“Tutti i partiti della scena politica fiumana chiedono al sindaco la sospensione dall’incarico di Vera Begić Blečić, l’ex discobola capo dipartimento per lo Sport e la Cultura tecnica che nella tarda serata di Ferragosto, mentre si trovava in Istria, si è rimessa alla guida ubriaca (1,81 g/kg), imboccando la Y istriana contromano, incurante del suo folle gesto, e dopo aver sfiorato una prima collisione con un’auto, ha perso il controllo del proprio mezzo andando a sbattere contro una barriera spartitraffico e nel successivo rimbalzo ha centrato in pieno un’auto con a bordo una famiglia. Una famiglia distrutta. Nel violento impatto il conducente, Igor Soldatić, di 41 anni, è morto sul colpo, mentre sua moglie e il figlio sono finiti all’ospedale di Fiume, fortunatamente solo con qualche contusione. Considerata la recidività della Begić Blečić, è stata emessa nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare di un mese per il possibile ripetersi del reato. Ora rischia una pena che va dai 3 ai 12 anni di carcere.
“Ho fatto un errore, me ne pento e la prossima volta farò più attenzione alle mie azioni” aveva detto poco più di un anno fa Vera Begić Blečić, in seguito all’incidente stradale che aveva provocato nel rione di Vojak, nel quale rimase coinvolta una donna con al seguito un neonato di 6 mesi. Dopo il sinistro la Begić aveva abbandonato il luogo dell’incidente giustificando il gesto con un’incombenza. Rintracciata dagli agenti di polizia 5 ore più tardi, le era stato misurato un tasso alcolemico di 0,43 g/kg. Malgrado le accese polemiche, il sindaco Vojko Obersnel aveva deciso di graziarla. Ma quell’esperienza, evidentemente, non le è servita a nulla.

“Sono sotto choc – racconta la donna fiumana che 14 mesi fa fu vittima del primo incidente con la Begić a Vojak –. Sono estremamente prudente alla guida, rispetto il codice della strada e non bevo neanche un goccio d’alcol prima di mettermi al volante. Ma puoi essere prudente quanto vuoi se poi ti imbatti in qualcuno che se ne infischia di ogni norma… Mi auguro che ora la magistratura faccia il suo
dovere e la punisca, anche se temo, come già successo in altri casi, che le verrà inflitto al massimo qualche anno con la condizionale”.
A chiedere le sue irrevocabili dimissioni sono stati tutti i principali partiti politici della città, oltre che l’opinione pubblica, rimasta scossa davanti alla tragedia.
La palla ora passa al sindaco Vojko Obersnel il quale al momento l’ha solamente sospesa fino alla conclusione delle indagini.