Terapie creative che curano la mente

Si tratta di servizi extraistituzionali che vengono realizzati grazie agli svariati programmi della Casa per gli adulti di Torretta. Conferenza nell'ambito della Settimana del cervello

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Terapie creative che curano la mente
Grande interesse per i temi presentati. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Nell’ambito della Settimana del cervello, nell’Aula consiliare si è svolta la presentazione delle tecniche creative nell’attività con le persone affette da disturbi mentali. Si tratta di servizi extraistituzionali a disposizione della comunità, che vengono realizzati grazie ai programmi della Casa per gli adulti di Torretta, guidata da Martina Baiocco.

Come ha precisato Dalida Kos, del Ministero per la Demografia, la Famiglia, i Giovani e la Politica sociale, la Casa per gli adulti di Torretta è un esempio brillante di buona pratica. “È la dimostrazione che con la tenacia e con un grande impegno si possono sviluppare e mettere in atto nuovi servizi a favore della comunità. Questi lodevoli progetti hanno portato a risultati molto importanti, quali una reale riduzione dell’emarginazione sociale”, ha detto Kos.
Martina Baiocco ha spiegato che la presentazione è stata organizzata nell’ambito della Settimana del cervello e nella ricorrenza della Giornata mondiale del servizio sociale, dalla Casa per gli adulti di Torretta, in collaborazione con la Città e con il gruppo tematico per la cura della salute mentale, che opera in seno al progetto Fiume – Città sana. Raramente l’Aula consiliare è gremita fino all’ultimo posto, ma questa volta lo è stata. Tra il pubblico i terapeuti che si occupano degli assistiti della Casa, come pure di coloro che vivono nelle comunità abitative, dunque del servizio extraistituzionale. Presenti gli studenti della Facoltà di Medicina, come pure gli assistiti, che hanno raccontato il loro percorso di vita in un filmato intitolato La voce, ma anche intervenendo durante la presentazione.
Tra questi Mile Živković, dal 2017 assistito della Casa di Torretta, che vive nella comunità abitativa. “A 9 anni sono stato ricoverato in psichiatria per la prima volta a causa dei miei problemi e mi sono spaventato tantissimo, soprattutto delle grate alle finestre e del trattamento disumano verso i pazienti. Da allora la paura e il senso di agitazione non mi hanno abbandonato. Grazie alle terapie creative sono rinato. Sono incluso in tutti i programmi del Mentalfest, faccio volontariato nell’hospice e ho trovato un impiego come aiuto cuoco nel Centro clinico-ospedaliero. Precedentemente ho terminato un corso per questo mestiere. Le terapie mi hanno aiutato molto, sono più aperto verso gli altri e sono soddisfatto perché i miei desideri si stanno realizzando. Il più grande è di diventare completamente autonomo e di non avere bisogno delle istituzioni”, ha raccontato Živković.
Pet therapy
Martina Baiocco ha spiegato che la trasformazione della Casa per gli adulti è iniziata nel 2017 e da allora sono stati realizzati tre progetti Erasmus. “Il soggiorno diurno è stato istituito 10 anni fa e questa forma di assistenza sta aiutando molto i malati, ma anche le loro famiglie. La sede, in Potok, è stata danneggiata dalla pioggia torrenziale di qualche mese fa. Riaprirà nei prossimi giorni completamente ristrutturata. Nel 2015 sono entrate in funzione le prime comunità abitative, ovvero la convivenza organizzata, un progetto che si è rivelato vincente. Il sostegno psicosociale dei nostri terapeuti è sempre presente, ma ben accetto dagli assistiti e dalle famiglie. Grazie a tutti questi programmi, il numero dei ricoveri è diminuito”, ha spiegato Baiocco, aggiungendo che la pet therapy si è rivelata particolarmente utile per le persone affette da disagi mentali. L’istituto di Torretta dispone delle terapeute Andrea Novak e Sanja Korkut, ma soprattutto di Nera, una dolcissima cagnolina.
I programmi che si svolgono a Torretta puntano sull’arte e sulla creatività e molto spesso vengono proposti dagli assistiti stessi. Ci sono svariati laboratori artistici e musicali, i gruppi di lettura, è stato pubblicato un libro di cucina, si possono scegliere vari programmi di volontariato, oppure quelli terapeutici con gli animali, ma anche laboratori di sostegno alle famiglie e agli amici degli assistiti, perché spesso ne hanno bisogno. “Uno dei nostri obiettivi è dimostrare che le patologie mentali sono uguali alle altre malattie e che non bisogna stigmatizzarle. È importante fornire l’aiuto adeguato a chi ne ha bisogno. Contemporaneamente vogliamo dimostrare che anche i nostri assistiti possono essere membri validi e attivi della nostra società”, ha concluso la relatrice.
Musica, aromi e colori
Nell’ambito della Settimana del cervello ieri mattina nella Casa dell’anziano di Costabella si è svolto un laboratorio di musicoterapia, mentre nel pomeriggio nella Casa dell’infanzia un laboratorio intitolato “Gli aromi e i colori che ci circondano”.

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