Via Adamich. Sarà chiusura per otto mesi

Procedono a ritmo serrato i lavori della ViK nell’ambito dell’Agglomerazione fiumana. La fase che riguarda il rione di Potok è in dirittura d’arrivo: atteso tra due settimane lo sgombero dei macchinari

0
Via Adamich. Sarà chiusura per otto mesi
Via Adamich attraversa il centro di Fiume. Foto: RONI BRMALJ

L’importante è sapersi adattare. Alla fine, la situazione è meno drammatica di quella che si sarebbe potuto immaginare e ora c’è anche una buona notizia. Stando agli annunci, entro le prossime due settimane, in zona Potok il traffico verrà ripristinato in tutte le direzioni. Il segmento del Progetto di miglioramento dell’approvvigionamento idrico e smaltimento delle acque reflue nell’ambito dell’Agglomerazione di Fiume, compreso tra via Viktor Car Emin e via Krešimir, è ormai in dirittura d’arrivo. Quando tutto verrà coperto da uno strato d’asfalto, ci dimenticheremo di quello che c’è sotto. Per certi versi è molto più gratificante costruire delle fontane, per rifarsi gli occhi, ma in questo caso parliamo di cose prosaiche.

Lo facciamo con Andrej Marochini, direttore della municipalizzata Vodovod i kanalizacija (ViK), azienda il cui ruolo è assicurarci acqua potabile e quindi il suo smaltimento dopo che l’avremo usata e contaminata. “Alcune opere richiedono lavori complessi e, immancabilmente, la pazienza dei cittadini. Cerchiamo di sottolineare sempre quello che è l’obiettivo del progetto. Credo che possa bastare un esempio. Lo scorso anno è stato caratterizzato da un’estate con pochissime precipitazioni, ma ciò non ha minimamente condizionato le forniture idriche a Fiume. Anzi, di acqua ne abbiamo avuta a sufficienza anche per soddisfare il fabbisogno dell’Abbaziano e dell’isola di Veglia, che nei mesi di punta, durante l’alta stagione turistica, non dispongono di risorse proprie”, ci ha spiegato. Il fatto di fare parte a tutti gli effetti dell’Unione europea ci consente di fruire di finanziamenti con cui risolvere problemi che si trascinano da decenni. Grazie ai fondi europei, la Croazia dispone di una buona rete stradale e continua a puntare sull’ammodernamento delle infrastrutture. Tra tutti i servizi pubblici di cui disponiamo, saremo tutti d’accordo che la disponibilità di acqua potabile sia al primo posto. Tutto il resto, in un modo o nell’altro, è sostituibile. “Il nostro compito, attraverso la costruzione di una rete efficiente per lo smaltimento delle acque reflue, è quello di tutelare le falde acquifere che alimentano le nostre sorgenti. È terminata l’era delle fosse settiche che in passato, tra l’altro, nessuno riteneva di dover vuotare. Come dire, il loro contenuto finiva nel sottosuolo minacciando i corsi d’acqua sotterranei e ora si pone fine a questa pratica”.

Stando agli annunci tra due settimane si tornerà allo scenario di sempre.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Il bello deve ancora arrivare
Siamo nel bel mezzo di un progetto epocale del valore di 230 milioni di euro, dei quali 170 erogati dai fondi europei che partecipano con il 71,33 per cento. Sono cifre nelle quali non è compresa l’IVA e che, alla fine, rappresentano poco meno del doppio dell’ammontare complessivo del Bilancio cittadino.
C’è una voce, fuori da questo contesto, che coinvolgerà pure la ViK ed è quella che riguarda la ristrutturazione di via Adamich, una delle principali (e più trafficate) arterie del centro cittadino, che si protrae da via Matija Gubec a piazza Žabica. Si tratta di un progetto in cui sono coinvolte, oltre alla suddetta municipalizzata, anche la Città di Fiume e l’azienda “Hrvatske ceste”. Se i lavori in Potok ci hanno costretto per diversi mesi a cambiare le nostre abitudini, quello che ci attende andrà ben oltre. Tra maggio e giugno, a seconda dei tempi richiesti dalle pratiche amministrative, via Adamich verrà completamente chiusa al traffico per otto mesi. La ViK poserà il collettore e le condotte dell’acquedotto. Con la chiusura di quest’arteria verrà istituito un nuovo regime di circolazione in Riva e in via Ivan Zajc, dove si svolgerà in entrambe le direzioni anziché a senso unico (in quattro corsie, di cui una destinata agli autobus di linea urbana) come succede abitualmente. Con l’avvio dei lavori in via Adamich, le quattro corsie saranno suddivise a metà, due per parte, con qualche limitazione per quanto riguarda l’accesso ai posti parcheggio. Guardando a lungo termine, potrebbe essere una specie di prova generale per ciò che dovrebbe succedere entro due-tre anni.

Il traffico stradale verrà deviato in Riva e procederà in due direzioni, anziché a senso unico.
Foto: RONI BRMALJ

Futura zona pedonale?
C’è l’idea, non ancora molto pubblicizzata, secondo la quale via Adamich potrebbe diventare zona pedonale nel momento in cui la Riva e via Zajc diverranno un segmento di congiunzione tra le statali D404 a Est e la D403 a Ovest. Tra la D403 e Žabica, infatti, è prevista la costruzione di una strada all’interno dell’attuale area portuale, un’arteria che dovrebbe alleggerire notevolmente il traffico in centro città. Nel suddetto lasso di tempo, inoltre, Fiume dovrebbe ricevere la sua nuova Autostazione e un numero sufficiente di posti parcheggio (di proprietà privata) per compensare quelli che verranno soppressi sulle rive (che sono gestiti, invece, dalla Rijeka Plus).
Il progetto dell’Agglomerazione, allo stesso tempo, s’estende in molte zone della città e non solo, “sconfinando” a Viškovo, Castua, Mattuglie, Čavle e Jelenje. Per cominciare, un grande cantiere sta per essere inaugurato a Vežica, tra le vie Strižić e Dukić. Quest’ultima è la principale via d’accesso alle strutture del Centro clinico-ospedaliero a Sušak. In questa zona sorgerà una rotatoria, mentre lungo via Dukić l’azienda Energo poserà le condotte dell’acqua calda per il riscaldamento centralizzato e, successivamente la ViK sistemerà le sue.
Nel mese di aprile inizieranno gli scavi lungo via Zvonimir, tra Mlaca e via Benčić per collegarsi ai lavori in corso in funzione della D403, la cui apertura è annunciata entro la fine di giugno. Sempre a giugno si scaverà anche in via dei Pescatori da via Adamich in direzione Delta, a luglio nell’area dei Mercati cittadini e a novembre in via Ružić. A marzo si partirà con i lavori a Drenova, mentre a maggio sarà la volta di Cantrida con le vie Mate Balota, Mirko Jengić, Abbazia, Lovro Milenić Silva per passare a settembre al rione di Pehlin. A inizio marzo gli scavi interesseranno Srdoči e Grbci. Nel frattempo continuano i lavori a Viškovo e quindi a Mattuglie nella frazione Trtni.
Non finisce qui, ma ci limitiamo ad annunciare ciò che succederà nei prossimi mesi. Per quanto previsto nell’immediato, inoltre, la ViK offre informazioni dettagliate sul suo sito.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display