Statale D403. Un segmento per completare il viadotto Pioppi

Ormai si lavora di filigrana nel cantiere della strada che collegherà il futuro terminal container di Molo Zagabria alla rete autostradale. La consegna nel giugno 2023

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Statale D403. Un segmento per completare il viadotto Pioppi
Il sottopasso Pioppi e dietro il viadotto a cui manca l’ultimo dei dieci segmenti dell’impalcato. Foto: LUCIO VIDOTTO

Tra le varie opere infrastrutturali in fase di realizzazione a Fiume, una città che da qualche anno si è trasformata nel più grande cantiere a cielo aperto in Croazia, c’è la D403, strada statale progettata in primo luogo per assicurare un allacciamento veloce tra il futuro terminal container in Molo Zagabria e la rete autostradale. Se ne parla un po’ meno negli ultimi mesi, anche per il fatto che i residenti nei rioni interessati dai lavori non avvertono più il fastidio provocato dal fragore delle mine e dei martelli pneumatici demolitori. Si lavora sì, ma di filigrana.

”Ormai siamo in dirittura d’arrivo – ci ha detto Martin Abramović, responsabile del cantiere per conto dell’azienda Hrvatske ceste –, e i lavori procedono secondo le dinamiche previste. Ci rendiamo conto che le imprese edili impegnate in questo progetto, come tutte le altre, sono condizionate dal problema dell’aumento dei prezzi, dai carburanti alle materie prime. In ogni caso, non ci sono contrattempi tali da mettere in discussione il rispetto dei tempi di consegna”.
Per i circa 3 chilometri di strada, composti due viadotti, un sottopasso e una galleria, con due rotatorie, erano previsti oltre 500 milioni di kune. L’importo, a causa delle questioni legate all’impennata dei prezzi, potrebbe salire a sua volta. L’85 per cento viene finanziato dai fondi dell’Unione europea e ora si attende dal Governo una risposta. Ad attenderla sono le imprese impegnate che stanno approntando le modifiche ai preventivi fatti precedentemente in base ai quali si sono aggiudicate gli appalti. La D403, comunque, dovrebbe venire inaugurata entro la fine di giugno 2023. A che punto siamo?
A fine settembre o nei primi giorni di ottobre sarà posato il decimo e ultimo elemento dell’impalcato del viadotto Pioppi. Contemporaneamente, viene costruito il terrapieno in prossimità del sottopasso scavato sotto la ferrovia, affinché si possa arrivare al livello della futura strada che condurrà all’ingresso meridionale della galleria Podmurvice. All’interno del tubo principale della galleria, 1,2 chilometri circa, con uscita a Valscurigne, si sta provvedendo al rivestimento in cemento, operazione completata per il 65 per cento circa. Completate pure due delle quattro uscite d’emergenza. Si tratta di operazioni che non si vedono dall’esterno e che non producono rumore in misura tale da potere infastidire i residenti, come avveniva per più di otto mesi.
”In questi giorni ci stiamo confrontando con delle operazioni meno visibili, ma molto complesse, che comprendono la deviazione e il trasferimento delle infrastrutture. Proprio ora ci troviamo a doverlo fare assieme alla Ericsson con i grovigli di cavi per le telecomunicazioni nella zona del futuro incrocio tra le vie Zvonimir e Benčić. Sono interventi da effettuare con cura. Occorrerà fare lo stesso con il gasdotto, acquedotto, rete elettrica… una vera foresta”.
A Valscurigne, all’uscita settentrionale della galleria, sta sorgendo una rotatoria il cui futuro aspetto si può ormai percepire. In quella zona si scava in funzione del sistema di smaltimento delle acque meteoriche e nel contempo vengono sistemate le barriere antirumore che dovrebbero ridurre l’impatto acustico in direzione del popoloso rione attraverso il quale, tra non più di due anni, transiteranno quotidianamente centinaia di tir.

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