Veglia (Krk). Canoni ad acqua, arresti… La protesta contro il rigassificatore

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Veglia (Krk). Canoni ad acqua, arresti… La protesta contro il rigassificatore
Foto Facebook/Extinction Rebellion

Nel parco commemorativo di Castelmuschio (Omišalj), sull’isola di Veglia (Krk) si è sabato 26 agosto, svolta una manifestazione di protesta contro l’ampliamento della capacità del terminal GNL sull’isola quarnerina. Alla protesta hanno partecipato gli attivisti del Campo climatico adriatico e residenti locali contrari al progetto. Dopo l’assemblea, i partecipanti hanno proseguito in marcia fino al rigassificatore.

Davanti al terminal GNL è iniziata la protesta su cui hanno vigilato alcune decine di agenti di polizia d’intervento. È stato realizzato un performance “die-in” (gli attivisti si sono sdraiati a terra a simboleggiare l’estinzione delle specie). Zoran Skala dell’iniziativa TIKO dell’isola di Veglia e Sunčica Lazanski dell’iniziativa Extinction Rebellion di Zagabria hanno rilasciato dichiarazioni ai media, mentre i tamburini dell’iniziativa “Drum n Bijes” hanno accompagnato gli slogan degli attivisti e delle attiviste con i loro tamburi.

Un gruppo di attivisti è entrato nello spazio del rigassificatore nonostante i tentativi della polizia di fermarli con cannoni ad acqua. Gli attivisti hanno esposto striscioni con scritte come “L’attivismo climatico non è un crimine”, “Profitti record del GNL – siccità record, incendi forestali, inondazioni, ondate di calore e morte” e “Il nostro tempo sta scadendo”. Successivamente, la polizia ha arrestato circa trenta attivisti.

“Abbiamo deciso di riunirci qui perché rifiutiamo di rimanere inerti mentre politici corrotti prendono decisioni che distruggono l’ambiente, con investimenti megalomani come l’ampliamento del rigassificatore sull’isola di Veglia. La scienza è chiara nel dichiarare che il proseguimento dell’estrazione di combustibili fossili porta al peggioramento della crisi climatica, le cui conseguenze stanno diventando sempre più evidenti”, ha detto i manifestanti.

L’anno scorso, dopo l’uscita dalla pandemia, dalla crisi economica e dal nuovo conflitto in Europa -hanno spiegato gli attivisti – le aziende energetiche hanno registrato una notevole crescita dei ricavi – l’azienda MET Croatia Energy Trade, che ha festisce il terminal GNL sull’isola di Veglia, si è posizionata al secondo posto dopo l’INA, con un aumento dei ricavi del 483%, pari a 14,56 miliardi di kune.

Foto Facebook/Extinction Rebellion
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