Viale della XIII Divisione: riprendono i lavori

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Viale della XIII Divisione: riprendono i lavori

Sono ripresi a ritmo serrato, dopo una breve pausa dovuta alle festività di fine anno, i lavori in Viale della XIII Divisione nel rione di Pećine, relativi all’ampliamento della vecchia galleria di Sušak – della lunghezza di 1.837 metri, costruita attorno al 1900 in epoca austro-ungarica –, che rientrano nell’ampio progetto “Sviluppo di una piattaforma multimodale nel porto di Fiume e collegamento con il terminal container Porte dell’Adriatico”, realizzato congiuntamente dalla Port authority fiumana e dall’azienda HŽ Infrastruktura (Ferrovie di Stato). Si tratta della prima fase dell’intervento, quella più complessa, che include i lavori preliminari – avviati nell’ottobre scorso – per la realizzazione di un secondo traforo parallelo a quello già esistente, che avrà una lunghezza complessiva di 400 metri, con uscita sull’antica rete ferroviaria che da Brajdica porta a Sušak.

Esecutrice dei lavori è l’azienda vegliota GP Krk, i cui operai hanno già perforato i primi 72 metri di suolo e sono impegnati in questi giorni nella costruzione e rifinitura del portale. L’intero intervento di perforazione della galleria verrà eseguito in tre fasi, di cui la seconda dovrebbe iniziare verso la fine di febbraio o inizio marzo, quando entrerà in vigore una nuova regolamentazione del traffico in Viale della XIII Divisione, con deviazione verso sud. In questo momento, invece, il traffico stradale è deviato verso nord (sotto la scuola elementare Pećine), appunto per rendere possibile l’esecuzione dei lavori nell’area sottostante, parallela alla statale D404. Il traforo dovrebbe venire completato nell’arco di nove mesi, ovvero entro l’estate prossima. Una volta conclusa l’opera di perforazione, gli operai della GP Krk procederanno con la costruzione dei muri di supporto e della relativa infrastruttura.

Progetto cofinanziato dall’Unione europea

Il progetto “Sviluppo di una piattaforma multimodale nel porto di Fiume e collegamento con il terminal container Porte dell’Adriatico” è reso possibile grazie ai finanziamenti a fondo perduto dell’Unione europea in virtù dell’Accordo di collaborazione sottoscritto nel novembre del 2015 tra la Port authority di Fiume, le Ferrovie di Stato e l’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti (INEA), che opera dietro autorizzazione dalla Commissione europea. Come già detto, l’opera avviata il 30 maggio scorso e che dovrebbe concludersi nell’arco di due anni, ovvero nell’estate del 2020, riguarda la ricostruzione della Ferrovia per il traffico merci di Brajdica e l’edificazione di un terminal container intermodale. Il valore complessivo del progetto è di 35,6 milioni di euro, di cui 26 milioni assicurati dalla HŽ Infrastrukture (Ferrovie di Stato). Il tasso di cofinanziamento massimo offerto dalla CEF (Connecting Europe Facility) ammonta all’86 per cento del valore totale del progetto, equivalente cioè a 30,26 milioni di euro. La ricostruzione della Ferrovia e l’edificazione di un nuovo terminal container influirà in maniera significativa sulla capacità della linea ferroviaria in esecuzione della Direttiva 2008/57/EZ del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa all’interoperabilità del sistema ferroviario comunitario (rifusione), assicurando gli standard tecnici d’interoperabilità (TSI) per il sistema ferroviario convenzionale transeuropeo. Il progetto di sviluppo della piattaforma multimodale nel Porto fiumano e il collegamento con il terminal container Porte dell’Adriatico, nell’ammontare approssimativo di 220.751.649,34 kune, è stato sottoscritto il 19 aprile 2018 tra le due aziende coinvolte e l’unione degli offerenti “Kolektor Koling“ s.r.l. ed “Euroasfalt” s.r.l.

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