Tutti a bordo. O quasi…

Per salire sul trenino in Corso ora ci vuole il green pass

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Tutti a bordo. O quasi…

Il trenino di Babbo Natale è finalmente ritornato in Corso per la gioia dei più piccoli. Fin qua nessuna novità, visto che a parte lo scorso anno, causa pandemia, il veicolo circolava tranquillo con a bordo tanti piccoli viaggiatori durante il mese di dicembre e inizio gennaio. Senonché quest’anno, per salirci, ci vuole il green pass. Ebbene sì. Con il Covid non si scherza. Parola di Vladimir Jurić, organizzatore tecnico di quest’evento nell’ambito del programma “Avvento a Fiume”. “Per poter fare in modo che il trenino circoli quest’anno, abbiamo dovuto chiedere il permesso all’Istituto regionale di salute pubblica – ha spiegato –. Ci è stato detto che sarà possibile salire a bordo soltanto se gli accompagnatori, con più di 18 anni d’età, saranno muniti di Covid pass. Ci troviamo in un periodo in cui la salute diventa la cosa più preziosa che abbiamo. A bordo ci sono bambini, non oggetti qualsiasi. Il trenino non è completamente aperto visto che i vagoni su un lato sono chiusi. Se consideriamo il fatto che in alcuni momenti ci sono tanti adulti a bordo, con altrettanti bambini, sorge spontaneo pensare a come proteggere al meglio i più piccoli. Ci sono state delle proteste da parte dei genitori che non erano al corrente di questa delibera, tra l’altro visibile sul sito dell’Ente per il turismo, però dobbiamo essere responsabili. Mi dispiace per quei bambini che non potranno salire a bordo, ma le regole sono chiare”.

Controllo dei pass

Covid pass in bella vista e «macchinista» contestato

La giornata di ieri, soleggiata e con temperature piacevoli, ha attirato in Corso tantissimi bambini accompagnati da genitori e nonni. Un bel giro con il trenino era quindi d’obbligo. In piazza Jelačić erano tutti pronti per salire. Gli adulti con il green pass in bella vista. Una volta seduti, il ‘macchinista’, che ha voluto mantenere l’anonimato, si è messo a controllare i pass. “Faccio soltanto il mio lavoro – ha spiegato –, però da due giorni vengo accusato dalle persone di discriminazione. Non è una mia decisione, seguo soltanto le direttive. Non sarà un Avvento facile, anche perché è difficile spiegare ai bambini per quale motivo non possano salire a bordo”. Viktor sorrideva felice mentre con la mamma Nina prendeva il proprio posto sul convoglio. “Io e mio marito abbiamo il green pass in quanto siamo guariti dal Covid circa un mese fa. Non vorrei commentare più di tanto questa decisione. Dirò soltanto che mi sembra assurda, visto che siamo all’aperto. La delibera lo dice chiaramente che i pass non servono se non nei posti chiusi”, ha commentato Nina. Di tutt’altro parere Ankica, operatore sanitario in pensione. “Faccio fare un giro a mio nipote Ivan. Questa decisione la approvo pienamente. Sappiamo qual è la situazione attuale con il Covid e dobbiamo proteggere i più piccoli”. Dello stesso parere Josipa, in compagnia del nipote David. “Reputo sia una cosa del tutto normale, visto l’andamento delle cose. Penso sia giusto così. Di quanto abbia effetto questa decisione, si potrebbe discutere all’infinito. Per adesso mi attengo alle regole”, ha concluso Josipa, mentre il trenino partiva per la gioia dei pochi “prescelti”.

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