Teleriscaldamento. Fra 2 anni i benefici in bolletta

L’azienda «Energo» ha presentato il progetto d’ammodernamento della rete e delle centrali di cogenerazione. A giugno il via ai lavori che costeranno 112 milioni di kune, 84 dai Fondi europei

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Teleriscaldamento. Fra 2 anni i benefici in bolletta

“Fiume è oggi un grande cantiere a cielo aperto. Per un po’ di tempo ci saranno disagi per i cittadini, ma poi arriveranno anche i benefici”. Con questo spirito, il sindaco Marko Filipović è intervenuto ieri alla presentazione del progetto di sviluppo del sistema di teleriscaldamento a Fiume, la cui realizzazione inizierà tra qualche mese, d’estate, nella parte occidentale della città. Verranno stanziati 112 milioni di kune di cui quasi 84 milioni vengono erogati nell’ambito del Programma operativo di concorrenzialità e coesione dell’Unione europea. L’azienda “Energo” ha ottenuto il consenso del Consiglio cittadino per coprire la somma rimanente attraverso l’accensione di un credito e le garanzie della Città.

Efficienza energetica e servizio sicuro

L’obiettivo è di aumentare l’efficienza energetica e assicurare un servizio sicuro, attraverso la sostituzione di 7,9 chilometri di condotte primarie e 2,5 di tubazioni secondarie per gli allacciamenti. Allo stesso tempo, vi saranno degli interventi sulle sette centrali di cogenerazione che provvedono alla produzione di energia, in questo caso di acqua calda. La produzione in una centrale per un grande numero di utenti, tra l’altro, ha un minore impatto ambientale e come tale viene sostenuto dai programmi dell’Ue.

Gli aspetti tecnici sono stati illustrati da Vatroslav Jukić della “Energo”, responsabile del progetto: “Verrà rifatto il 90 per cento delle tubazioni primarie in città e con i lavori alle centrali copriremo circa 6.000 delle complessive 9.000 utenze. Introduciamo la cogenerazione di alta efficienza, escludendo definitivamente il gasolio, utilizzando soltanto il gas naturale e integrando il sistema con i pannelli solari sistemati in tre aree per produrre acqua calda con relativi serbatoi. L’intero sistema integrato verrà quindi automatizzato in modo tale – ha spiegato – da consentire l’erogazione costante 0-24. Per arrivarci utilizziamo le tecnologie più avanzate. Finora abbiamo concluso la fase di progettazione e ora passiamo alle forniture e all’assegnazione degli appalti. Secondo le nostre previsioni, a giugno daremo il via ai lavori. Inizieremo con le centrali di cogenerazione Malonji e Zamet, che saranno pronte prima della stagione del riscaldamento. Il sistema legato alla centrale di Vežica rientra nel programma dell’anno prossimo. Per le condutture si procederà contemporaneamente nei rioni occidentali e in quelli orientali. Per ogni segmento, i tempi di realizzazione saranno compresi tra i 45 e i 120 giorni”.

Vatroslav Jukić e Sanjin Kirigin.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Disagi inevitabili

Oltre a dovere fare i conti con le limitazioni e deviazioni nel traffico stradale, ci saranno anche delle interruzioni nell’erogazione. “Saranno interruzioni brevi – ha assicurato Jukić –, ma in caso di necessità saremo pronti a intervenire con delle caldaie mobili. Cercheremo d’informare in tempo i cittadini che fin d’ora possono trovare delle indicazioni sul sito dedicato. Verranno organizzati degli incontri con i condomini in collaborazione con gli amministratori. Dopo i disagi arriveranno i benefici. Il primo è che ci avvicineremo agli standard europei con l’introduzione del servizio 0-24 con il 90-95 per cento della rete rinnovata. Produrremo energia termica e quella elettrica con una riduzione drastica delle emissioni di anidride carbonica eliminando biossido di zolfo e biossido di azoto. Uno degli aspetti che vorrei sottolineare è costituito dalla possibilità di sviluppare ulteriormente il sistema implementando tutte le innovazioni tecnologiche, dalle pompe di calore all’utilizzo del calore di scarto delle industrie, dal biometano all’energia solare, grazie ai nuovi serbatoi. Adattando le nostre centrali di cogenerazione, creeremo i presupposti per accedere a nuovi finanziamenti europei dai Fondi che incentivano la transizione verso le fonti rinnovabili. Alla fine, i benefici dovremo averli in bolletta. Noi possiamo incidere su quella parte della bolletta che non dipende direttamente dal prezzo dell’energia che dobbiamo acquistare. È fondamentale il modo in cui quest’energia viene utilizzata in un sistema più efficiente. Tutti gli interventi contribuiranno alla riduzione dei costi di gestione, per cui già dalla stagione 2024 possiamo aspettarci dei benefici in bolletta”.

Foto: CITTà DI FIUME

Si spegne la centrale Krnjevo

Nel nuovo sistema vengono apportate delle modifiche. La centrale di Srdoči, quella più distante, resta indipendente, mentre quelle di Malonji e Zamet rappresenteranno il cuore per i rioni occidentali. Malonji è la principale e quella di Zamet sarà di supporto in caso di guasti o esigenze particolari. Verrà spenta, invece, la centrale di Krnjevo. A Est, Vežica sarà la centrale principale, mentre quella di Vojak sarà di sostegno, se la prima si guasta o se non riesce a soddisfare la domanda.

Per la parte occidentale della città, l’impianto di Zamet sarà di supporto in caso di guasti di quello di Malonji.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Anche il tele… raffreddamento

Per qualche tempo ci dovremo accontentare di un buon servizio di riscaldamento, ma in seguito si potrà ragionare anche sulle possibilità di portare refrigerio nelle nostre case nei mesi estivi. Per raggiungere questi obiettivi occorrerà lavorare sodo, a partire dai documenti di pianificazione del territorio. In ogni caso, anche questo segmento fa parte delle strategie promosse dall’Unione europea. La “Energo” vuole farsi trovare pronta predisponendo le condizioni per poter pianificare anche questo passo. Di questo e altro potrete saperne di più sul sito www.energotoplinarstvo.com, creato per tenere informati i cittadini, soprattutto con le comunicazioni di servizio.

Fiume prima della classe

Il sindaco Marko Filipović ha ringraziato le istituzioni dello Stato che hanno consentito questo salto di qualità: “Come in altri segmenti, Fiume è nuovamente tra le prime in Croazia con questo progetto e per la sua capacità di fruire dei mezzi erogati dai fondi dell’Ue”. Al primo cittadino è stato chiesto se si sia rinunciato definitivamente all’ipotesi del termovalorizzatore per produrre energia, in alternativa al trasporto dei rifiuti per il loro trattamento all’estero. “Ci sono molte possibilità d’integrare il sistema con altre fonti, ma sul territorio cittadino non è previsto un impianto di questo tipo. Ci sarà occasione per discutere sia del trattamento dei rifiuti residui di Marišćina, che delle scorie del futuro depuratore delle acque reflue. Nei piani a lungo termine, comunque, si pensa anche al modo in cui trattare i rifiuti a casa nostra”.

L’intervento di Marko Filipović.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Alla presentazione ha preso parte anche Ivan Bota, direttore ad interim della Direzione per lo sviluppo regionale e Sanjin Kirigin, direttore della “Energo”, che ha ceduto l’onore di presentare il progetto a Vatroslav Jukić, a colui che lo ha concepito.

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