Turismo nautico leva dello sviluppo economico e del territorio

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Turismo nautico leva dello sviluppo economico e del territorio

Il turismo nautico è un importante volano economico a livello europeo su cui l’UE sta investendo molto soprattutto in termini di accessibilità e sostenibilità. Il settore è in continua crescita e secondo le più recenti stime, a livello globale il suo fatturato nel 2019 supererà i 25 miliardi di dollari. In Croazia il turismo nautico rappresenta un ramo in grande espansione che è cresciuto notevolmente negli ultimi dieci anni. Tra le regioni che hanno fatto segnare un incremento maggiore sotto il profilo delle presenze c’è ovviamente quella litoraneo-montana. E proprio questo è stato il tema centrale della conferenza tenutasi ieri pomeriggio al Palazzo del governo e organizzata dal quotidiano Novi list nell’ambito della Fiumanka, dove si sono riuniti numerosi rappresentanti di istituzioni ed enti locali, imprenditori e operatori turistici, per parlare di sfide, opportunità, prospettive ma anche problemi di un comparto in rapida ascesa.

Un potenziale inespresso

“L’industria del mare è traino dell’indotto turistico – ha subito evidenziato la direttrice dell’Ente turistico quarnerino Irena Peršić Živadinov –. Lo sviluppo della nautica da diporto ha contribuito notevolmente alla crescita del turismo in Croazia con importanti ricadute sull’indotto ma anche delle attività connesse come ristorazione, commercio, cantieristica, noleggio e manutenzione di imbarcazioni, creando quindi occupazione e valore economico. Inoltre, il nostro Paese ha una vocazione naturale per la nautica, in parte ancora inespressa. Per le sue peculiarità e potenzialità ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista nel settore sullo scenario internazionale”.

La Croazia leader del Mediterraneo

La sfida sicuramente più affascinante è quella di collocare la Croazia nautica al centro del Mediterraneo. “E non solo – ha puntualizzato il direttore dell’Ente turistico nazionale Kristjan Staničić –. I nostri porti devono diventare l’ingresso nell’entroterra ancora troppo poco sfruttato turisticamente. 
La Croazia può diventare una delle aree più ricettive da questo punto di vista. È però fondamentale partire dalle infrastrutture. Negli ultimi anni sono stati realizzati diversi marina lungo tutta la fascia costiera e ci sono ancora molte aree dismesse in cui si potrebbero recuperare migliaia di posti barca”.
Oggi più che mai il turismo va a braccetto con la sostenibilità ambientale e anche in Croazia si è molto sensibili su quest’aspetto.

Turismo d’élite

“L’incremento dei livelli qualitativi nell’offerta diportistica – ha sottolineato l’imprenditore Andrija Čolak – deve costituire uno strumento per assicurare la sostenibilità dei territori marini, aumentando il livello di attenzione al contenimento dell’impatto ambientale connesso alla navigazione da diporto e alle esigenze di tutela dell’ecosistema marino, per garantire un equilibrio tra navigazione e ambiente, nonché la compatibilità delle strutture portuali rispetto al contesto marino che le circonda. L’obiettivo è infatti il raggiungimento di elevati standard qualitativi nell’ottica di un turismo nautico sostenibile ed ecocompatibile”.
I principali driver per la crescita del mercato nautico sono in primis il rinnovamento della flotta, le nuove tecnologie e un turismo d’élite sempre più globalizzato, come ha infine spiegato Irena Peršić Živadinov.
“Il Quarnero ne è un esempio lampante visto che non ha mai voluto puntare sul turismo di massa, ma piuttosto su quello sostenibile. Rispetto alla Dalmazia, noi ci stiamo concentrando sulla qualità invece che sulla quantità. Una clientela abbiente pretende servizi e contenuti di alta qualità ed è disposta a pagare qualsiasi prezzo pur di averla e ciò naturalmente comporta importanti ricadute sull’indotto”, ha concluso la direttrice dell’Ente turistico quarnerino.

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