Un coadiutore per monsignor Ivan Devčić

Dopo 45 anni di sacerdotizio e 20 alla guida dell’Arcidiocesi di Fiume, l’alto prelato trasferirà parte degli incarichi a mons. Mate Uzinić, vescovo di Ragusa (Dubrovnik)

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Un coadiutore per monsignor Ivan Devčić

Monsignor Ivan Devčić, arcivescovo metropolita dell’Arcidiocesi di Fiume, s’accinge ad abbandonare (in parte) il suo incarico per problemi di salute. Papa Francesco ha nominato a suo coadiutore monsignor Mate Uzinić, vescovo di Ragusa (Dubrovnik), il quale ricoprirà questa funzione fino al completo ritiro di mons. Devčić. Il trasferimento delle incombenze si terrà il mese prossimo, nella Cattedrale di San Vito, al compimento del ventesimo anniversario del suo investimento di arcivescovo. Di seguito, dopo l’avvenuto completo ritiro dell’alto prelato e la sua rinuncia alla funzione di arcivescovo, che può avvenire al compimento del suo 75º anno di vita, mons. Uzinić assumerà a tutti gli effetti l’incarico di arcivescovo di Fiume.

 

La notizia è stata resa pubblica in contemporanea a Roma, Fiume e Ragusa (Dubrovnik), rispettivamente con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale del Vaticano e in conferenza stampa nelle Arcidiocesi fiumana e ragusea.

Nella Chiesa cattolica il vescovo coadiutore è detto anche arcivescovo coadiutore. Diversamente dai vescovi ausiliari, ai coadiutori è dato il diritto automatico di successione alla sede episcopale; ciò significa che il giorno stesso in cui una diocesi o arcidiocesi si rende vacante, il coadiutore assume automaticamente l’incarico. Fino ad allora, il vescovo o arcivescovo diocesano, nomina il coadiutore a vicario generale.

Nella prassi della Chiesa contemporanea, la nomina di un coadiutore è solitamente fatta nei casi in cui un vescovo diocesano sente che non sarà in grado di ricoprire a oltranza la sua funzione per ragioni di salute o perché vicino all’età del pensionamento. In questi casi, il Papa a volte assegna un coadiutore alla diocesi in questione per dare al futuro vescovo il tempo di conoscere la diocesi e alleggerire così la procedura di successione.

A darne la notizia a Fiume è stato lo stesso arcivescovo Devčić, nella sede arcivescovile, alla presenza dei sacerdoti che fanno parte dell’Ordinariato e del Consultorio metropolita.

 

​Vita spesa per la fede e il dialogo reciproco
“Dopo 45 anni di sacerdozio e 20 alla guida dell’Arcidiocesi, per problemi di salute e dopo essermi consultato con il Santo Padre, Papa Francesco, ho deciso di trasmettere ad altro prelato parte dell’incarico assegnatomi per volontà del Nostro Signore. Ad affiancarmi sarà mons. Mate Uzinić, nominato arcivescovo coadiutore. Come ben sappiamo, l’Arcidiocesi fiumana opera su un largo territorio e le incombenze sono tante. I miei acciacchi e la mia avanzata età hanno purtroppo prevalso rendendo necessaria la nomina di un supporto spirituale, che troverò nel mio futuro successore.

Monsignor Mate Uzinić

Tornando indietro nel tempo, affermo con piacere di aver avuto una vita spirituale produttiva e appagata. Dai miei primi inizi, nel mio paese natale Krasno, dove o conosciuto tutta la forza della fede e la mia protettrice negli anni a venire, la Madonna, fino ad arrivare al giorno d’oggi, nella mia Fiume, la città di San Vito, e nell’Arcidiocesi che mi ha accolto e abbracciato. Nel corso degli ultimi due decenni, grazie ai miei collaboratori e alla forza della fede, abbiamo davvero fatto tanto. Sono state inaugurate numerose istituzioni caritative, per i bisognosi, per le donne e i bambini, per i senzatetto, per i malati e moribondi. Il tutto non sarebbe stato possibile senza la collaborazione e l’affetto incondizionato di tutti i fedeli e cittadini, del sindaco Vojko Obersnel e del presidente della Regione litoraneo montana, Zlatko Komadina. A tutti loro, a voi, va il mio ringraziamento più sincero”, ha detto nel suo intervento mons. Ivan Devčić.

 

Studi
Ivan Devčić nasce nella località di Krasno (Regione della Lika e di Segna), conosciuta per il suo santuario dedicato alla Madonna, nel 1948. Terminata la scuola elementare continua l’istruzione a Fiume e Pisino dove conseguirà la maturità nel 1967. Di seguito nel capoluogo quarnerino studierà teologia e filosofia nell’allora sezione fiumana della Facoltà di teologia di Zagabria, laureandosi nel 1970. Continuerà gli studi all’Università papale Gregoriana a Roma, dove ottiene il baccanlaureato nel 1976. Un anno prima prenderà i voti di sacerdote nell’Arcidiocesi di Fiume e Segna. Di seguito difenderà il dottorato e verrà insignito del titolo accademico in filosofia. Negli anni a venire ha operato nei settori scientifico-filosofici e istruttivi pubblicando una decina di opere nel campo della filosofia.

 

​Rispetto per tutti
Il 17 novembre 2000 viene nominato arcivescovo e metropolita dell’Arcidiocesi di Fiume da Papa Giovanni Paolo II con il moto episcopale personale “Cristo – la nostra speranza”. La cerimonia d’investitura si svolge nella Cattedrale di San Vito il 16 dicembre dello stesso anno.
Persona colta e fine, mons. Devčić, nel corso degli anni, ha intensificato la collaborazione con le altre comunità religiose portando avanti un dialogo ecumenico di pace e rispetto reciproco. Gode di grande rispetto pure tra le autorità cittadine, locali e regionali per il suo impegno nel porgere un aiuto concreto alle categorie più deboli ed emarginate. Sarà il sostenitore principale dell’idea di fondare il rifugio per senzatetto, della casa per donne e bambini, Santa Anna, dello spaccio sociale, della casa rifugio per emarginati, dell’ospizio per malati terminali e, per ultimo, della struttura per l’accoglimento dei malati di demenza. Per le sue molteplici qualità e il rispetto di tutte le persone, indipendentemente dalla fede, dalla nazionalità e dal credo politico, nel corso degli anni ha ricevuto vari riconoscimenti tra cui, l’alta onorificenza italiana di Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia consegnatagli nel 2018 dall’allora console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, per il pluriennale impegno nei confronti dei fedeli appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana a Fiume. Monsignor Ivan Devčić lascia al suo successore Mate Uzinić un’eredità di rilievo, da curare e ampliare negli anni a venire.

 

Alto prelato
Monsignor Mate Uzinić è nato nel 1967 a Dubrava, località nei pressi di Almissa (Omiš), nella Regione di Spalato e di Makarska. Ha terminato gli studi teologici a Spalato nel 1993, anno in cui ha preso i voti. Nel 1996 inizia gli studi alla Facoltà lateranense papale, dove nel 2000 consegue il dottorato. Nel 2011 viene investito della carica di vescovo di Dubrovnik (Ragusa).

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