Abusivismo a Veglia (Krk): «Finalmente un messaggio forte»

Avviata la demolizione di fabbricati illegali a Picik, frazione sul territorio della Città di Veglia

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Abusivismo a Veglia (Krk): «Finalmente un messaggio forte»
L’area in cui sono in corso da ieri le demolizioni di fabbricati abusivi. Foto: PER GENTILE CONCESSIONE DI NEDJELJKO PINEZIĆ

L’inizio delle demolizioni dei fabbricati abusivi sull’isola di Veglia ha sollevato tanta polvere, anche nel vero senso della parola. Esulta il sindaco di Veglia, Darijo Vasilić: “Arriva finalmente un messaggio forte verso tutti coloro che devastano i terreni agricoli e a quelli che si apprestano a farlo. L’Ispettorato ha provveduto, mettendo in atto un’operazione che aspettavamo da tempo. Tra le altre cose, ha assicurato, attraverso una gara pubblica, le imprese incaricate delle demolizioni”.

L’abusivismo edilizio è una piaga che interessa soprattutto le località turistiche. Costruire illegalmente, purtroppo, ha comportato pochi rischi. Se ci sono dei provvedimenti, si tratta di interventi tardivi seguiti a decenni di devastazione. Fa notizia, quindi, che qualcosa si stia muovendo.
“Lo avevamo auspicato – aggiunge Vasilić –, che venisse avviata un’azione massiccia per riqualificare le aree devastate con le costruzioni abusive. Proprio nella zona di Picik c’è la più alta concentrazione di fabbricati privi di alcun permesso. Anche noi, come amministrazione cittadina, cerchiamo di fare la nostra parte. Dall’inizio dell’anno le guardie comunali hanno individuato 225 strutture mobili, tra baracche, roulotte e cose simili e 75 sono già state rimosse. L’Ispettorato si occupa soltanto delle strutture costruite su fondamenta. Dall’anno prossimo, se verrà varata la nuova Legge, alle guardie comunali verrà esteso il raggio d’azione e a quel punto, probabilmente, potremo agire in modo più veloce ed efficace contro ogni forma di usurpazione di aree non edificabili”.

Oltre 100 provvedimenti
L’ispezione edilizia dell’Ispettorato di Stato, intensificando la propria attività sull’isola di Veglia, nella zona di Picik, che si trova al di fuori dell’area edificabile, ha emesso complessivamente 121 provvedimenti per la rimozione di strutture costruite illegalmente. La demolizione forzata è l’ultimo passo, dopo che gli investitori o proprietari non hanno ottemperato alle ordinanze dell’Ispettorato. Pertanto, ieri sono entrate in azione la macchine edili per la rimozione forzata di 43 strutture abusive. Le operazioni andranno a carico dei proprietari. Il costo di quest’intervento è di 267.700 euro al netto dell’IVA, con i lavori assegnati a tre imprese appaltatrici che hanno stipulato i contratti con l’Ispettorato. Il conto verrà successivametne presentato ai propriatari dei fabbricati.
Il proliferare del fenomeno ha devastato vaste aree in un processo che dura da decenni con centinaia di case e villini, il tutto senza alcun permesso e senza alcuna prospettiva di legalizzazione, un’ipotesi in cui, evidentemente, confidano investitori senza scrupoli. La maggior parte di questi proviene dall’area nord-occidentale del Paese, ma ci sono anche stranieri, più precisamente cittadini sloveni.
Nedjeljko Pinezić, imprenditore nel turismo e consigliere nell’Assemblea regionale, ha commentato l’inizio delle operazioni di demolizione delle costruzioni abusive nella frazione di Picik: “È una questione che dura da oltre 20 anni. Gli enti locali hanno cercato in tutti i modi di affrontare la problematica, senza riuscirci. È inspiegabile che le istituzioni e gli organi competenti ci abbiano messo tanto per fermare lo scempio, accentuato dal momento in cui gli stranieri hanno cominciato ad acquistare terreni agricoli. Grazie all’intervento delle guardie comunali della Città di Veglia, questa volta si è passati dalle parole ai fatti. Non posso che esserne compiaciuto”.

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