Una grande festa fiumana all’insegna della semplicità

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Una grande festa fiumana all’insegna della semplicità

“Buon anno a tutti nella notte in cui mancano esattamente 365 giorni a Fiume Capitale europea della Cultura. Oggi inizia il conto alla rovescia in attesa del 2020, ma nel frattempo ci godremo un migliaio di manifestazioni di tutti i tipi”. Sono queste le parole pronunciate dal sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, dal palco in Corso nel tradizionale messaggio d’auguri a tutti i fiumani.
A Fiume la festa è iniziata ufficialmente alle 22, con il gruppo Nord incaricato a scaldare l’atmosfera. Nonostante il bel tempo, con un cielo sereno e le temperature tutto sommato piacevoli, all’inizio c’era poca gente in Corso. In realtà, però, la città era piena, con i bar gremiti e una marea di gente che andava di qua e di là. Per la maggior parte era semplicemente troppo presto per mettersi a far festa in un punto fisso del Corso. Più tardi, infatti, con il passare del tempo e con le esibizioni prima dei Fit e poi degli Whiteheads, è venuta a crearsi un’atmosfera festiva, con un numero decisamente maggiore di persone interessate a seguire le performance canore.
A mezzanotte sono arrivati gli auguri del primo cittadino di Fiume e mentre tutti stavano a guardare gli spettacolari fuochi d’artificio, un altro Vojko è salito sul palco, ossia il rapper spalatino Vojko V, il quale è andato avanti fino a notte fonda, con molte persone che hanno ballato ascoltando la sua esibizione.
Parlando di desideri per il 2019, Obersnel ha iniziato la sua lista dicendo di aver già chiesto al ministro della Gestione del patrimonio statale, Zdravko Marić, che l’imposta sul valore aggiunto vada alle unità di autogoverno locali. “Ovviamente so che questo desiderio non si avvererà, per questo motivo non mi rimane altro che augurarmi di riuscire a mettere in atto il Bilancio cittadino così come previsto, per realizzare tutti i programmi relativi a Fiume Capitale europea della Cultura. Il 2019 sarà un anno di attesa e di transizione, nel quale dovremo preparare tutto per il 2020, a partire da un Capodanno speciale, con una performance che lascerà tutti a bocca aperta. Il 2018 è stato piuttosto difficile, soprattutto per la vicenda del ‘3. maj’, e quindi un pensiero particolare va a tutti i lavoratori e alle loro famiglie, affinché possano trovare una soluzione nel corso di quest’anno”.

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Capodanno in Circolo

Atmosfera particolare alla Comunità degli Italiani di Fiume, dove per festeggiare il Capodanno si sono riunite più di 200 persone. La musica proposta dal trio Casablanca, guidato da Alida Delcaro, ha intrattenuto gli ospiti fino a tarda notte, con tutto il pubblico che si è detto entusiasta della serata. I ritmi tipici dei Capodanni in Comunità, abbinati all’ottima cucina offerta da Marko Radojčić e dai suoi collaboratori, ha reso tutti soddisfatti. Il menù completo prevedeva crauti e salsicce prima e porchetta e patate poi, con lo champagne a mezzanotte. A fare gli auguri a tutti a nome della Comunità c’era la presidente Melita Sciucca, che verso le 21 ha fatto un discorso in cui ha voluto ringraziare i presenti, “perché vedere la Comunità così piena è un immenso piacere”, ed è poi passata agli auguri per un 2019 pieno di felicità.

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È Iva la prima nata dell’anno

Si chiama Iva Marković invece la prima bambina nata a Fiume nel 2019 – 4,075 chili di peso e 52 centimetri di lunghezza –, che ha regalato a mamma Marija e papà Rajko un Capodanno indimenticabile. Il parto è avvenuto a mezzanotte e due minuti, mentre un po’ tutti nel Reparto di ginecologia e maternità del Centro clinico-ospedaliero si stavano ancora facendo gli auguri di buon anno. “Una vera femminuccia”, l’ha definita la mamma.
Marija e Rajko sono già genitori di una coppia di gemelli, due maschietti di sei anni. “Ora è toccato a una femminuccia, la nostra piccola gioia. Avevo già un po’… d’esperienza e così il parto non è stato un problema. Ho avvertito le prime doglie alle 19 e verso le 20.30 siamo arrivati in ospedale. I dottori hanno detto subito che potrebbe trattarsi del primo nato dell’anno e così è stato. È stata Iva a scegliere, si vede che ha voluto così. Auguro a tutti tanta salute, è questa la cosa più importante”, ha detto mamma Marija. La coppia è originaria della Bosnia ed Erzegovina, ma vive a Jušići ormai da più di vent’anni.
Papà Rajko, visibilmente commosso, ha ringraziato lo staff medico. “Siamo tutti molto felici, è una sensazione bellissima. I gemellini all’inizio non erano troppo convinti di avere una sorellina, ma ora non vedono l’ora di incontrarla. Hanno aspettato la mezzanotte e poi sono andati a nanna”, ha detto il papà.
Passata la mezzanotte, il ginecologo Marko Klarić ha tirato le somme dell’anno appena finito. “Nel 2018 ci sono stati 2.474 nati. Questo numero conferma il calo delle nascite negli ultimi anni. Concretamente si è registrato un calo di 46 nascite, mentre il 2019 l’abbiamo iniziato benissimo, con la speranza che ci possa essere una crescita del numero dei neonati, perché un parto dopo due minuti è di buon auspicio”, ha detto il dottor Marko Klarić.
Poco dopo il parto, verso l’una di notte, la famiglia Marković ha ricevuto anche la visita del sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, accompagnato dai rappresentanti dei mass media. “Mi avevano detto che sareste venuti, ma non credevo ci fosse tanto interesse. Siete proprio in tanti”, ha esclamato la mamma. Il sindaco ha fatto gli auguri alla famiglia, consegnando loro il regalo tradizionale, un mazzo di fiori e una medaglia d’argento con l’effigie di San Vito.

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Notte tranquilla per i pompieri

Una delle tradizioni di Capodanno per il sindaco di Fiume è anche quella di fare visita alla Caserma dei pompieri. Ci sono almeno due buoni motivi per farlo. Il primo è accertarsi della situazione dal punto di vista della sicurezza in città: i pompieri, infatti, sono tradizionalmente chiamati agli… straordinari nella notte di Capodanno, perché è sempre presente la preoccupazione per le eventuali conseguenze negative dei botti. Il secondo motivo, invece, è quello di ringraziarli per il lavoro svolto.
“Buon anno, vi auguro di avere quanto meno lavoro”, è stata la prima frase di Vojko Obersnel appena entrato in Caserma. L’auspicio, nella sua semplicità, riassume l’importanza di disporre di un personale altamente professionale, qualificato e ben addestrato, ma anche di avere un pizzico di fortuna, che non guasta mai.
“Grazie della visita, l’aspettavamo per poi andare a dormire”, ha risposto il capitano Dino Škamo. Non si tratta di una battuta, perché queste poche parole hanno riassunto l’andamento della notte. “Qualche giorno fa eravamo molto preoccupati, perché le previsioni meteo parlavano di un forte vento di bora in tutto il Quarnero. Per fortuna c’è stato soltanto un po’ di vento e in alcune aree circoscritte. Così è stato sventato il pericolo che eventuali principi d’incendio si espandessero rapidamente. Ci sono stati alcuni interventi di minore portata e quindi ora la maggior parte di noi andrà a dormire per essere riposati in caso di necessità”, ha spiegato il capitano. “La notte è iniziata esattamente come c’è l’aspettavamo, con tantissime telefonate al 112. Abbiamo analizzato velocemente le varie situazioni che ci venivano segnalate intervenendo nei casi più importanti. Comunque, non ci sono stati incidenti degni di nota. Un paio di cassonetti dei rifiuti sono andati a fuoco ed è bruciata un po’ di sterpaglia come conseguenza dell’esplosione di materiale pirotecnico. L’anno è iniziato bene”, ha concluso Škamo.

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