Terminal Brajdica. La «casa» dei colossi

Lo scalo container «visitato» dalla Maersk Candor, una delle nuovissime navi della compagnia danese, lunga 366 metri e con una capacità di carico di 15.413 TEU

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Terminal Brajdica. La «casa» dei colossi
La Maersk Candor ieri mattina in Brajdica. Foto: IVO VIDOTTO

Chi segue o ha la possibilità di seguire dal balcone di casa le navi che attraccano al terminal container in Brajdica, avrà certamente notato che ne arrivano anche di gigantesche, con 300 e passa metri di lunghezza. L’inconfondibile colore azzurro delle navi della compagnia danese Maersk Line ci associa subito ai “giganti” della serie “H” (Hamburg, Hong Kong, Havana, Halifax, Hidalgo, Huacho, Hanoi, Houston, Herrera, Hangzhou, Horsburgh) che toccano settimanalmente il porto di Fiume. Si tratta di unità di 353 metri di lunghezza e 54 di larghezza, con una capacità di carico di 15.226 TEU (unità equivalente a venti piedi, acronimo di twenty-foot equivalent unit, che è la misura standard di volume nel trasporto dei container ISO e che corrisponde a 6,096 metri). Insomma, se diciamo che la Torre Eiffel è alta 312,28 metri… Tutte queste navi operano nell’ambito dell’alleanza chiamata “2M”, che vede operare congiuntamente Maersk Line e MSC (le due compagnie, però, hanno annunciato nei giorni scorsi lo scioglimento dell’alleanza a partire dal 1º gennaio 2025) per un servizio che collega l’Estremo Oriente all’Alto Adriatico. Si tratta ad ogni modo dei primi due vettori mondiali del settore di linea (la MSC – Mediterranean Shipping Company – con il 17.4 p.c. e la Maersk con il 16.6 p.c. del traffico globale di merci containerizzate).

Un serpentone…
La compagnia danese detiene tutti i record di Brajdica, raggiunti prima con la Gerda Maersk (366,90 metri di lunghezza e 42,80 di larghezza con una capacità di imbarco di 10.150 TEU), poi con la Gjertrud Maersk (lunga 367,30 metri e larga 42,80 e con una capacità di imbarco pari a 10.150 TEU). Lunedì pomeriggio, dopo aver trascorso un giorno in rada, un altro colosso ha attraccato in Brajdica. Si tratta della Maersk Candor, che per la sua capacità di carico (15.413 TEU) le batte tutte, mentre per quanto riguarda la lunghezza le manca circa un metro… A pieno carico, per dare un’idea, i container messi in fila uno dietro l’altro formerebbero un serpentone di 94 chilometri, che potrebbe collegare Brajdica a Rovigno… La Candor, costruita nel 2022 nei cantieri sudcoreani della Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (consegnata in novembre) e battente bandiera britannica, è lunga 366 e larga 51 metri, per una stazza lorda di 149.944 tonnellate e 157.000 tonnellate di portata. Il pescaggio massimo è di 17,3 metri e può sviluppare una velocità di 23,1 nodi (42.78 km/h).
Navi di queste dimensioni possono venire ormeggiate al terminal grazie alla boa d’ormeggio che consente l’attracco di navi fino a 370 metri di lunghezza, e le dimensioni di questi colossi danesi sono in pratica le massime per il terminal gestito dall’ICTSI, la società di gestione portuale globale filippina alla quale fa capo anche l’Adriatic Gate Container Terminal (AGCT) di Fiume. La boa d’ormeggio viene utilizzata per assicurare la cima di prua, venendo le navi ormeggiate “all’inglese”, ossia parallelamente alla banchina, con sei cavi.

Fasi d’ampliamento
La cima di prua è quella che impedisce i movimenti verso poppa. Tutti gli altri cavi – il traversino di prua, che mantiene l’unità accostata alla banchina, lo spring di prua, che impedisce i movimenti verso prua, lo spring di poppa, che impedisce i movimenti verso poppa, il traversino di poppa, che come quello di prua mantiene la nave accostata alla banchina e, infine, la cima di poppa, che impedisce i movimenti verso prua – sono fissati alle bitte che si trovano sulla banchina.
Tutte queste unità sono delle post-Panamax di classe G, il che significa che le loro dimensioni sono tali da non consentire il passaggio nelle chiuse del canale di Panama (le dimensioni massime delle navi Panamax sono di 294 m di lunghezza, 32,3 m di larghezza e 12,04 m di pescaggio). Appartengono, però, al segmento Suezmax, che comprende quelle navi le cui dimensioni permettono il loro passaggio nel canale di Suez. Il canale, che nel 2019 ha festeggiato 150 anni di vita, è stato oggetto di diverse fasi di ampliamento. Ad oggi, mentre non vi sono limitazioni di lunghezza in quanto il canale non ha chiuse, vi sono limiti di pescaggio, 20,1 metri, di larghezza, 77,5 metri e di altezza massima, 68 metri, in modo da rendere agevole il passaggio al di sotto del ponte sul Canale di Suez.

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