Studenti italiani alla scoperta della storia di Fiume

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Studenti italiani alla scoperta della storia di Fiume

Nell’ambito di una gita di studio, parte del progetto “Giovani, memoria, luoghi”, una nutrita comitiva di studenti dell’Istituto “Dante Alighieri” di Nocera Umbra è stata accolta ieri nella Scuola media superiore italiana. Il progetto “Giovani, memoria, luoghi” è portato avanti dall’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, mentre i giovani sono giunti a Fiume su indicazione di Marino Micich, segretario della Società di Studi Fiumani. L’uscita, della durata di quattro giorni, prevede la visita a Trieste, Fiume e all’Isola Calva. La visita alla SMSI è stata una delle tappe principali del viaggio. La comitiva è stata accolta dal preside, Michele Scalembra, il quale ha raccontato ai ragazzi e ai loro accompagnatori i fatti salienti della storia di Fiume, soffermandosi in modo particolare sulla storia dell’ex Liceo, che quest’anno festeggia i 130 anni di insegnamento ininterrotto in lingua italiana.

I 30 allievi dell’Istituto e i loro professori erano accompagnati per l’occasione da due esponenti dell’Istituto, Tommaso Rossi e Renato Nardelli, i quali hanno raccontato ai ragazzi della IIIm della SMSI il lavoro dell’Istituto nella conservazione del patrimonio storico.

La Resistenza

“Il nostro Istituto fa capo, insieme a tanti altri sparsi in tutto il centro e nord Italia, all’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione – ha spiegato Tommaso Rossi -. Ci occupiamo prevalentemente della resistenza al nazifascismo sviluppatasi nel nord Italia fra il 1943 e il 1945 e in questo contesto siamo interessati anche a quanto è successo a Fiume. Ed eccoci qui, pronti ad ascoltare la vostra storia”, ha concluso.
La visita della delegazione è proseguita nel pomeriggio con un ampio giro della città, la visita ai monumenti e alle chiese arricchita da approfondimenti storici. Prima, però, nella biblioteca dell’ex Liceo ha avuto luogo un’interessante lezione di Lauro Dessardo, che ha raccontato ai ragazzi umbri alcuni dettagli della complicata e travagliata storia dell’esodo giuliano dalmata.
“Per poter capire fino in fondo questa storia dovete innanzi tutto realizzare che in quel periodo ognuno cercava di fare il meglio per sé e per la propria famiglia. Gli italiani che sono andati via da queste terre, abbandonandole, erano spinti dalle medesime motivazioni di quelli che sono rimasti. Non c’è motivo di prendersela con gli uni o con gli altri perché nessuno ha sbagliato nel cercare il meglio per i propri cari”, è stato il messaggio più importante trasmesso da Dessardo.

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