Una giostra di baute in onore a Casanova

La Comunità degli Italiani di Palazzo Modello ha ospitato il laboratorio guidato dal maestro Carlos Brassesco, che ha visto la partecipazione di una trentina di connazionali

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Una giostra di baute in onore a Casanova
Il gruppo al lavoro. Foto: Roni Brmalj

È intitolato “Casanova 300” (di cui è attivo il sito www.leduesponde.net) il progetto socio-culturale promosso dall’Unione Italiana unitamente alle Comunità degli Italiani di Orsera, Fiume e Lussinpiccolo, con la collaborazione dei Comuni e degli Enti turistici di Lussinpiccolo e di Orsera, il Carnevale di Lussino, l’Atelier Ca’ Macana di Venezia, la campionessa di voga veneta Gloria Rogliani, Europa Adriatica Nordest e Bellini Canella, che dopo l’incontro di Orsera ha fatto tappa, tra venerdì e sabato, nel capoluogo quarnerino.

Un momento dell’incontro.
Foto: Roni Brmalj

Un progetto originale e creativo
Lo stesso, tradotto nella sua prima fase in tre laboratori artigianali di formazione pratica per la creazione della maschera veneziana “bauta”, guidata dal Maestro Carlos Brassesco, sia nella versione classica bianca che in quella decorata (nota nell’immaginario collettivo come la “maschera di Casanova”), ha coinvolto una trentina di partecipanti riunitisi nello splendido Salone delle feste di Palazzo Modello, per l’occasione trasformatosi in un vero e proprio atelier artistico, in cui hanno fatto da protagonisti i colori, pennelli di varie dimensioni, la carta vetrata e la carta lana, nastrini, decorazioni di vario tipo, tanta fantasia e, ovviamente, le maschere.
A detta dell’ideatore dell’iniziativa e coordinatore della summenzionata Europa Adriatica Nordest, Vittorio Baroni, l’evento è teso a ripercorrere il patrimonio della Serenissima, con l’UI interprete concreto nella valorizzazione del patrimonio, di cui la Convenzione FARO, sottoscritta anche dalla Croazia, ne sottolinea gli aspetti basilari. In tale contesto, Baroni ha rilevato che “si tratta di un progetto realizzato in cooperazione con l’UI e con l’atelier artigianale di maschere veneziano Ca’ Macana, sotto il cappello del concept Europa Adriatica Nordest, che trova la sua sintesi nello slogan ‘Sostenibilità è cultura per lo sviluppo europeo’. In particolare, questo è focalizzato sui 300 anni della nascita di Giacomo Casanova, sulla sua figura di viaggiatore, il quale, capitando un paio di volte da Venezia a Orsera, ha unito le due sponde. Inoltre, abbiamo trovato interesse da parte delle CI di Fiume e di Lussinpiccolo, a cui è legato anche un altro evento transfrontaliero – l’’Ammiraglia’. Lo stesso consiste in un gran tour velico tra Venezia, Pola e Lussino, che avrà luogo dal 3 al 6 luglio 2025 e dedicato a GO! 2025 Capitale europea della Cultura Nova Gorica – Gorizia, in onore dell’Ammiraglio Agostino ‘Tino’ Straulino, nativo dell’isola, leggenda della vela e oro olimpico, nonché Comandante della nave scuola Amerigo Vespucci. Tutte le città nominate parteciperanno a due eventi: il primo si terrà a Venezia, nell’ambito dell’inaugurazione ufficiale del Carnevale (sul Canal Grande con evento sull’acqua a Rialto, dal 5 al 17 febbraio 2025), in seno al quale ogni gruppo rappresenterà la CI e la località di provenienza e a cui sarà assegnata una barca colorata tipica veneziana chiamata ‘caorlina’, con appositi vogatori. Ognuna accoglierà cinque persone, tutte vestite da Casanova, e porterà il ‘bautone’. Ogni città personificherà l’avventuriero come preferirà. Seguirà, il 2 marzo, la partecipazione alla Sfilata internazionale di Carnevale in Corso a Fiume. A modo di quello di Orsera, durante il laboratorio fiumano vi sono stati diversi passaggi relativi alla creazione delle maschere, da quella delle ‘baute’ con i calchi all’asciugatura, dal taglio degli occhi alla levigatura, i ritocchi, la stesura delle basi e la decorazione”. L’ultimo workshop relativo al progetto avrà luogo nelle date del 25 e 26 novembre presso la CI di Lussinpiccolo.

Lana Ćato,lea Čeč, Vittorio Baroni e Carlos Brassesco.
Foto: Roni Brmalj

L’artigiano delle maschere
Come accennato in precedenza, i laboratori sono gestiti dal maestro Carlos Brassesco, argentino di nascita, giunto a Venezia nel 1979 per motivi di studio (vanta una laurea in architettura e urbanistica) e da allora creatore a mano delle maschere veneziane presso il prestigioso Atelier Ca’ Macana di Venezia. Essendone uno dei primi produttori, realizza le sue creazioni nel rispetto delle antiche tecniche veneziane, ma gli piace anche sperimentare con tessuti diversi, utilizzando la pelle e materiali di riciclo. In conclusione del workshop svoltosi a Fiume, si è detto molto soddisfatto, specificando che “lo spazio di Palazzo Modello è bellissimo, ci siamo organizzati bene, i partecipanti erano molto interessanti, per cui abbiamo fatto un ottimo lavoro e sono molto contento. A Lussinpiccolo e in Istria siamo stati svariate volte, ma a Fiume no e devo dire che la città e le persone che hanno preso parte all’incontro mi hanno colpito positivamente e mi hanno fatto tanta simpatia. I mesi inerenti al Carnevale veneziano per il nostro atelier significano non avere un attimo di tregua e vivere in un continuo processo creativo e lavorativo. Nonostante ciò, farlo è meraviglioso, e siamo orgogliosi di essere gli unici a creare maschere artigianali scenografiche”.

I calchi delle baute.
Foto: Roni Brmalj

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