Vieni a lavorare con noi. La Voce cerca giornalisti praticanti/professionisti

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Vieni a lavorare con noi. La Voce cerca giornalisti praticanti/professionisti

La Voce del popolo, quotidiano della Comunità nazionale italiana autoctona in Croazia e Slovenia, testata autorevole del territorio che coniuga notizie di respiro internazionale e nazionale con l’informazione locale, dedica particolare attenzione alle tematiche riguardanti la Comunità italiana e la collaborazione tra Croazia, Italia e Slovenia.

Opportunità

Siamo alla ricerca di un giornalista praticante /professionista da inserire a tempo indeterminato nella nostra Redazione (periodo di prova 6 mesi).

Il/la candidato/a che stiamo cercando ha una forte passione per la scrittura giornalistica ed è motivato/a a entrare a far parte di una realtà dinamica e autorevole dove potrà contribuire alla redazione di articoli che incuriosiscano e informino su tematiche di attualità e culturali.

La risorsa selezionata avrà la possibilità di confrontarsi con un progetto editoriale in crescita e attento alle nuove tendenze, sviluppando le proprie competenze in un ambiente stimolante e proattivo all’interno del quale potrà sperimentarsi nell’ambito di contenuti eclettici, originali e di interesse dei nostri lettori.

Requisiti:
Perfetta conoscenza delle lingue italiana e croata
Conoscenza del pacchetto Office e della lingua inglese
Forti capacità di ascolto, analisi e sintesi
Buona autonomia decisionale
Spiccata propensione al lavoro di gruppo
Patente B

Indispensabili per ricoprire il ruolo; curiosità, creatività e versatilità.
Sede di lavoro: Fiume – Redazione de La Voce del popolo

I candidati sono pregati di inviare un dettagliato Curriculum Vitae, provvisto di autorizzazione al trattamento dati personali all’indirizzo [email protected] entro il 24 settembre.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

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