Un Campus virtuale senza frontiere

Progetti e novità dell’Università di Fiume. Tra i corsi inaugurati anche quello per traduttori

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Un Campus virtuale senza frontiere

Fiume è una città universitaria il cui Ateneo attualmente conta oltre 20mila membri, tra studenti, docenti e altri dipendenti. Lo ha dichiarato Snježana Prijić Samaržija, rettrice dell’Università di Fiume. Nel corso di un anno la struttura ospita più di 1.000 persone straniere che giungono nel Campus di Tersatto per studiare o insegnare. “Abbiamo da sempre voluto presentare e promuovere la nostra Università come un ente aperto, il che è stato riconosciuto anche dalla rete YUFE (Young Universities for the future of Europe – Università giovani a favore del futuro dell’Europa) della quale fanno parte altri 9 partner, tra i quali l’Università Tor Vergata di Roma e quelle di Madrid e Maastricht. In questo modo viene formato un Campus virtuale per una migliore mobilità degli studenti che frequentano queste Università, i quali avranno l’opportunità di consultare in rete i programmi offerti e quindi sceglierli, indipendentemente dalla nazione nella quale si svolgono, e frequentarli a Fiume. Grazie a questo Campus virtuale verrà concessa anche la possibilità di studio a tutti i cittadini interessati”, ha spiegato Snježana Prijić Samaržija.
Tra le altre novità in vista del nuovo anno accademico, la rettrice ha citato alcuni dei nuovi corsi presenti da quest’anno, tra i quali quello per traduttori e per chi decide di abbinare lo studio al lavoro. “Purtroppo il corso per logopedisti non è in programma in quanto il nostro partner, l’Università di Zagabria, non ha sbrigato in tempo le procedure necessarie. Si tratta di una professione carente del quale abbiamo fortemente bisogno, però dobbiamo seguire l’iter per poterlo inaugurare”, ha spiegato la rettrice sottolineando che quest’anno il numero degli iscritti è praticamente lo stesso di quello dello scorso anno: “Sarebbe stato sicuramente molto maggiore avendo questo corso”.
Mini-campus di Ica
Entro l’inizio del semestre estivo dovrebbe entrare in funzione anche il mini-campus a Ica attiguo all’edificio che ospita l’istituto universitario, che offrirà la possibilità di aggiornamenti professionali e ricerche scientifiche, ma anche di realizzare progetti di vario tipo, come ad esempio organizzare eventi scientifici e scuole estive a livello internazionale.
Nel 2020 dovrebbe diventare operativo anche il Centro interpretativo a Tersatto, un progetto fatto assieme al Museo di scienze naturali e la Regione litoraneo-montana dove sarà possibile ammirare piante autoctone, visitare la banca dei semi e ottenerli per piantarli nel proprio orto o giardino. Sempre per quanto riguarda il Campus, in primavera dovrebbe prendere il via la costruzione del quarto padiglione di alloggi per studenti del valore di 45 milioni di kune.
Combattere la plastica
L’Università di Fiume ha inoltre deciso di dare il proprio contributo nella lotta contro la plastica. “Abbiamo deciso di eliminare completamente la plastica. Useremo solo bicchieri e bottiglie di vetro, sacchetti di stoffa. Nel Campus sorgeranno fontanelle con acqua potabile, affinché l’uso della plastica venga ridotto completamente. Il 26 ottobre impianteremo degli alberi, in occasione dell’iniziativa di rimboschimento denominata ‘Non essere un ceppo, pianta un albero’. Inoltre abbiamo intenzione di cambiare sensibilmente il menù nella mensa studentesca riducendo al minimo il consumo di carne rossa. Inoltre è stata creata tutta una serie di materiale promozionale con il quale vogliamo promuovere le piccole aziende agricole a conduzione familiare”, ha concluso Snježana Prijić Samaržija, affiancata dai vicerettori Senka Mačešić, Alen Ružić, Davor Vašiček e Marta Žuvić.

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