Un cammino tutto incentrato sulla fede e sulla speranza

In una lunga processione da Tersatto al centro città, i fedeli hanno partecipato all’apertura dell’Anno Santo dell’Arcidiocesi di Fiume. Mons. Mate Uzinić ha invitato i fedeli a seguire Gesù

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Un cammino tutto incentrato  sulla fede e sulla speranza
L’inizio della processione da Tersatto. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“L’importanza di questo pellegrinaggio risiede, in un certo senso, nel dimostrare che siamo parte della Chiesa a livello mondiale. Il nostro Papa ha inaugurato quest’anno del Giubileo, e ora spetta a noi proseguirne il cammino. Regna un grande senso di comunione, ed è proprio questo il valore di questo pellegrinaggio. Quando parliamo di speranza, ci riferiamo ai fedeli che sono persone di speranza. La nascita di Gesù la vediamo attraverso la lente della sua vittoria, attraverso la prospettiva della Pasqua. La speranza è ovunque intorno a lui, e alla fine lui ha trionfato”, ha dichiarato Petar Milošević, presidente dell’Associazione degli Scout cattolici dell’Arcidiocesi di Fiume.

Petar Milošević.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Una luce sempre accesa
“Lo Spirito Santo, con la sua presenza costante nella Chiesa, diffonde la luce della speranza nei cuori dei fedeli e la mantiene viva come una torcia che non si spegne mai, sostenendo le nostre vite. Fratelli e sorelle, partiamo nel nome di Cristo”, con queste parole l’arcivescovo Mate Uzinić ha guidato i fedeli in pellegrinaggio dal Santuario della Madonna di Tersatto fino alla Cattedrale di San Vito, nel centro di Fiume.
In testa alla processione c’era l’incensiere, seguito da una croce ornata, da accoliti con candele accese e dal diacono con il libro dei Vangeli. Successivamente, l’arcivescovo, i sacerdoti, gli altri ministri e, infine, i fedeli hanno formato una colonna di diverse centinaia di persone che hanno così partecipato all’apertura del Giubileo 2025, celebrato sotto il motto “Pellegrini della speranza”.

L’icona della Madonna di Tersatto.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La storia della salvezza
Il 2025 sarà un Anno Santo proclamato da Papa Francesco in occasione del 2025esimo anniversario della nascita di Cristo. Anche Fiume ha dato il proprio contributo avviando le celebrazioni con una processione concepita come un percorso spirituale che collega Maria a Gesù: un viaggio dal Santuario di Tersatto alla cattedrale di San Vito. La lunga processione, che ha attraversato la scalinata di Tersatto, è stata arricchita dalla presenza dell’icona della Madonna di Tersatto, inizialmente portata dalle suore della comunità Omnia Deo.
“Il nostro cammino, da Tersatto alla cattedrale, rappresenta non solo il percorso di Maria verso Gesù, ma riassume anche la nostra storia come comunità di fede. Questo pellegrinaggio raccoglie i ricordi, le sfide e le testimonianze della nostra tradizione, che oggi celebriamo con gratitudine”, ha affermato l’arcivescovo Uzinić nell’introduzione alla sua omelia. Durante la cerimonia nel Santuario, l’arcivescovo ha descritto il pellegrinaggio come “un cammino che sintetizza la storia della salvezza”.
I fedeli poi, raccolti in un silenzio carico di significato, camminavano stretti in una grande unità, ciascuno con una candela accesa tra le mani. Mentre il giorno cedeva il passo al tramonto, i loro lumi continuavano a rischiarare le vie attraversate diffondendo la luce profonda e incrollabile della loro irriducibile fede.

L’arcivescovo Mate Uzinić.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Necessario un cambiamento
All’arrivo nella cattedrale di San Vito, gremita di gente, l’arcivescovo ha ufficialmente dato inizio all’Anno Santo per l’Arcidiocesi di Fiume. Nella sua riflessione sul brano evangelico del giorno, l’arcivescovo ha invitato i fedeli a trovare il proprio cammino, ispirandosi a Gesù che, rimanendo nella casa del Padre, cercava la sua strada. Ha sottolineato come la Chiesa di Fiume debba intraprendere un percorso di rinnovamento, trovando nuove vie per affrontare le sfide della fede nel contesto storico attuale. Ha ribadito la necessità di un cambiamento, evidenziando che non è possibile restare ancorati alle pratiche del passato. Occorre individuare percorsi innovativi che rendano la Chiesa una realtà dinamica e una testimonianza autentica di Cristo nelle comunità. Nella giornata domenicale tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi fiumana hanno donato luce alle candele giubilari, ricevute il giorno prima, sabato, durante la celebrazione inaugurale.

I numerosi fedeli si avviano verso la scalinata.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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