Una realtà sempre più libera dai tabù

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Una realtà sempre più libera dai tabù

Il sesso, si sa, ha una bella fetta di mercato. Tendenzialmente da noi molti aspetti della vita sessuale sono ancora tabù e quando si parla di sexy shop si pensa generalmente a locali dalle vetrine oscurate e dalle frequentazioni discutibili, o comunque luoghi visti dalla maggior parte delle persone con imbarazzo. Oggi però molti tabù sono stati abbattuti e i “negozi del sesso” non sono più ubicati in zone meno frequentate della città e lontane da occhi indiscreti, bensì in pieno centro. Ma per conoscere meglio questa realtà avvolta ancora da un alone di mistero, capire ciò che gli uomini e le donne cercano, nonché scoprire le abitudini e fantasie più nascoste dei fiumani più… focosi, siamo andati a curiosare in due sexy shop in centro città, in un viaggio tra sensualità, seduzione, consapevolezza e ironia. La prima tappa è il negozio “Taboo”, al quarto piano dei grandi magazzini Ri, uno dei più chic e meglio assortiti di tutta la Croazia.

Donne sempre più emancipate
“Abbiamo clienti di tutte le età, dai 18 ai 65 anni e anche oltre – ci racconta Roberta, che ci ha fatto da Cicerone –. A varcare la porta sono soprattutto le donne che oggi sono molto più emancipate rispetto a prima: arrivano in negozio sapendo già che cosa vogliono e non si fanno problemi a chiederlo. Le donne inoltre spendono di più degli uomini, i quali spendono poco e quasi sempre lo fanno in funzione della propria partner. Ultimamente però sono sempre più le coppie a farci visita e molto spesso i loro acquisti sono finalizzati a ravvivare il loro rapporto e, in alcuni casi, anche a salvarlo”.
Uno dei punti più importanti è quello di creare un rapporto confidenziale tra il negoziante e il cliente.
“L’approccio giusto con i clienti è fondamentale. Tra il commesso del sexy shop e il cliente si crea una relazione basata sulla fiducia e sulla discrezione, dove siamo noi a guidarlo in un mondo fatto di piacere che è, appunto, il sesso. Se invece questo viene preso troppo seriamente, allora siamo all’inizio della fine di un rapporto”.
Idee regalo

Per quanto riguarda i “sex toys” più venduti e richiesti, il principe è uno solo.
“Il vibratore. Ne vendiamo tantissimi, in particolare quelli di ultima generazione. Le dimensioni? Contano, ma non troppo. Sono più importanti le funzionalità e i materiali. D’estate vanno per la maggiore i butt plug con cristallo da esibire in spiaggia, ma anche palline vaginali, vibromassaggiatori, senza dimenticare creme ritardanti, gel lubrificanti e le intramontabili bambole gonfiabili “.
E attenzione, i sexy shop non vendono solamente materiale “piccante”, ma anche idee regalo scherzose e divertenti.
“Bisogna sapersi affidare alla creatività e rinnovarsi per offrire qualcosa di nuovo al cliente, come ad esempio gadget per compleanni, matrimoni o lauree, tutti ovviamente riprodotti in chiave erotica. È importante fare leva sulla curiosità dei clienti perché alla fine è proprio questa a spingerli a venirci a trovare”.

Ovuli high-tech
Ormai ci siamo fatti una cultura sul mondo dei sexy shop e quando ci presentiamo al “SeXtasY” in via Ciotta, niente può più stupirci. E così con la commessa parliamo dei prodotti più venduti, ma anche di un settore che ultimamente ha conosciuto trasformazioni profonde, a partire da quella tecnologica.
“L’ultima novità – ci svela Ivona, che però non ha voluto posare davanti al nostro obiettivo – riguarda degli ovuli vibranti che attraverso una particolare app possono venire attivati a distanza. Costano un po’ di più, però sono ideali per le relazioni a distanza o comunque per i partner che sono divisi fisicamente”.

Falso moralismo
La possibilità di effettuare acquisti online rischia tuttavia di danneggiare il settore…
“Per nulla – ribatte invece la nostra interlocutrice ­–. Internet ha sì preso piede, inutile negarlo, ma è sempre meglio passare direttamente in negozio e toccare con mano ciò che si vuole acquistare. Senza contare le truffe: capita infatti di ordinare un articolo in latex e poi te lo ritrovi in plastica. Anche noi comunque cavalchiamo l’onda e un anno fa abbiamo aperto un web shop. Il nostro è però sicuro e non nasconde fregature…”
L’ultima curiosità ci sorge spontanea: ma in Croazia il sesso è ancora un tabù?
“C’è ancora molto falso moralismo e pudore. Ci sono persone che comprano vibratori dicendo di voler fare uno scherzo a un amico o amica quando invece lo prendono per uso personale. C’è quindi tanta ipocrisia anche se, rispetto a 10-15 anni fa, entrare in un sexy shop è diventato molto più naturale”, conclude Ivona.

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