Stazione ferroviaria: piccola metropoli

Procedono secondo la tabella di marcia i lavori di restauro dell'antico edificio, una volta fiore all'occhiello di fiume. Ma c'è un'esclusiva...

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Stazione ferroviaria: piccola metropoli

Una vera piccola metropoli. Quasi una città nella città. È così che si presenterà agli occhi dei cittadini e dei sempre più numerosi (speriamo) ospiti, a lavori conclusi, il rinnovato rione di Braida. Con il suo futuro Polo artistico, che sta sorgendo nell’ex complesso Benčić, e la ristrutturata Stazione ferroviaria, che da anni necessitava di un intervento come quello attualmente in corso, uno dei più vecchi quartieri di Fiume tornerà a vivere di vita propria, attirando forse anche l’interesse di futuri investitori, pronti a rinvigorirlo e a farlo progredire ulteriormente. Non è difficile immaginare, pensando a un ipotetico domani, l’interesse che susciterà un giorno in noi questo versante cittadino, rimasto per troppo tempo trascurato, ma che ora sta per vivere la sua seconda primavera. Sarà questo, indubbiamente, il nuovo centro di Fiume, o se non altro, il suo naturale prolungamento. In attesa che ciò accada (e, visto lo scenario attuale, non dovremo farlo ancora per molto), concentriamoci sul cantiere che riguarda la Stazione dei treni, in passato uno dei fiori all’occhiello di Fiume. Da tempo, l’antico edificio che la ospita, usurato dal tempo, aveva bisogno di un serio intervento che fosse in grado di ridargli splendore e restituirgli il valore che merita. Sarà stato anche grazie al titolo di Capitale europea della Cultura, che il capoluogo quarnerino sta onorando quest’anno, che le cose a un certo punto – dopo che il progetto è stato più volte rimandato per insufficienza di fondi – si sono mosse rendendo finalmente possibile il restauro dello stabile. Dopo un inizio un po’ lento, reso più difficile dall’insorgere della pandemia, oggi i lavori di ricostruzione dell’edificio principale della Stazione procedono secondo la tabella di marcia. Da noi interpellato per un aggiornamento sull’opera – avviata tra l’altro nel marzo scorso, in concomitanza con lo scoppio dell’emergenza sanitaria –, l’investitore, l’azienda HŽ Infrastruktura (Ferrovie di Stato), ha reso noto che finora sono stati estratti i campioni delle porte e delle finestre, che hanno ottenuto il bevestare della Soprintendenza ai beni storico-culturali. Medesimo discorso vale per la realizzazione dei parapetti e delle spallette all’interno dell’edificio. Sono inoltre stati portati a termine i lavori alle installazioni elettriche, mentre la biglietteria, trasferita nei mesi scorsi nel passaggio che si trova nell’ala ovest, sta funzionando piuttosto bene.

Gli interventi sulla grondaia subiranno un ritardo per la loro complessità

Dopo il montaggio dell’impalcatura sopra la grondaia, avvenuto ad agosto, è in corso attualmente il risanamento di questa parte della facciata. Al contempo, sono stati rimossi quasi del tutto i vecchi strati di intonaco e montati i nuovi infissi esterni. Dura ancora l’intervento di restauro del vestibolo, mentre si è in attesa dei risultati finali di uno studio di conservazione e restauro. Conclusioni a cui si è giunti finora danno per certo che i lavori al vestibolo subiranno un ritardo e saranno molto più complessi del previsto.

Come avevamo già scritto in precedenza, la scaletta dei lavori prevede cinque fasi, di cui la prima riguarda il rifacimento della facciata dell’edificio centrale, la seconda il rinnovo degli interni dell’edificio, del vestibolo, dei corridoi, della sala d’attesa e della biglietteria, la terza la ristrutturazione degli uffici amministrativi, la quarta dei servizi igienici e la quinta la realizzazione di un impianto di climatizzazione. Infine, lo sportello centrale sarà adattato alle necessità dei disabili e l’attuale illuminazione sarà sostituita da un moderno sistema LED. L’edificio, bene culturale della Croazia, riotterrà il suo aspetto originale.

Il traffico ferroviario sta procedendo senza intoppi nonostante i lavori in corso

Il marchio King’s
Una delle novità assolute, sulla quale si sta mantenendo per ora il massimo riserbo, riguarda la ristrutturazione dell’ala che un tempo ospitava il caffè bar “Cres” e che è stata data in gestione al marchio King’s. A confermarci l’esclusiva è stata la gestione stessa della nota catena di coffee e food bar, dalla quale ci è stato assicurato che si tratterà di una “cosa mai vista a Fiume”. “Ma non vogliamo sbilanciarci ulteriormente”, ci è stato detto. A ravvivare, infine, il rione sarà tutta una serie di bar e ristorantini che stanno sorgendo lungo la via dirimpetto la Stazione, uno dei quali nell’ambito dell’MMSU. Come dicevamo prima, sarà una vera piccola metropoli.

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