Vele latine e al terzo: un tradizione assurta a patrimonio immateriale

Il Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato ha ospitato l’incontro professionale

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Vele latine e al terzo: un tradizione assurta a patrimonio immateriale
Una barca a vela tradizionale. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La Sala dei marmi del Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato ha fatto da cornice all’incontro professionale organizzato in occasione della proclamazione, nel febbraio scorso, dell’“Arte di navigare con vele latine e al terzo lungo la costa croata” quale bene culturale immateriale. Trattasi del risultato delle attività realizzate nell’ambito del progetto europeo “Arca Adrie vele principali lungo la costa croatica”, implementato con successo, al quale la Regione litoraneo-montana ha fatto da partner principale. A parlare dell’importanza di questa forma di conservazione del patrimonio marittimo sono stati i promotori e i coordinatori della succitata istituzione, del Museo della costruzione navale lignea di Morter (Murter) e dell’Ecomuseo Casa della batana di Rovigno nonché i rappresentanti del Ministero della Cultura e dei Media.

Un valore aggiunto
Nel suo intervento, il capodipartimento per la Cultura, lo sport e la cultura tecnica, Sonja Šišić, ha dichiarato che “dato che viviamo accanto al mare e del mare, iniziative del genere sono estremamente importanti per la nostra Regione. Di conseguenza abbiamo il dovere di salvaguardare la tradizione e l’arte della navigazione. Ritengo che chiunque viva nei nostri territori conosca l’importanza della nostra tradizione, della sua trasmissione alle nuove generazioni, come pure quella della creazione di un nuovo prodotto culturale turistico e di un marchio capace di attirare un significativo numero di visitatori. D’altronde è altresì fondamentale lavorare sulla promozione e la conservazione per mezzo del Ministero della Cultura e dei Media, come pure su quella dell’arte della navigazione e della costruzione delle nostre barche tradizionali, che sono un nostro grande orgoglio”. A seguire, Šišić ha rilevato l’importanza del sunnominato progetto “Arca Adrie”, dal quale è partito tutto e a cui hanno preso parte il Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato, il professor Robert Mohović e tutta una serie di associazioni quarnerine, al fine di mettere in pratica la salvaguardia dei beni immateriali. A tale proposito ha inoltre affermato: “Tutto ciò rappresenta un importante valore aggiunto in quanto ora, tutti assieme, avremo modo di lavorare sul branding e sulla salvaguardia, come pure di concentrarci sulla formazione dei giovani inerente all’importanza della cantieristica e della navigazione”. Il presidente della Coordinazione dell’Associazione per la conservazione e la rivitalizzazione del patrimonio marittimo, peschereccio e cantieristico del Quarnero e dell’Istria, Robert Mohović, ha spiegato: “Siamo riusciti a realizzare l’iniziativa grazie al progetto ‘Arca Adriatica’, di cui è partner principale la Regione litoraneo-montana, affiancata dall’Ente per il turismo del Quarnero, dal Museo di Marineria e di Storia del Litorale croato, dalla nostra Coordinazione, da tutte le nostre associazioni e da coloro che s’impegnano nella conservazione del patrimonio immateriale. Abbiamo il dovere di conservare il tutto per il futuro”. Ricorderemo che il nuovo bene immateriale l’“Arte di navigare con vele latine e al terzo lungo la costa croata” è stato iscritto nel Registro dei beni culturali della Repubblica di Croazia.

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