell’anello viene preceduta da quella della Vera. La sorella minore è nata 26 anni fa e quest’anno ha visto vincitore Andrej Kancelar su Ramzes.

Stiamo procedendo in ordine inverso. Abbiamo dato spazio prima alla gara e poi ai politici e ai loro discorsi. Vediamo adesso chi c’era.

Per primo ha salutato i presenti il padrone di casa, il sindaco di Barbana Dalibor Paus. “L’anno scorso abbiamo sperato di potere svolgere la Giostra come in passato, alla presenza di 5-6mila persone. Sarà così, spero, l’anno prossimo”. Sottolineando la bravura e la disciplina dell’Istria ha invitato tutti a mantenere nei confronti della pandemia un atteggiamento disciplinato e a vaccinarsi. Nei grandi numeri del turismo ha letto la fiducia dei turisti nella penisola e nella sua gente. E ancora una volta ha sottolineato che se l’Istria potesse disporre da sola delle sue risorse, starebbe meglio ancora. Boris Miletić si è limitato a congratularsi con gli organizzatori, con l’invito ad amare l’Istria. Nikolina Brnjac, ministro del Turismo (emissario del presidente del Governo) ha tessuto le lodi del settore e degli ottimi numeri in penisola. Il Presidente Zoran Milanović ha invitato a mantenere l’impegno non scritto tra chi è venuto prima di noi e chi verrà dopo ad avere cura delle tradizioni da tramandare. Da parte di tutti l’augurio di avere occhio preciso e mano ferma. Che corsa sia. Per la cronaca, erano presenti ancora il parlamentare Anton Kliman, la presidente dell’Assemblea regionale, Sandra Ćakić Kuhar e l’ex Presidente Stjepan Mesić.

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