Un concorso che trasmette i valori della fiumanità

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Un concorso che trasmette i valori della fiumanità

Come da tradizione in concomitanza con la festa patronale, si è svolta ieri nell’Aula Magna della Scuola media superiore italiana la cerimonia di premiazione dei vincitori della 28ª edizione del concorso letterario “San Vito”, rivolto agli allievi delle quattro scuole elementari italiane di Fiume e della SMSI. Al concorso, indetto dalla Società di Studi Fiumani in collaborazione con l’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio, l’Università Popolare di Trieste e l’Unione Italiana, il cui montepremi ammontava a 3.300 euro assicurati dalle citate istituzioni, i ragazzi hanno elaborato anche questa volta temi legati a Fiume e alla sua storia, raggiungendo nuovamente degli alti livelli di qualità. Alla cerimonia hanno preso parte il Console Generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, il presidente dell’Assemblea regionale, Erik Fabijanić, l’ospite d’eccezione, lo scrittore, storico e giornalista Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, la presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, Orietta Marot e il presidente dell’Esecutivo della CI, Marin Corva, Donatella Schűrzel dell’ANGVD, la responsabile del Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Filosofia dell’Università degli studi di Fiume, Corinna Gerbaz Giuliano, il presidente della Società di Studi Fiumani, Giovanni Stelli e il segretario generale della stessa, Marino Micich, il presidente dell’Associazione dei Fiumani Italiani nel mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio, Guido Brazzoduro, la sua vice, Laura Calci, Irene Mestrovich e Melita Sciucca, rispettivamente presidenti dei Consigli della minoranza italiana cittadino e regionale, i direttori delle scuole elementari italiane e altri esponenti della CNI.

I premiati

Nella categoria delle scuole elementari, gli alunni hanno affrontato il tema “Ti è stato affidato il compito di fare uno spot pubblicitario su Fiume: quali sono i punti che non vorresti assolutamente trascurare? Quali le zone della città che vorresti fare conoscere? Chi sarebbero i protagonisti di questo spot?”. Il primo premio assoluto di 350 euro è stato assegnato ad Anabel Dekleva, della IVa della scuola Belvedere, il secondo premio ex aequo (250 euro ciascuno) è stato vinto da Corina Marković (VI classe della scuola Belvedere) e da Mattea Šubat (VIII classe della Belvedere), mentre il terzo premio (150 euro) è andato a Laura Cappuccio (VI classe della scuola Dolac), Paola Corina Dorčić (VI classe della Gelsi) e Alessia Marot (VII classe della San Nicolò).
Gli studenti della SMSI si sono dedicati al tema “Nel corso dell’Ottocento Fiume diventa un grande centro portuale e industriale, coniugando sviluppo economico e crescita culturale. Illustrate la città dell’epoca attraverso la figura e l’opera di qualche protagonista di quel periodo scelto fra i seguenti: Andrea Lodovico de’ Adamich, Antonio e Costantino Branchetta, Giovanni de Ciotta, Giovanni Fumi, Agostino Gigante, Giovanni Kobler, Giovanni Biagio Luppis, Emidio Mohovich, Luigi Ossoinack”. Il primo premio ex aequo (400 euro) è stato assegnato ad Alessia Antonaz (classe Im) e Gabriella Baković (classe IVm), il secondo (300 euro) è stato conferito a Petra Gruden (classe IVm) e Nia Sciucca (classe IVm), mentre il terzo premio ex aequo (200 euro) è stato vinto da Chiara Scalembra (classe Im), Mia Barić (classe Im) e Luka Bukša (classe IIm).

Tenere saldi i valori

Nel suo intervento, il preside della SMSI, Michele Scalembra, ha ricordato che la fine dell’anno scolastico è tempo di bilanci e un’occasione per ringraziare i rappresentanti di tutte le istituzioni con le quali la SMSI ha collaborato. “Sono compiaciuto per il fatto che quest’anno siamo riusciti ad aprire il Ginnasio linguistico, grazie al nostro fondatore, la Regione litoraneo-montana – ha rilevato Scalembra –. Un altro motivo di soddisfazione sono le collaborazioni con diverse istituzioni italiane, tra cui in particolar modo la Società di Studi Fiumani, grazie alla quale sette delegazioni della nostra scuola, ovvero circa 300 studenti, hanno visitato Roma. Non sarebbe stato possibile, però, portare avanti tutte queste attività senza l’impegno dei nostri docenti e studenti”, ha puntualizzato il preside, il quale ha in seguito riferito che al concorso “San Vito” hanno aderito nell’arco di 28 anni circa 200 studenti. “Questo concorso ci permette di trasmettere i valori della fiumanità e il senso di appartenenza a questa cultura – ha sottolineato –. Viviamo in tempi in cui non si può dare niente per scontato e bisogna tenere saldi i valori della multiculturalità e della tolleranza”, ha rilevato Scalembra.
Il Console Paolo Palminteri ha voluto ringraziare la Società di Studi Fiumani per avere istituito il concorso del quale – ha osservato – è difficile cogliere tutta l’importanza. “Fino a pochi decenni fa, gli italiani che vivevano in questi territori e quelli oltreconfine non comunicavano affatto, per cui è un grande merito della Società di Studi Fiumani il fatto che oggigiorno gli italiani qui e lì siano riuniti in un’unica comunità e il muro tra di loro sia stato abbattuto”, ha concluso il Console.

Un unico popolo

Il presidente dell’Assemblea regionale, il connazionale Erik Fabijanić, ha dichiarato che la Regione va molto fiera della SMSI conoscendo la sua storia, la realtà, i suoi docenti e studenti. Maurizio Tremul, presidente della Giunta esecutiva dell’UI, ha pure fatto riferimento alle barriere che sono cadute tra gli italiani esuli e rimasti e che assieme formano un unico popolo. “È importantissimo ciò che state facendo, soprattutto il lavoro sui giovani – ha rilevato Tremul, il quale si è in seguito rivolto ai ragazzi –. Dovete comprendere la storia di Fiume perché questa è la vostra città. Dovete sapere ciò che è stato e per quale ragione, anche perché siete voi che con il vostro operato renderete migliore questa città. Se ci tenete a mantenere lo spirito multiculturale, con ciò riuscirete a rendere migliore la vostra vita e aiuterete gli altri a stare meglio”, ha concluso Tremul. Guido Brazzoduro, presidente dell’Associazione dei Fiumani Italiani nel mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio, ha fatto riferimento al fatto che la richiesta della Città di Fiume di poter ripristinare la bandiera storica della città è stata bocciata dal ministero dell’Amministrazione, commentando che se si conoscesse la storia di questa città, non si potrebbe dire che il tricolore fiumano sia una bandiera irredentista.

Recupero della storia a 360 gradi

Giovanni Stelli, presidente della Società di Studi Fiumani, si è detto d’accordo con le parole del Console Palminteri e di Tremul e ha espresso l’auspicio che la Società possa continuare con il recupero della storia della città a 360 gradi e ha in seguito illustrato i temi che sono stati trattati dai ragazzi premiati. Ai presenti si è infine rivolto lo storico Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, il quale si è detto emozionato di trovarsi a Fiume, soprattutto perché sta attualmente scrivendo un libro su questa città. “Cent’anni fa eravamo nell’epoca dei nazionalismi, che hanno provocato tanti danni, mentre oggigiorno il nazionalismo viene visto come un fenomeno che bisogna tenere a bada – ha dichiarato Guerri –. Io riconosco l’importanza di un nazionalismo soltanto, che è la cultura”, ha sottolineato Guerri, il quale ha giudicato molto importante il fatto che molti ragazzi a Fiume imparino l’italiano. Illustrando brevemente le straordinarie capacità linguistiche di D’Annunzio, ha osservato pure di avere sentito nell’ex Liceo un perfetto accento italiano. La cerimonia è stata arricchita dagli interventi degli alunni della SEI Gelsi e dagli studenti della SMSI.

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