Vita notturna che anima la città di Fiume

Giro serale tra le casette dell’Avvento in piazza della Risoluzione fiumana, della 128ª brigata e di fronte al TNC «Ivan de Zajc»

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Vita notturna che anima la città di Fiume
Il sorridente gruppo di amici che “non molla”. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Fiume, in questi giorni, è tutta addobbata e permeata dai dolci profumi delle feste, ammicca ai suoi abitanti, invischiati nel quasi inevitabile fermento di fine anno, invitandoli a fermarsi, a respirarla e, semplicemente, ad assaporare, secondo l’ideale oraziano, il momento. All’imbrunire, quando i suoi tipici colori si affievoliscono e i ben definiti contorni delle vie e dei paesaggi cominciano a sfumare, si accendono le tantissime luci e le atmosfere cambiano. In quei momenti si riscopre una seconda volta ciò che si è visto poche ore prima e, magari, ci si sente anche diversi. Sì, perché al calar del sole, da quanto abbiamo percepito esplorandolo nella versione serale, il capoluogo quarnerino offre, nella cornice multisfaccettata fatta di palazzi, chiese, fontane, negozi e piazze, una dimensione allegra, leggera e bacchicamente accattivante. Come ormai da tradizione degli ultimi anni, per tutto il mese di dicembre i punti di ritrovo dei fiumani si concentrano nelle location natalizie di via Verdi, piazza della Risoluzione fiumana e piazza della 128ª brigata, tradotte in una miriade di chioschi e baracchini. Sotto l’elusivo e incantatore manto della sera (e della musica), che in un batter d’occhio diventa notte, con la pioggia che, ormai, non di rado fa da colonna sonora ambientale, gli stessi seducono con gli speziati e fumanti vin brulé e le specialità dello street food. Durante la settimana, ci raccontano alcuni gestori, si fermano per lo più le famiglie e i giovani, per fare qualche spuntino o prendere una birra o un caffè e, già verso le 22, si chiude. Dal giovedì alla domenica, invece, è tutto un altro discorso e Fiume ritorna in vita più credibile che mai. Ce lo confermano le tante persone che fermiamo per un commento al riguardo, tutte entusiaste, sorridenti e alla ricerca di ciò che solitamente il diurno non offre, come pure coloro che lavorano nelle casette.

A suon di musica e vin brulé
“Il clou della settimana si concentra nelle giornate di venerdì e sabato sera, quando le persone possono fermarsi più a lungo e sono rilassate. Arrivano verso le 17, subito dopo il lavoro e, tantissimi di loro, rimangono fino alla chiusura e oltre, ovvero fino alla mezzanotte e/o l’una. A partire dal 22 dicembre, ogni giorno vi sono delle band che suonano musica dal vivo, per cui l’atmosfera è molto bella. Si beve vino e vin brulé (risata, nda). Nelle altre giornate c’è meno gente e, fondamentalmente, sono coloro che vengono a prendersi un aperitivo prima di qualche spettacolo teatrale o genitori con bimbi piccoli che si fermano per mangiare qualcosa”, ci riferisce Ivan Pilepić, uno dei giovani che, da un mese a questa parte, lavora quotidianamente in uno dei baracchini di bibite calde di fronte allo “Zajc”. Nel labirinto degli alti tavolini disposti nelle adiacenze di quest’ultimi, riscaldati dalle lampade a infrarossi e protetti da ampi ombrelloni, colloquiamo con Marija la quale, affiancata da due amiche, a ritmo di musica ci spiega che “siamo in giro dalle due di pomeriggio. Abbiamo iniziato con un pranzo tranquillo e, dato che ci siamo trovate molto bene, abbiamo deciso di proseguire la serata qui. Potremmo dire che è una vera e propria uscita tra donne!”. Un’altra imperdibile tappa dell’ormai noto “giro” fiumano è quella della già accennata piazza della Risoluzione fiumana, dove la bevanda calda e la buona musica sono altresì gli incipit perfetti per un serata in compagnia. Nella suggestiva location, pullulante di gente di tutte le età, c’imbattiamo in Iva Bradaschia Kožul, direttrice della SEI San Nicolò, grande fan di questo tipo di socializzazione e svago. “Durante il periodo dicembrino la sera, specialmente il venerdì e il sabato, quando ho più tempo a disposizione, insieme agli amici, mi piace molto fare il giro delle casette. Lo stesso vale anche per le altre giornate quando non ho altri impegni. Ci si può divertire ascoltando musica dal vivo e stando in compagnia”, ci racconta compiaciuta. D’accordissimo anche l’effervescente e ridanciano gruppo alle sue spalle il quale, in coro, ci fa intendere di essere composto da affezionati habitué del luogo specificando che “questa, come tante altre, è un’uscita programmata. Generalmente, però, causa gli impegni di lavoro, non riusciamo a incontrarci tutti insieme. Oggi, eccezionalmente, dato che siamo in ferie, ce l’abbiamo fatta. Il sabato escono i giovani, il venerdì quelli un pochino meno e il giovedì i più vecchi, ovvero noi. Siamo una comitiva che non molla e rimaniamo sempre fino alla fine (risata, nda)”.

Uscite familiari
Allegre, sorridenti e gioiose anche le deliziose famiglie con le quali scambiamo due parole. “Quando possiamo facciamo volentieri un tour serale nei punti dove sono stati collocati i chioschi. Siamo abituati a uscire tutti insieme per cui, dato che entrambi i ragazzi possono rimanere svegli a lungo, talvolta facciamo anche le ore piccole. Ciò dipende, però, dalle giornate”, ci rivelano Ivan e Viviana, mamma e papà di Noa e Noemi la quale, dato che vi è più posto per ballare, preferisce la location vicino a Radio Fiume. Sulla falsariga delle loro parole Biserka e Marijan, i giovani genitori del meraviglioso Vigo, di tre anni, ci spiegano che “la nostra è un’uscita familiare serale. Dopo un periodo piovoso, durante il quale non ci siamo stati, finalmente rieccoci qui. Ci piace molto venire. Vigo è attratto dalla musica e dall’atmosfera e, generalmente, riesce a resistere fino alle 21 circa”, ci raccontano allegri.

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