Zona Kukuljanovo. Un impianto eco-friendly per la produzione di asfalto

L’area industriale nell’entroterra di Buccari sta crescendo a vista d’occhio. Nell’ultimo anno ha dato in concessione i propri lotti a una decina di nuove aziende, tra cui l’austriaca Strabag

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Zona Kukuljanovo. Un impianto eco-friendly per la produzione di asfalto

La Zona industriale di Kukuljanovo sta crescendo a vista d’occhio ed è sempre più vasto il numero di aziende, molte delle quali straniere, che decidono d’investire nell’area e di allargare qui il proprio business. Una di queste è la rinomata ditta austriaca Strabag, leader mondiale nelle tecnologie per la realizzazione di tunnel, che negli anni ha saputo imporsi sul mercato internazionale sfruttando i propri fattori chiave quali visione, passione, impegno e competenza. Dopo una serie di trattative, la società è riuscita a ottenere i necessari permessi per procedere, nell’aprile scorso, con la costruzione di un impianto all’avanguardia per la produzione di conglomerato bituminoso (asfalto) di capacità 90 tonnellate all’ora, per il quale, viste le caratteristiche e il volume eco-friendly della struttura, non è servito richiedere la stesura di uno studio sull’impatto ambientale.

Mesi d’intensi lavori

Dopo mesi d’intensi lavori, l’intervento sullo spiazzo meridionale E.1, sito in un punto un po’ isolato e nascosto dell’area industriale, è giunto ormai alle battute finali ed è questione di giorni quando l’impianto aprirà i propri battenti. Abbiamo effettuato un breve sopralluogo nel piazzale interessato dai lavori, il quale si estende su una superficie pari a 15.300 metri quadrati e sul quale sono già ben visibili i lineamenti del costruendo impianto per la produzione di asfalto, un allestimento sul quale l’azienda Strabag punta molto per le proprie future commissioni, dalla Croazia, ma soprattutto quelle che arriveranno dall’estero. Abbiamo tentato di ottenere qualche informazione in più sui motivi che hanno convinto l’azienda austriaca a investire proprio in quest’angolo d’Europa, ma la politica aziendale non concede per il momento, ovvero prima dell’inaugurazione ufficiale, il rilascio di dichiarazioni da parte degli addetti alle pubbliche relazioni.
Ciò che per ora è dato sapere, è che quello che sta sorgendo nella Zona industriale di Kukuljanovo sarà un impianto per la produzione di conglomerato bituminoso di nuova generazione, che comprenderà una vasta area parcheggio, un sistema di pesatura per inerti caldi di capacità 60 tonnellate con il relativo capannone per la gestione della stessa, container per le necessità degli operai, box per la sistemazione degli aggregati e dell’impianto stesso. L’allestimento disporrà inoltre di un distributore mobile di carburante diesel di capacità 5.000 litri, sfrutterà gas naturale per il riscaldamento delle basi di ghiaia ed energia elettrica per la messa in funzione dei nastri trasportatori degli elevatori e per la copertura termica del bitume. Il processo tecnologico sarà di tipo chiuso e come tale non necessiterà di acqua, per cui la produzione in sé sarà esente da fughe di acque di scarto nell’ambiente e pertanto da eventuali contaminazioni.

Funzionalità

Dal punto di vista funzionale, un impianto per la produzione di conglomerato bituminoso come quello di Kukuljanovo, provvede a stoccare gli inerti prelevati dalle cave negli appositi predosatori, trasferire gli inerti selezionati a un trattamento di essiccazione/riscaldamento e di ulteriore selezione granulometrica, stoccare gli inerti così selezionati e trattati in vari scomparti del silos, prodotti caldi, prelevare, pesare e inviare al mescolatore gli inerti e i filler (che rappresenta una componente fondamentale delle pavimentazioni stradali, delle quali garantisce ottime prestazioni), prelevare, dosare e inviare al mescolatore il bitume e produrre il conglomerato bituminoso e trasferirlo direttamente sul semovente per essere impiegato.

Tecnologia avanzata

Insomma, tecnologia avanzata, che darà indubbiamente ulteriore prestigio alla Zona industriale di Kukuljanovo, in seno alla quale operano attualmente 184 soggetti per un totale di 4.357 dipendenti in pianta stabile, non considerando il numero crescente di cooperatori, partner d’affari, collaboratori e operai associati. Nell’ultimo anno, la Zona ha accolto in sé dieci nuovi investitori con l’apertura di circa 300 nuovi posti di lavoro. Soltanto nell’ultimo anno, a Kukuljanovo si sono insediate aziende nazionali ed estere di tutto rispetto quali Montcommerce, Rijekatrans, Kaltenberg Adria, Brtvaplast, Mep, Frozen Food International, Plodine, Riven, Vargon e appunto Strabag, i cui complessi occupano assieme una superficie pari a 116.000 metri quadrati. I soggetti in questione hanno investito nei rispettivi businness la bellezza di complessivi 350 milioni di kune. La Zona industriale di Kukuljanovo, nota anche per essere un ottimo beneficiario dei finanziamenti a fondo perduto erogati dall’Unione europea, è attualmente in trattativa per concedere nei prossimi dodici mesi i propri lotti a ulteriori dieci aziende. In attesa che ciò accada, gran parte dell’area si presenta oggi come un vero e proprio cantiere a cielo aperto, a testimonianza della crescente volontà di progresso che caratterizza questa vasta area industriale nell’entroterrà di Buccari.

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