Vittime della strada, numeri troppo alti

Assieme a una pattuglia della Polstrada nell'ambito dell'azione delle «giornate della sicurezza stradale» promosse dalla rete europea Roadpol

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Vittime della strada, numeri troppo alti
L’azione in zona Krnjevo. Foto: RONI BRMALJ

“È stata una mattinata tranquilla, meglio così”, è la constatazione di Igor Jovanović della Polstrada della Questura della Regione litoraneo-montana, che abbiamo incontrato in prossimità della centrale termica di Krnjevo. È lì che è stata sistemata ieri una delle pattuglie della stradale nell’ambito delle “Giornate della sicurezza sulle strade”, un’azione organizzata all’interno delle iniziative del “Roadpol”. Si tratta della rete di cooperazione delle Polizie stradali europee. Tutte le Questure in Croazia vi partecipano per il quarto anno consecutivo.

L’obiettivo principale è quello di limitare il numero di incidenti con conseguenze gravi. Quella di ieri è stata indicata come una giornata senza vittime sulle strade croate. I “killer” sono fondamentalmente quattro, sempre gli stessi, come ci ha ricordato Jovanović: “Per questo motivo la nostra azione che ci vede molto più presenti sulle strade, con controlli più frequenti, vuole essere soprattutto un monito a tutti quelli che, forse, non si rendono conto dei rischi. Cerchiamo di sanzionare in primo luogo i comportamenti aggressivi sulle strade, con particolare attenzione ai giovani”. Oltre alla spavalderia e ai comportamenti a cui i giovani sono spinti da impulsi tipici per l’età, vi è anche il problema di chi si mette al volante dopo aver alzato il gomito. “Oltre all’alcol, naturalmente, ci sono anche le droghe e vari farmaci che determinano un calo di efficienza generale nelle persone, quindi anche per quelli che si mettono alla guida. Un altro aspetto che andiamo ad affrontare riguarda le corse illegali. Come abbiamo detto comunque, e torniamo a ripeterlo, le cause principali degli incidenti con esiti tragici sono la velocità, l’alcol, le cinture di sicurezza slacciate e l’uso improprio del cellulare durante la guida. In pratica, sono sempre le stesse cose a cui dobbiamo pensare. Nel corso di quest’estate c’è stato un aumento sensibile degli incidenti che hanno visto coinvolti dei motociclisti. Sia alla guida di moto di grossa cilindrata che di scooter, rappresentano una categoria vulnerabile a cui stiamo prestando particolare attenzione”.
Da qualche mese si parla delle telecamere fisse e mobili in diversi punti nevralgici. Sono già in funzione? Ci è stato risposto che la loro installazione è in corso e che la loro entrata in funzione verrà annunciata pubblicamente. Come ha commentato il nostro interlocutore, ieri è stata una giornata piuttosto tranquilla. In compagnia degli agenti della Polstrada abbiamo assistito a diversi controlli. I conducenti ci sono sembrati sorpresi più per la presenza di telecamere e macchine fotografiche che della Polizia. Tutti in regola, fino all’ultimo. Per la cronaca, un guidatore non aveva la cintura allacciata, ma si è prontamente giustificato in quanto reduce da un intervento chirurgico. È stato piuttosto convincente e nessuno ne ha messo in dubbio la buona fede. Abbiamo lasciato la posizione privi di spunti con cui condire il racconto di un’azione che continua, in varie forme e modalità, fino al 22 settembre. Allora avremo un bilancio sui risultati con le statistiche relative ai primi otto mesi e con riferimento all’estate e alla stagione turistica.

Igor Jovanović.
Foto: RONI BRMALJ

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