Turismo Le isole non temono il Covid-19

Più che soddisfatti i direttori degli Enti turistici delle quattro isole quarnerine dopo una stagione decisamente atipica, che inizialmente a causa dell’emergenza non prometteva bene

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Turismo Le isole non temono il Covid-19

Quella del 2020 è stata senza ombra di dubbio una stagione turistica al di sopra di ogni aspettativa. Anche se dopo il periodo di lockdown le proiezioni per l’estate non lasciavano presagire nulla di buono e si presentavano tutt’altro che rosee, con il Ministero del turismo che prevedeva arrivi e pernottamenti non superiori al 30 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i risultati a quasi metà settembre hanno invece sorpreso un po’ tutti e sono completamente diversi da quel che ci si aspettava. Una conferma in questo senso ci giunge anche dai dati statistici pubblicati dagli Enti per il turismo delle isole quarnerine – rispettivamente Veglia, Cherso, Lussino e Arbe –, dove non ci sono stati casi di contagio da Covid-19, motivo per cui i turisti che vi hanno soggiornato tra giugno e agosto si sono sentiti decisamente più tranquilli.

Veglia è rinata dopo l’abolizione del pedaggio per il ponte

Più che soddisfatta si è detta la direttrice dell’Ufficio turistico di Veglia, Majda Šale. “Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati che hanno superato il 30-35 p.c. previsto a inizio stagione. Non c’aspettavamo granché, anche perché fino a giugno i confini sono rimasti chiusi. Poi è successo il miracolo. Fino a giugno avevamo realizzato 300mila pernottamenti, mentre a luglio abbiamo superato il milione e a fine agosto eravamo a quota 2.384.873 pernottamenti dall’inizio dell’anno. In questo modo siamo arrivati al 60 p.c. rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Agosto ha sfiorato invece l’80 p.c. di presenze, per poi precipitare dopo Ferragosto quando è ripartito l’allarme coronavirus. Con la ‘chiusura’ di alcuni mercati verso la Croazia, si è verificato un rapido calo di turisti, in particolar modo italiani e austriaci. Continuiamo però ad avere tanti ospiti. Non possiamo lamentarci. Abbiamo lavorato tanto e questo è ciò che conta di più. Ci sono stati dei cambiamenti in riguardo ai vari mercati di provenienza degli ospiti. C’è stato un grande aumento di quelli provenienti dalla Repubblica Ceca, dalla Slovacchia e dalla Polonia. Al primo posto ci sono stati i tedeschi, seguiti dagli sloveni. Sensibile calo, invece, per quanto riguarda i turisti italiani. Siamo molto sorpresi del fatto che ci sia stato un aumento (del 5 p.c. rispetto al 2019) di ospiti nostrani. Anche per settembre abbiamo varie prenotazioni e probabilmente arriveremo al 30 p.c. rispetto a un anno fa”, ci ha spiegato Majda Šale. Oltre il 60 p.c. degli ospiti ha deciso di soggiornare presso affittacamere privati per motivi di distanziamento sociale e per evitare assembramenti. Ottimi i numeri realizzati dai campeggi a 5 stelle, che offrono comfort e consentono il distanziamento. Meno successo invece per gli alberghi, alcuni dei quali sono stati costretti a chiudere.

Una delle spiagge di Verbenico sull’isola di Veglia

Cherso «approda» in Francia
Eccellenti risultati anche per quanto riguarda l’isola di Cherso, che ha sfiorato il 60 p.c. dei numeri raggiunti nel 2019. “Se non ci fosse stato il picco di contagi, e di conseguenza l’applicazione delle nuove misure a Ferragosto, i risultati sarebbero stati migliori. Fino al 15 agosto avevamo circa il 70 p.c. dei pernottamenti rispetto allo scorso anno. Solo a luglio abbiamo registrato quasi il 73 p.c.. È lievitato anche la lunghezza dei soggiorno, salita in media da 7 a 9 giorno, che rappresenta il massimo per quanto riguarda il Quarnero. Visto che avevamo previsto meno arrivi e pernottamenti di quelli poi realizzati, questi numeri ci rallegrano tanto. Forse sarebbe stato il caso di dividere la Croazia in zone, perché l’Istria e la Regione litoraneo-montana non avevano tanti contagi e di conseguenza ci sarebbero stati più arrivi. I turisti giunti nelle nostre aree, dopo aver assistito all’andamento delle cose, hanno deciso di prolungare il proprio soggiorno anche di 10 giorni, sentendosi più sicuri qui. Specialmente quelli che provenivano da nazioni maggiormente colpite dalla pandemia. Hanno capito che il nostro Paese aveva adottato le necessarie misure epidemiologiche, per cui non avevano timore di proseguire con le vacanze. Questo significa che dobbiamo evitare il turismo di massa e puntare sugli ospiti più facoltosi, che desiderano uno standard maggiore e sono pronti a pagarlo. Abbiamo avuto una settantina di affittacamere privati che hanno lavorato meglio dell’anno scorso. Medesimo scenario per i ristoranti più rinomati. Gli ospiti sono pronti a pagare per un po’ di pace e tranquillità”, ci ha detto la direttrice dell’Ente per turismo di Cherso, Sanja Živanović.

Troupe giornalistica
L’isola di Cherso è stata inoltre visitata da un’équipe televisiva francese la quale ha effettuato delle riprese per il documentario “Échappées belles”, che andrà in onda a maggio del 2021 e sarà condotto da Tiga Ducasse, una delle conduttrici più famose in Francia. “Il tema riguardava la vita di una volta a Cherso, le spiagge, la gastronomia e i ristoranti che offrono pasti autoctoni. La troupe è rimasta affascinata dall’isola e in particolar modo dalla gastronomia locale, da essa paragonata ai migliori ristoranti francesi. Penso che questa sia per noi un’ottima pubblicità. Inoltre, alcuni del reporter tv hanno espresso il desiderio di acquistare in un futuro anche una casa sull’isola. Tra qualche giorno arriverà un’altra équipe di giornalisti, sempre francese, che pubblicherà sul mensile “Geo” 10 pagine dedicate all’offerta outdoor di Cherso e dintorni. Per l’anno prossimo ci aspettiamo dunque tantissimi ospiti francesi”, ha concluso Živanović.
Anche l’Ente per il turismo di Arbe esulta per i risultati raggiunto nell’industria del turismo. In data 8 settembre c’erano ancora ben 3.400 ospiti soltanto ad Arbe città. “Dai primi di gennaio abbiamo avuto in totale 843mila pernottamenti, che corrisponde al 48 p.c. di quelli realizzati nel 2019, mentre nei primi 8 giorni di settembre 32mila. Siamo soddisfatti, anche se gli alberghi e i campeggi registrano perdite non indifferenti. Gli affittacamere privati hanno realizzato il maggior numero di pernottamenti. Per potenziare il periodo di bassa stagione, in collaborazione con l’Istituto regionale di salute pubblica abbiamo organizzato un’iniziativa che offre l’opportunità agli ospiti che si fermano almeno 7 giorni sull’isola di sottoporsi a tampone per soli 46 euro, mentre il resto del prezzo viene coperto dalla Città e dalla Pro loco locale. Penso sia un’iniziativa molto valida, anche perché si prevede un calo per il mese di settembre, che di solito veniva prenotato per lo più dagli austriaci. Anche la catena alberghiera Valamar ha deciso di sovvenzionare i test per i propri turisti e notiamo che gli ospiti hanno accolto l’iniziativa a braccia aperte”, ci ha detto la direttrice della Pro loco locale, Ivana Matušan.

«Ferry free» per chi opta per Lussino
Per sollecitare gli arrivi, l’Ente per il turismo di Lussino ha deciso di offrire agli ospiti che a settembre soggiornano almeno una settimana sull’isola, il trasporto gratuito con il traghetto. “Abbiamo voluto prolungare questa stagione atipica lanciando l’iniziativa ‘Ferry free’ – ha fatto sapere il direttore dell’enteo, Dalibor Cvitković –. Per quanto concerne i risultati, vista la situazione non possiamo lamentarci. Nei primi otto mesi abbiamo registrato 131.463 arrivi, che equivale al 50 p.c. in rapporto al 2019, e 1.153.675 pernottamenti, ovvero il 58 p.c.. Rimane però l’amaro in bocca ripensando a Ferragosto, quando c’è stato il ‘fuggi fuggi’ per motivi di emergenza che ci ha portati ad avere poche aspettative per settembre. Un vero peccato visto che siamo una zona ‘Covid free’ e che tutti gli ospiti si sono comportati in modo eccellente, rispettando le misure epidemiologiche. Lo stesso vale per chi ha offerto vitto e alloggio. Ciò dimostra che l’Istria e il Quarnero hanno saputo tenere sotto controllo il problema e che i turisti hanno saputo riconoscere gli sforzi profusi. Abbiamo dato anche la possibilità di effettuare i tamponi sull’isola per evitare problemi a chi rientra nel proprio Paese. In questo momento contiamo sui 4.800 turisti presenti sull’isola. Ci sono tanti sloveni che hanno deciso di rimanere. E poi, è aumentata anche la durata dei soggiorni singoli, in media da 7,4 a 8,8 giorni, il che non può che gratificarci”.

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