Tanti cubetti per raccontare le storie delle località dell’area

Regione della gastronomia 2026: presentato un nuovo progetto

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Tanti cubetti per raccontare le storie delle località dell’area
La conferenza stampa di presentazione del progetto. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

È intitolato “La gastronomia di Fiume e dell’Anello fiumano” il progetto volto a promuovere, per l’appunto, la cucina locale. Il tutto in vista del 2026 quando la Regione litoraneo-montana si fregerà del titolo di “Regione europea della gastronomia”. A presentare il progetto sono stati il direttore dell’ente per il turismo di Fiume, Petar Škarpa, Karin Mimica, responsabile del progetto e Aleksandar Salević, chef presso la trattoria Feral, titolare del marchio “I porti dei pescatori della gastronomia fiumana”. Presenti anche tutti i direttori degli Enti turistici coinvolti nel progetto. “Per migliorare la comunicazione con tutti i Comuni e le Città dell’Anello fiumano, abbiamo realizzato tre brochure, ovvero tre guide con le quali abbiamo presentato il patrimonio, l’offerta outdoor e la gastronomia. Nel corso di quest’anno punteremo tutto su quest’ultima per prepararci al meglio in vista del 2026. L’Ente per il turismo croato ha saputo riconoscere i nostri progetti e le nostre attività assicurando un finanziamento di 50mila euro. L’obiettivo principale è elevare la qualità della gastronomia locale che presenteremo l’anno prossimo. Il tutto assieme a Karin Mimica della ditta Abisal (Klub Gastronaut) che organizzerà una serie di eventi e laboratori”, ha detto Škarpa.

La brochure dedicata alla gastronomia è stata intitolata “Mosaico dei sapori” e presenta un viaggio che parte dai Mercati cittadini attraverso la pescheria di Fiume, per poi presentare tutte le specialità tipiche delle Città e dei Comuni coinvolti. Il libretto si conclude con la lista dei prodotti e delle specialità locali con tanto di calendario dove scoprire le varie manifestazioni enogastronomiche nel corso dell’anno. “Quando abbiamo deciso di inserire il calendario, ci siamo stupiti nel vedere quante sono le manifestazioni che hanno come denominatore comune la gastronomia locale. Questi eventi verranno poi trasformati in laboratori che saranno dedicati sia agli chef che agli ospiti interessati. Un ruolo importante lo giocheranno i ristoratori che poi presenteranno un prodotto concreto al pubblico”, ha detto Karin Mimica.
Sfogliando la brochure, si possono vedere concretamente le specialità di un dato luogo. A Kostrena troveremo così il brodetto di calamari con polenta, oppure il liquore di corniolo o la torta di Kostrena. Buccari invece è conosciuta per il “baškot” ossia il “buzolai”, molto simile al “bretzel”, il pane di origine alsaziana, ma di forma rotonda. “Kraljevica è diventata famosa per il suo Festival del tonno intitolato Tira-tira, dove oltre a poter gustare pasti saporiti a base di pesce azzurro, si può conoscere la storia della tonnara di Buccari. Se parliamo invece delle zone di Čavle e Jelenje non possiamo non nominare le specialità a base di carne, gli insaccati, i formaggi e la polenta “kompirica”, alla quale è stato dedicato anche un festival. Abbiamo poi il mulino a Martinovo selo. Viškovo si presenta con i piatti tipici al cucchiaio che sono stati presentati anche in un ricettario particolare, per non parlare del dolce tipico, il “presnac” a base di riso. Se parliamo di Castua non possiamo non nominare il vino locale, la “belica”. E poi c’è Fiume, con la sua storia travagliata e con tutti i regimi che hanno lasciato un qualcosa anche per quanto riguarda la gastronomia, come ad esempio il dolce “rigojanči”, che ha una storia bellissima. “La nostra idea è propria questa: presentare attraverso vari piatti anche la storia del luogo, stimolando non solo le papille gustative, ma anche il cervello. Sono tanti finora i ristoratori che hanno deciso di far parte del progetto all’interno del quale verrà presentato un nuovo prodotto intitolato ‘Il cubetto fiumano’. Si tratta di un prodotto che racconterà proprio la storia di Fiume attraverso la materia prima locale. Cubetti pieni di sapori che possono venire uniti in un solo piatto, ottenendo così tutta la storia di Fiume come un collage. Finora abbiamo ricevuto tantissime idee e siamo più che soddisfatti. I ‘cubetti’ avranno anche una loro storia: partiremo da quelli fatti a base di erbe spontanee per ottenere dei piatti della cucina povera, oppure quelli a base di selvaggina per riallacciarci alla cucina dei Francopani. Invito quindi tutti i ristoratori a includersi nel progetto che sta per prendere il via”, ha spiegato Mimica.
Aleksandar Salević ha dichiarato che l’idea dei cubetti è geniale perché rappresenta un prodotto nel quale sono compressi tutti i nostri ricordi legati ai piatti tipici di una volta e magari ormai dimenticati. “Si tratta inoltre di una forma facile da realizzare che può venir usata anche per i vari banchetti sottoforma di ‘finger food’. Inoltre i cubetti sono uno dei primi giocattoli che ogni bambino riceve e quindi abbiamo un altro tuffo nel passato. Per quanto riguarda il nostro ristorante, abbiamo deciso per il momento di offrire il ‘rigojanči’ che ha comunque la forma di un cubo e una specie di focaccia fatta con la pasta filo, i peperoni arrostiti, che richiamano i piatti tipici dei Balcani, il baccalà, le alici e la salsa, prodotti italiani, il formaggio delle nostre isole. Insomma, la storia della città in un solo boccone”, ha concluso Salević.
Il nuovo progetto verrà presentato questo fine settimana nell’ambito del festival internazionale enogastronomico WineRi.

…e i “buzolai”.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
I rigojanči…
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
Il ‘“cubetto” dello chef.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ
Le tre brochure.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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