È stata inaugurata ieri mattina, ufficialmente, la terza edizione della conferenza regionale Women’s Weekend che si protrarrà fino a domani. Come dichiarato dalla direttrice dell’evento, Nevena Rendeli Vejzović, questa non è più una semplice conferenza, ma una vera e propria ispirazione per tutte le donne. “Anche se sono stati in molti a chiedermi se il tema dell’uguaglianza di genere non fosse ormai un tema superato e poco interessante, devo dire che purtroppo non siamo ancora giunti al momento in cui questa tematica potrà essere definita futile e scontata. La differenza tra uomini e donne è ancora sempre molto visibile in tutti i segmenti. Per questo motivo riapriamo nuovamente questo argomento. L’Women’s Weekend è diventato ormai un’ispirazione e non è più solo un semplice evento. Oltre 100 i relatori che in tre giorni si alterneranno sul palco. Per accoglierli tutti da quest’anno abbiamo due sale a disposizione per permettere a tutti gli interessati di seguire i vari temi. Tanti i contenuti, assicurato il divertimento e la socializzazione tra tutti i partecipanti. Anche quest’anno abbiamo il tutto esaurito, il che ci fa tanto piacere visto che abbiamo partecipanti da quasi tutti i Paesi dell’ex Jugoslavia. Lo scopo di questo incontro è il supporto reciproco e lo scambio di idee ed esperienze. La manifestazione ora attira non solo le donne, ma anche gli uomini, che desiderano sapere di più a proposito”, ha detto Nevena Rendeli Vejzović salutando le autorità presenti.

Nevena Rendeli Vejzović.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Maja Baković, responsabile del marketing dell’Ente per il turismo di Fiume, ha sottolineato che eventi come questo sono dei luoghi di incontri e scambi di idee con i quali viene celebrata la forza femminile e la creatività. A salutare il vasto pubblico anche la direttrice dell’Ente per il turismo del Quarnero, Irena Peršić Živadinov. “Benvenuti nella futura Capitale europea della gastronomia 2026”, ha esordito. “L’Ente per il turismo supporta da sempre questi eventi che presentano temi importanti. Devo dire che all’interno del nostro collettivo siamo sole donne, a parte un ragazzo arrivato di recente, che per il momento riesce a sopportarci”, ha dichiarato con tono scherzoso.
A rendere l’inaugurazione un po’ più leggera e divertente è stato il vicepresidente della Regione, Petar Mamula, il quale ha dichiarato che anche se sarebbe dovuto essere da un’altra parte, non ha voluto perdere l’occasione di incontrare… Melania Trump, riferendosi al sindaco Marko Filipović, che durante la Grande sfilata di Carnevale in Corso si era mascherato da First Lady americana. “Siamo fieri del fatto che la Regione sia partner di questo evento, in cui è possibile sentire tutto quanto è stato fatto e quanto verrà fatto in futuro per quanto riguarda il tema”, ha detto Mamula.

Il sindaco Marko Filipović ha regalato fiori alle donne presenti in sala.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Decisioni da prendere al più presto
Il sindaco Filipović ha voluto sottolineare che la forza delle donne sprona la società a migliorarsi. “È un mio parere personale, perché credo che tutto quanto è stato fatto finora, le politiche che abbiamo portato avanti introducendo per primi in Croazia alcuni programmi scolastici, è stato fatto anche tenendo conto delle pari opportunità. Incontrandoci ogni anno e trattando questi temi, mandiamo delle idee progressive nel resto del Paese”, ha dichiarato, regalando poi del fiori alle rappresentanti del gentil sesso presenti all’evento inaugurale.
Ad aprire il primo pannello di discussione è stato Marko Vešligaj, vicepresidente del Comitato per i diritti delle donne e le pari opportunità nel Parlamento europeo. “L’8 marzo è la giornata in cui ci ricordiamo di tutte le lotte fatte dalle donne nel passato. Sono una persona che va contro i pregiudizi e vi assicuro che sarò sempre un vostro alleato. Credo che quest’anno l’8 marzo abbia un valore ancora più importante, vista l’attuale situazione geopolitica. Purtroppo le statistiche parlano chiaro; non stiamo facendo dei passi avanti, ma indietreggiamo per quanto riguarda le pari opportunità. Dei 27 membri dell’Unione europea, la Croazia si trova al 24º posto, il che non è sicuramente lodevole. Penso che l’Ue debba seguire la Legislazione e tutelare i diritti delle donne. Sono in corso le Direttive sulla repressione della violenza sulle donne perché il 31% delle donne all’interno dell’Ue ha subito delle violenze, delle quali il 30% non ha mai dichiarato questo fatto. In Croazia ogni quarta donna dai 15 anni in poi è stata vittima di violenze e anche in questo caso poche sono quelle che hanno il coraggio di parlare. Bisogna ricordare, inoltre, che al giorno d’oggi, nell’ambito dell’Ue, ci sono donne costrette a tornare a lavorare dopo il terzo mese di vita dei propri figli, motivo per cui sempre più spesso lasciano il lavoro per prendersene cura.Lo stesso vale per chi ha dei familiari con problemi di salute. Per curarli, nelle direttive si chiede un permesso di 5 giorni pagati o la possibilità di lavorare da remoto. Bisogna permettere alle donne di avere sia un lavoro che una famiglia, altrimenti il rischio è che vengano escluse dal mercato del lavoro. Queste e tante altre direttive vanno approvate al più presto”, ha concluso Vešligaj.
Ricco anche il programma odierno con relatori di rilievo tra cui l’ex presidente sloveno, Borut Pahor e l’ex premier croata Jadranka Kosor, che parleranno dei loro ruoli e delle sfide che questi comportano.

Marko Vešligaj.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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