
“Il sacrificio degli Italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”. Questo il titolo del concorso promosso dalla Regione Liguria con l’obiettivo di non dimenticare i tragici accadimenti che riguardano gli italiani di queste terre, gli esuli che le hanno abbandonate e le tante vittime delle foibe.
Nell’ambito di questo progetto, promosso dalla Regione con una legge del 2004, ogni anno i vincitori del concorso affrontano un viaggio di studio che li porta a fare visita a vari luoghi del ricordo nell’ambito del quale si sono recati prima a Pola per poi giungere ieri a Fiume. Alla Comunità degli Italiani li hanno accolti la vicepresidente, Rina Brumini, e Giuseppe Nicodemo, insieme ad una quindicina di ragazzi della Scuola media superiore italiana di Fiume.
Il nostro territorio non è però che l’ultima tappa di un percorso più lungo, che ha visto una visita al Sacrario Militare di Redipuglia, al Museo del Lasciapassare di Gorizia, a Trieste dove hanno visitato il Magazzino 18, che tutt’oggi conserva le poche cose che gli italiani, costretti all’esodo, non poterono portare con sé. Il giorno successivo, gli studenti hanno visitato il museo Campo profughi di Padriciano, da dove sono poi partiti alla volta di Pola, per raggiungere infine Fiume.
Rina Brumini ha raccontato loro delle attività tradizionali della Comunità, fra le quali spiccano i cori, i gruppi di ceramica e batik, la mandolinistica e altri, ma ha parlato anche di eventi di più recente organizzazione, come ad esempio il festival delle Canzonette fiumane, che si rifà allo stile di inizio ‘900 e che svolgendosi all’aperto coinvolge un pubblico molto più vasto.
Nicodemo ha parlato invece delle altre istituzioni italiane presenti in città, dalle scuole a Radio Fiume e La Voce del popolo, soffermandosi in modo particolare sul Dramma Italiano, l’unica compagnia di prosa stabile fuori dai confini nazionali. Nicodemo, che oltre a essere membro del Comitato esecutivo della CI è primo attore al Dramma Italiano, ha spiegato loro come la città abbia una lunga tradizione teatrale, con la prima costruzione di un edificio dedicato al teatro che risale al 1805, mentre altri vari teatri sono sorti poi negli anni.
Walter Sorrentino, consigliere regionale della Liguria, ci ha spiegato come questa legge sia nata dalla volontà di creare uno spirito europeo condiviso, dando ai ragazzi l’opportunità di approfondire gli argomenti che solitamente studiano sui libri di testo e di vedere con i propri occhi i luoghi del ricordo. Cinzia Raviola, che lavora al progetto da più di vent’anni, ha confermato come sia importante offrire ai giovani un’opportunità formativa in più e come la Regione si impegni per perseguire questo obiettivo. Rina Brumini ha voluto sottolineare come i ragazzi siano fortunati ad avere delle istituzioni che li supportano in questo modo.
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