Un viaggio tra i sapori e le tradizioni della cucina italiana

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Un viaggio tra i sapori e le tradizioni della cucina italiana

Che gli italiani siano delle buone forchette, che esaltano la tradizione gastronomica del proprio Paese come la migliore del mondo, è un dato di fatto. Un concetto che verrà ribadito nel corso della terza edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, in programma da ieri al 25 novembre. Un’iniziativa che mira a promuovere all’estero la cucina italiana di qualità, segno distintivo del “made in Italy” nel solco delle tematiche che contraddistinguono l’agroalimentare italiano come qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione e territorio. Il programma delle celebrazioni prevede oltre 1.300 eventi dedicati al cibo in 120 Paesi attraverso degustazioni, corsi di cucina, incontri con gli chef, cooking show, ma la cucina sarà anche protagonista di appuntamenti di carattere culturale come proiezioni di film e documentari legati al cibo, concerti e mostre fotografiche per far conoscere al mondo intero il meglio della tradizione culinaria italiana. Alle celebrazioni non poteva non unirsi anche Fiume e così ieri nel Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Filosofia sono andati in scena una serie di eventi collaterali ai quali erano presenti, tra gli altri, il Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, il suo vice Massimo Broglia, la presidente della CI fiumana, Melita Sciucca, e il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva.

La dieta mediterranea

Il tema centrale di quest’edizione è la dieta mediterranea, dal 2010 riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità. A tenere una lezione su questo tema è stato Giuseppe Bartolomucci, produttore di olio d’oliva della società “Agrolio” di Andria (Puglia). L’imprenditore pugliese ha sottolineato i benefici di questo regime alimentare, caratterizzato da un ricco consumo di frutta e verdura, cereali e legumi, nonché da un ridotto apporto di grassi animali, zuccheri e alcol.
Il programma è poi proseguito con la proiezione del film “Quando l’Italia mangiava in bianco e nero”, nonché con la presentazione dei lavori dei quattro finalisti del concorso “La cucina regionale italiana e la dieta mediterranea”, che ha visto il successo dello studente del primo anno Leonardo Favretto, con il suo approfondimento sulla cucina calabrese. E infine il momento più atteso di giornata, ovvero la degustazione delle specialità italiane preparate dall’azienda artigianale “Forno Italia”.
Il prossimo appuntamento con le eccellenze della cucina italiana avrà luogo questo giovedì, alle ore 17, nella CI di Fiume. La manifestazione, intitolata “Cucinando insieme-leccornie mediterranee”, vedrà la partecipazione delle “cuoche” della Comunità degli Italiani di Fiume, della Comunità degli Italiani di Abbazia e della Comunità degli Italiani di Veglia, nonché della Forno Italia.

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