Trasporto pubblico a Fiume: serve responabilità

I controlli sull’utilizzo obbligatorio delle mascherine nei bus vengono effettuati dai membri della Protezione civile cittadina e dai vigili urbani

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Trasporto pubblico a Fiume: serve responabilità

Responsabilità è la parola d’ordine da quando il mondo è stato colpito dalla pandemia del Covid. E che non accenna ad allentare la sua morsa. Una delle regole fondamentali per impedirne, o quanto meno diminuirne la diffusione, è l’uso della mascherina nei luoghi chiusi e a bordo dei mezzi del trasporto pubblico. La crisi tuttora presente nell’Autotrolej non consente di aumentare il numero degli autobus in circolazione e quindi, molto spesso, questi sono piuttosto affollati ed ecco che rispettare il distanziamento sociale diventa impossibile. È vietato salire sull’autobus senza mascherina e la maggior parte dei passeggeri si attiene a questa regola ma, come capita spesso, ci sono le eccezioni.
Marko Boras Mandić, a capo della Protezione civile regionale, spiega che l’Autotrolej è in dovere di assicurare i controlli negli autobus, anche impiegando i vigilantes. Se ciò non fosse possibile sono tenuti a informare la Protezione civile, che a sua volta informa l’ispettorato e la Polizia in caso di necessità. “Le regole sono identiche a quelle che vengono applicate per coloro che non pagano il biglietto, quindi non dovrebbe essere un problema”, sostiene Marko Boras Mandić.

Kristina Prijić, portavoce della società, spiega invece che l’azienda non è in grado di assicurare controlli più frequenti a bordo. Con l’inizio dell’anno scolastico sono state introdotte corse aggiuntive sulla linea 32 per Abbazia per consentire agli alunni un trasporto più sicuro. Nelle ore di punta gli autobus partono ogni 5 o 10 minuti.

I controlli a bordo vengono effettuati dai membri della Protezione civile cittadina e dai vigili urbani, come spiega il suo responsabile Hinko Mance. “Quotidianamente sono impegnate una ventina di persone. I controlli non riguardano soltanto gli autobus, bensì anche i negozi, i bar e i ristoranti, come pure le manifestazioni che vengono organizzate. È impossibile però impiegare una persona per ogni autobus. Nel caso in cui a bordo ci fosse un passeggero senza mascherina, le regole prevedono che il mezzo non possa proseguire finché questa persona non scende. Spesso mettere in atto le misure previste è difficile e ci sono state situazioni anche imbarazzanti. Per il momento non sono previste sanzioni pecuniarie per le persone fisiche, ma soltanto per quelle giuridiche, ma possono però venire introdotte dalla Protezione civile nazionale”, ha spiegato Mance, aggiungendo che i controllori negli autobus obbligano i passeggeri sprovvisti di mascherina a scendere, “ma è la responsabilità individuale quella che conta”.

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