Via Adamich: semaforo verde

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Via Adamich: semaforo verde

Via Adamich, rimasta chiusa in seguito al crollo dell’impalcatura e di una porzione della facciata dell’edificio dell’ex Posta avvenuta giovedì scorso, sarà parzialmente riaperta alla circolazione. I veicoli potranno tuttavia transitare soltanto sulla corsia sud, quella di sinistra, mentre quella nord – la destra –, rimarrà interdetta poiché occupata dalla nuova impalcatura innalzata per effettuare le riparazioni necessarie sull’edificio. La decisione è arrivata con un comunicato diffuso al termine della riunione di ieri mattina tra tutte le parti chiamate in causa, una specie di comitato di crisi. Verranno riaperte anche la Fiumara, le vie Ribarska (dei Pescatori), Scarpa e Veslarska (dei Remai) nonché piazza Jelačić. Si segnala inoltre che giungendo dalla Riva sarà vietato svoltare a sinistra verso via Hencke, onde consentire una maggiore fluidità del traffico. Secondo quanto riportato nella nota, i lavori di risanamento sulla facciata potrebbero durare dalle 3 alle 4 settimane. La Polstrada e gli addetti della Rijeka promet hanno inoltre annunciato che in caso di necessità saranno studiate dei percorsi alternativi per consentire il regolare svolgimento della viabilità.

Ancora code

La parziale riapertura di via Adamich consentirà di ridurre gli ingorghi che hanno contrassegnato gli ultimi quattro giorni, anche se durante le ore di punta verranno presumibilmente a formarsi code e incolonnamenti, in particolare sul tratto piazza Tito-Fiumara-Scarpa-Adamich, pertanto dalla Rijeka promet invitano i conducenti a continuare a utilizzare i percorsi alternativi in direzione ovest, ovvero la tangenziale e il corridoio piazza Tito-Scoglietto-Ivan Grohovac-Martiri antifascisti-Pomerio-Fiorello la Guardia.
Nel frattempo gli operai hanno completamente smantellato l’impalcatura incidentata e rimosso tutto il materiale caduto sul marciapiede e sulla corsia di destra. Dopo la rimozione è venuta alla luce un’ampia fessura all’ultimo piano della struttura. Secondo una prima stima, nel crollo sarebbero venuti giù circa 25 metri quadrati di facciata, spessa fino a mezzo metro, il che fa immaginare l’entità della tragedia che si sarebbe potuta consumare se al momento del crollo sulla strada sottostante si fossero trovati passanti o veicoli. Inizialmente si era anche parlato di stabilità dell’edificio compromessa, ma successivamente la notizia è stata smentita dall’architetto Saša Randić, il quale ha fatto sapere che nel corso dei lavori di ricostruzione dell’ex Posta sono state rafforzate le fondamenta. 

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