La sessione di ieri è iniziata con la comunicazione ufficiale del presidente Dušan Kotur sul cambiamento della struttura dell’organo rappresentativo. Vera Aničić e Domagoj Tramontana, eletti con la lista civica dell’ex sindaco Ivo Dujmić, da ieri partecipano ai lavori del Consiglio cittadino di Abbazia come membri dell’HDZ. Con la tessera del partito si aggregano a Marko Ćorić per cui l’HDZ è ora rappresentato da tre membri.
Fin dal “question time” si è avvertito il vigore del nuovo gruppo consiliare che ha chiamato in causa il sindaco Fernando Kirigin su più materie, dalle vendite di immobili da parte della Città a progetti che non sarebbero stati realizzati. Per gli uni e gli altri è stata l’occasione per inaugurare la campagna elettorale, con qualche mese d’anticipo, in vista delle amministrative in programma a maggio. Il sindaco dal pulpito e i consiglieri al loro posto, con il microfono acceso, senza precise regole del gioco, possono scambiarsi opinioni, apprezzamenti, battute sarcastiche, accuse, insinuazioni, e quant’altro. Non c’è da invidiare il verbalista che dovrà riassumere il tutto sotto forma di domanda e di risposta.
Igor Sablić, lista civica, ha posto la domanda sui piani di utilizzo del primo piano del padiglione del Mercato cittadino. “Vorrei precisare – ha risposto il sindaco –, che la struttura è gestita dalla municipalizzata Komunalac con la cui dirigenza sono costantemente in contatto. Ci fu un bel progetto che è fallito in quanto gli imprenditori interessati, alla fine, non sono riusciti a chiudere i finanziamenti. Siamo in trattative per mettere in atto altre idee, ma per ora non vorrei anticipare nulla. Vorrei sottolineare che sono molto interessato a utilizzare questi locali”. Una parte dei locali sarà comunque adibita a ristorante e c’è già un contratto in questo senso. Si tratta, tra l’altro, di una struttura sotto tutela e perciò vi sarebbero molte limitazioni.
Marinko Blečić, lista civica, ha chiesto a che punto siano i lavori al parcheggio Gorovo. “Secondo le informazioni di cui dispongo le tempistiche sono rispettate, per cui la struttura dovrebbe essere pronta entro giugno-luglio del 2025”, ha spiegato Kirigin.
Non solo architettura e design
Ai consiglieri è stato presentato il progetto di rivitalizzazione dei vivai in prossimità di Villa Angiolina, avviato durante il mandato dell’ex sindaco Dujmić e che ora potrebbe venire realizzato. L’85% dei 3,55 milioni di euro stimati per il progetto, dovrebbero essere disponibili a fondo perduto attraverso il programma dell’Agglomerazione urbana di Fiume.
Kirigin: “Potremo accedere alle risorse senza dover partecipare al concorso in quanto il progetto è già pronto per essere eseguito”. Aljoša Brajdić e Ivan Šarar, ex assessore alla Cultura a Fiume, hanno illustrato il piano di rivitalizzazione come membri del team incaricato della sua stesura. “Non è solo architettura e design. Questo progetto tiene conto dei cittadini, non solo dei turisti. I vivai sono nascosti, ma sono in effetti l’anima della città – ha spiegato Šarar –, un luogo in cui l’architettura crea il verde pubblico. Assieme a quello naturale rappresenta il meglio di Abbazia. Senza di questo, 150 anni fa non sarebbe diventata quello che è. Questo posto vuole diventare una piazza-giardino”. È stata soltanto una presentazione per la quale non si è votato. Lo si farà nei passaggi successivi. Ci sarà anche un padiglione chiuso che ospiterebbe vari contenuti, in primo luogo educativi. Ci sono stati diversi interventi, prevalentemente in tono positivo, ma per Neva Slani, ex presidente del Consiglio cittadino, riportiamo alla lettera, “questo progetto non è degno di Abbazia, è un’offesa alla città”.
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