Un progetto d’immersione che stuzzica

Inaugurata a Kraljevica la Scuola estiva di medicina subacquea alla quale partecipa una quindicina di studenti provenienti da tutto il mondo, sotto la guida di Igor Barković

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Un progetto d’immersione che stuzzica
La prima immersione. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

È stata inaugurata a Kraljevica la Scuola estiva di medicina subacquea, che quest’anno vede la partecipazione di una quindicina di studenti di medicina provenienti da tutte le parti del mondo, i quali sono ospiti dell’Associazione internazionale degli studenti di medicina CroMSIC-Croazia. L’evento, che si articolerà in una decina di giorni, include ragazzi provenienti da Svezia, Finlandia, Danimarca, Francia, Austria, Brasile, Canada, Kuwait, Norvegia, Irlanda, Regno Uniti e Taiwan. Un’occasione per imparare a immergersi, ma anche per conoscere meglio la medicina subacquea e iperbarica – come spiegato dalla responsabile del progetto, Laura Radoš – che viene usata sempre più spesso per la cura di varie patologie quali ad esempio le ferite causate dal diabete, la colite ulcerosa, le ustioni e il congelamento, il morbo di Crohn e altro.

L’idea d’istituire questa scuola è nata trent’anni fa grazie all’entusiasmo del docente di medicina Igor Barković, all’epoca studente, che da cinque anni fa anche da mentore ai giovani subacquei. “Agli studenti interessati noi offriamo delle possibilità che non tutti hanno, ovvero la vicinanza della Facoltà di Medicina, della camera iperbarica presso il CCO di Fiume, località Sušak, nonché di zone interessanti per l’immersione. Quanto sia attraente il progetto, lo dimostra il fatto che abbiamo studenti provenienti anche da Paesi esotici e lontani. Tutti loro hanno sentito parlare di questo programma, il che significa che stiamo facendo una cosa giusta. A fine corso, tutti riceveranno il certificato internazionale di subacqueo principiante, ma con delle aggiunte come la possibilità di assistere a lezioni presso la camera iperbarica”, ha detto Barković.

Pubblico appassionato
Tra i partecipanti di quest’anno c’è anche Alister di Amburgo. “Il mio desiderio era seguire le lezioni in lingua inglese e dato che sono anche un istruttore subacqueo, Fiume era la scelta giusta perché la Facoltà di Medicina offre questa possibilità. Mi sono immerso per la prima volta a 8 anni, in una piscina, ho ottenuto il primo certificato a 10 anni e sono diventato istruttore 6 anni fa. Ho trascorso un anno in Messico e uno alle Maldive come istruttore prima d’iscrivermi alla Facoltà, e adesso partecipo come mentore a questa scuola”, ha dichiarato.
Dal Canada è giunta Djamdoudou, che ha alle spalle alcuni anni di esperienza in qualità di sub. Dato che si è immersa sempre nell’Oceano Atlantico, dove la visibilità non è delle migliori, ha deciso di venire in Croazia per ammirarne i fondali. “Penso che scuole del genere possano essere d’aiuto per il nostro futuro lavoro perché possiamo scoprire cosa nuove, come la medicina iperbarica”, ci ha spiegato.
Christian (Norvegia) s’aspetta tantissimo da questa scuola. È rimasto affascinato dal mare tantissimi anni fa e non vede l’ora d’iniziare. “La cosa che più mi interessa è scoprire le peculiarità della medicina subacquea e iperbarica. Mi trovo in Croazia per la prima volta e Fiume è bellissima. La vostra storia è affascinante, siete stati sotto il dominio di tanti Stati. Abbiamo visitato Tersatto ed è un luogo magnifico”, ha detto prima di entrare in acqua.
Tra gli istruttori c’è anche il connazionale Lucio Slama, con brevetto da cinque anni, il quale partecipa a questa scuola per il secondo anno. “Collaboro con il prof. Igor Barković in veste di assistente, assieme ad altri tre istruttori, per rendere il tutto più facile, visto che le immersioni si faranno per tre giorni consecutivi. Un’esperienza valida per tutti questi studenti che potranno scoprire i benefici della medicina iperbarica in tantissimi campi”, ha concluso Slama.
Le immersioni si svolgono preso il Centro Adria.

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