Žabica in mano privata. Filipović la spunta

Il Consiglio cittadino ha votato a favore della vendita dell’area edificabile per la costruzione dell’Autostazione. Parte dell’«aiutino» è giunta anche dall’opposizione

0
Žabica in mano privata. Filipović la spunta
La nuova Autostazione dovrebbe sorgere nel giro di 38 mesi. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il sindaco Marko Filipović può festeggiare un grande successo, forse quello più importante dopo la vittoria alle amministrative del 2021. Il Consiglio cittadino ha votato, infatti, ieri a favore della vendita dei quasi 15mila m2 di terreno edificabile in Žabica all’austriaca “Best in parking” (per 85 milioni di kune) che qui costruirà la nuova Autostazione di Fiume. Il sì è giunto da 18 consiglieri, 9 i contrari (6 dell’HDZ, 2 di Možemo! e 1 di Azione dei giovani) e 5 gli astenuti (4 di Da štima svima e 1 del Most). Sono stati gli altri 3 voti di quest’ultimo partito (favorevoli e inaspettati), quelli determinanti a far passare la proposta. A settembre è in programma la firma del contratto tra la Città e la municipalizzata “Rijeka plus”, comproprietaria del lotto, con la compagnia a capitale austriaco che da quel giorno avrà 38 mesi di tempo per realizzare il complesso. L’Autostazione con 14 corsie, il parcheggio con 800 posti e i locali per i contenuti commerciali richiederà un investimento pari a 60-70 milioni di euro. Nel 2025, quindi, il sindaco potrebbe avere a disposizione un cavallo di battaglia per venire rieletto. Il dibattito che ha preceduto il voto è durato 5 ore, le prime due dedicate allo scambio di cortesie tra i rappresentanti delle due principali forze politiche rappresentante nel Consiglio, ovvero SDP e HDZ, il primo al potere, il secondo tradizionalmente all’opposizione. Non è semplice sintetizzare un dibattito così lungo che si collega a quelli degli ultimi giorni e settimane, ribadendo le rispettive posizioni. C’è stata l’impressione, fin dalle prime battute, che Filipović si fosse già premurato a mettere lo spumante in frigo, prendendo parte alla sessione del Consiglio abbastanza convinto di avere il numero sufficiente di mani alzate. Non si vota più per alzata di mano, ma attraverso l’apposita applicazione, uno strumento utile, ma non sempre affidabilissimo. Prima che si votasse per la proposta di vendere il terreno, si doveva farlo per la proposta del gruppo consiliare della Lista civica “Da štima svima”. Come avevano annunciato nei giorni scorsi, i consiglieri della stessa avrebbero voluto che si rinviasse il voto. “Se abbiamo aspettato vent’anni, cosa volete che siano ulteriori due mesi? Eravamo disposti ad accettare la proposta della vendita, ma successivamente siamo venuti a conoscenza di modi alternativi per realizzare l’Autostazione. Avremmo voluto che se ne parlasse e che si analizzassero tutte le possibilità”, ha detto Davor Štimac rivolgendosi a tutti e 32 i consiglieri presenti ieri in sala. L’applicazione ha quindi anticipato i tempi mettendo ai voti la proposta della vendita e non quella del rinvio. Per automatismo, i consiglieri hanno votato senza capire che cosa stavano facendo. L’aula è scoppiata in una risata che ha contribuito a sdrammatizzare una giornata in cui vi sono stati momenti di tensione e confronti dialettici non sempre all’altezza, soprattutto tra il capo dell’opposizione, Josip Ostrogović (HDZ) e il sindaco Filipović. Dopo essersi sentito dire più volte di essere incapace e bugiardo, il primo cittadino gli ha ricordato le vicende dei suoi compagni di partito che a causa dell’uso improprio dei fondi dell’Ue sono finiti dietro le sbarre.

Perché «no»…
Josip Ostrogović: “Decisione avventata. Lasciamo tutto nelle mani di un privato, anche se avremmo la possibilità di ottenere fino a 200 milioni di kune dai fondi Ue. Questa è soltanto un’altra mossa sbagliata del sindaco che respinge tali finanziamenti. Comunque, auguri all’investitore e ai cittadini che meritano l’Autostazione”. I voti mancanti per far passare la proposta, un osservatore esterno se li aspetterebbe da forze politiche affini, in questo caso, ad esempio da “Možemo!” che, invece, ha votato contro. Il capogruppo Nebojša Zelič lo aveva annunciato nelle scorse settimane e ha confermato ieri, di non essere a favore della vendita di beni immobili d’importanza strategica. L’Azione dei giovani con Vedran Vivoda ha votato contro, ribadendo la tesi dell’Autostazione in Delta, bocciata però dagli “addetti ai lavori”.

Il Consiglio ha discusso cinque ore prima di passare al voto.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

…e perché «sì»
Favorevoli, ovviamente i consiglieri SDP e in questo caso non sono venuti meno nemmeno i voti PGS, negati in altre situazioni nonostante la pluridecennale collaborazione. Non andremo a riproporre tutti gli elementi con i quali il sindaco negli ultimi mesi ha voluto convincere l’opinione pubblica della bontà della proposta di vendere l’area. Ieri ha aggiunto che, oltre agli 85 milioni che arriveranno subito, ovvero il 70 p.c. entro un mese dalla firma del contratto e il rimanente dopo il rilascio della licenza edilizia, ne arriveranno altri 6 nel corso della costruzione, e quindi ogni anno 5 milioni relativi alla tassa comunale e a quella sui monumenti.
Petra Mandić del Most ha anticipato nel suo primo intervento quale sarebbe stata la sua posizione e quella di altri due membri del suo gruppo consiliare. Astenuto, invece, quello di Sabina Marov. “L’Autostazione va fatta. La soluzione offerta ci vede di fronte a un investitore sicuramente affidabile e la bozza del contratto vede la Città ben tutelata. Pertanto, non abbiamo motivi per essere contrari”.
Robert Salečić dell’Unione del Quarnero, ha votato per la proposta: “A un certo punto, a chi importa se l’Autostazione è privata o pubblica? L’importante è che sia funzionale e accogliente”. Mandić ha quindi precisato di avere dei buoni rapporti con la lista Da štima svima, ma di volere essere coerente con quanto detto in precedenza: “Forse, a livello mediatico, subiremo qualche danno, ma noi abbiamo deciso di non sostenere la proposta di rinviare il voto”.
Concludiamo in questo tono il racconto della puntata chiave di una telenovela che tormenta i fiumani da decenni, con vari registi e protagonisti. Speriamo che quelli di ieri non avranno motivo per pentirsi del ruolo svolto.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display